Pietro Alessandro Alosi, in arte solo Alosi, lo conosciamo da parecchio. Per la precisione dal 2009, anno in cui è uscito il primo ep della band con cui si è affermato nella scena italiana: Il Pan del Diavolo, di cui faceva parte assieme a Gianluca Bartolo e con cui ha pubblicato 4 album tra il 2010 e il 2017. Con l'ultimo di questi, intitolato Supereroi, il duo si prende una pausa a tempo indefinito e, contestualmente, Alosi inizia a dare forma al suo progetto solista.
È lui il protagonista della rubrica Rockit PRO Artist della settimana, il format con cui ogni giovedì ci concentriamo sulla storia e la musica di un artista o una band della community Rockit PRO (ossia la gamma di servizi che mettiamo a disposizione di chi vuole promuovere, far conoscere e migliorare la propria musica).
Lo scorso gennaio è uscito per La Tempesta Dischi il secondo disco solista di Alosi, Cult, dopo il debutto nel 2019 con 1985. Qui Alosi dà sfogo a tutte le sue influenze, realizzando otto tracce apparentemente slegate l'una dall'altra: si va dal reggae di Downtown, con ospite il musicista giamaicano Stevie Culture, a un Blues animale reso ancora più graffiante dalla chitarra di Adriano Viterbini, passando per la dichiarazione d'amore punk della title-track e per le istantanee agrodolci di Camel blue. Senza dimenticare il terzo ospite del disco, Massaroni Pianoforti, che alterna la sua voce con quella di Alosi nella ruvida ballad acustica Fuori programma.
La varietà degli arrangiamenti fa sì che Cult, nonostante gli appena 8 brani, sia un album incredibilmente eterogeneo e variegato: il paesaggio sonoro attorno a noi cambia di continuo, i brani vanno da una parte all'altra sorprendendoci a ogni cambio di direzione, per un viaggio che non dà il tempo di riposare un attimo che arriva già il momento di mettersi in marcia. E tu che fai, non vieni?
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L'articolo Rockit PRO Artist #21: Alosi di Redazione è apparso su Rockit.it il 2023-04-06 10:23:00
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