Una sala piena di persone che si muovono come ipnotizzate, alzando le braccia a tempo seguendo i movimenti dell’artista sul palco, che salta instancabile da un lato all’altro, girando su sé stessa e poi fermandosi all’improvviso come se nulla fosse stato. Magnetismo allo stato puro mentre canta, dal primo all’ultimo istante, in cui cerca di continuo lo sguardo del pubblico, parlando, raccontando, avvolta da un muro di suono dissonante che si abbatte su tutti i presenti. Emma Nolde non si esibisce e basta sul palco, ma urla, sussurra, fa emergere tutta la sua personalità senza negare niente di sé; travolgente, quindi non sempre facile da comprendere, ma forse qualche volta basta anche solo vivere quello che si ascolta.
Tutto questo succede a Firenze, in un Viper Theatre colmo di gente per la finale del Rock Contest di Controradio (arrivato alla 34esima edizione), dove anche anche la stessa Emma Nolde ha partecipato nell’edizione del 2019 arrivando in finale. Questa sera si sfidano sul palco i sei progetti selezionati tra centinaia di artisti emergenti provenienti da tutta Italia, arrivati a questo punto dopo diverse fasi: Mundial, Androgynus, Wicked Expectation, Marte, D.O.A. e Lamante.
Vi risparmierò i dettagli del viaggio da Roma per riuscire ad arrivare in orario, tra temporali vari e la mia corsa per tutta la stazione dopo essere salita sul treno sbagliato, diretto a Nettuno, perché in fondo, se sono qui a scrivere, sono sana e salva. Dopo una prima fase di presentazioni, mi ritrovo per la prima volta ad essere membro di una giuria: questa sera, oltre al voto del pubblico e degli spettatori che stanno seguendo l’evento live a casa, molto peso avrà anche la decisione di una giuria tecnica formata da vari rappresentanti di etichette, festival, uffici stampa, agenzie di booking, oltre che da altri artisti (Alberto Cazzola de Lo Stato Sociale, Francesco Motta, Aimone Romizi, Max Collini e Alessandro Baronciani). Non posso negarlo, un po’ di ansia da prestazione c’è.
La serata comincia intorno alle 22. Ogni progetto ha quindici minuti a sua disposizione, uno slot in cui poter inserire il numero che preferiscono di brani, perché l’importante è cercare di dare il meglio di sé per riuscire a convincere tutti i votanti. Tra i progetti selezionati si nota subito una netta preminenza di elettronica, declinata poi in diversi modi: tanti sintetizzatori, campionamenti e tastiere, a scapito di una chitarra che ha la "peggio". A livello di sound ed esibizione, tra tutti spicca Marte, con il suo pop elettronico, una performance coinvolgente per quel che riguarda l’interpretazione dei testi ed un batterista (anche produttore) invidiabile, che riesce a dare la spinta giusta per far arrivare già dal primo istante i pezzi a tutta la sala.
Il pubblico rimane attento e partecipe sottopalco per tutta la serata, un dato non così scontato considerando la particolarità del formato del contest e della brevità dell’incontro con i progetti durante le esibizioni. “La partecipazione del pubblico, in presenza ed online, è stata davvero notevole; le eliminatorie erano in giornate infrasettimanali e per vedere gruppi comunque sconosciuti nei locali non c’erano mai meno di 250 persone. Questo conferma la forte richiesta di musica live che sia "altra" rispetto alle proposte mainstream”, mi dice Giuseppe Barone, direttore artistico di Rock Contest Controradio.
Dopo la conclusione delle esibizioni, arriva il momento di consegnare le schede con i voti. In attesa della premiazione durante l’esame delle stesse, Emma Nolde, che qui vinse premio Ernesto de Pascale per il miglior testo, prende possesso del palco del Viper come se lo conoscesse in ogni suo centimetro.
Interessante, però, non è stato solo il mondo costruito intorno agli artisti, ma anche quello che la giuria si è trovata a vivere nelle ore notturne tra parterre e backstage, durante le esibizioni: tra vecchie conoscenze e nuove facce, l’ascolto è stato condiviso, criticato o apprezzato, nonostante le votazioni fossero attraverso una personale assegnazione di voti. Dopo la consegna delle schede, il dibattito è diventato anche più animato, andando avanti ore una volta usciti dal Viper (e se vi dicessi che la discussione è stata poco intensa o breve mentirei, come dimostrano le mie occhiaie in questo momento), non così scontato visto il diverso approccio di ciascuno di noi all’ascolto.
Parlandone a freddo, una volta terminato l’evento, Giuseppe Barone ribadisce che "...la finale è stata una incredibile serata all'insegna della condivisione, di ritmi, musiche ed emozioni, una rara occasione in cui si è parlato davvero di musica, faccia a faccia, tra persone venute da tutta l'Italia, una serata in cui si intessono relazioni, scambi professionali, amicizie tra professionisti ed appassionati. Quanto di più lontano dalle logiche solipsistiche dei social o ipercompetitive come i talent. La musica vera è questa, come diceva il claim dell'edizione, live is better”.
Finalmente arriviamo alla premiazione finale: il primo premio va a Marte, il secondo a Lamante. A vincere il premio Rockit Pro sono, insieme a Marte, i Wicked Expectation e i Mundial, progetti di elettronica appartenenti a due mondi del tutto differenti tra di loro. I primi legati a sonorità etniche inserite in chiave salentina, i secondi ad una sperimentazione tra ambient e glitch, entrambi in grado di sviluppare in quei quindici minuti set ben costruiti.
"È stata un’edizione molto particolare, una specie di vera rinascita dopo due anni di versioni online o comunque soggette a limitazioni. Il desiderio di musica dal vivo è veramente tangibile, come l'evidenza di progetti sempre più votati alla partecipazione ed alla fruizione della musica come rituale collettivo, dopo troppi anni di prodotti sintetici e introspettivi", commenta Giuseppe Barone. "Mi pare anche evidente, visto il numero davvero cospicuo di iscritti, che ci sia una urgente necessità di posti fisici dove portare live la propria creatività musicale e testarla davanti ad un pubblico reale, problema tanto più importante quanto più vengono meno i locali dedicati alla musica live”. E speriamo che questa necessità venga colmata presto.
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L'articolo Rock Contest 2022: synth batte chitarra 3-0 di LucreziaLauteri è apparso su Rockit.it il 2022-12-05 11:28:00
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