Il rapporto tra musica e matematica è qualcosa che affascina gli studiosi sin dai tempi di Pitagora, il primo a costruire una scala musicale dopo (almeno così si dice) aver udito, passando vicino alla bottega di un fabbro, le varie frequenze generate dai colpi di martelli di diverso peso su un'incudine. La storia è anche divertente, e probabilmente la musicista che vi vogliamo raccontare oggi la conosce già e la riascolterebbe pure volentieri, ma a noi interessa più parlarvi di lei. Si chiama Irene Buselli, è una cantautrice genovese di 27 anni, che di giorno si occupa di intelligenza artificiale forte della sua laurea in matematica, mentre di notte scrive canzoni.
È lei la Rockit PRO Artist di questa settimana, ossia l'appuntamento in cui, ogni giovedì, approfondiamo la storia e la musica di un artista scelto all'interno della community PRO (ossia tra coloro che, attraverso una serie di servizi, promuovono e migliorano la propria musica).
Irene la conosciamo già per essere parte del collettivo di musiciste Canta fino a dieci, ma lo scorso 8 settembre è uscito il suo disco d'esordio, dal titolo emblematico: Io, io, io. È un modo per stressare in maniera ironica l'idea di mettersi al centro, anche se non per stare su un piedistallo, quanto per guardarsi attraverso una lente di ingrandimento e trovare un qualche senso di universalità al nostro interno. D'altronde, siamo proprio noi stessi ciò che abbiamo più spesso sotto il naso e che conosciamo di meno, fare lo sforzo di scendere in profondità per analizzarsi anche nei più piccoli dettagli.
Irene lo fa con 7 tracce di un cantautorato fragile, come se dovesse fare attenzione a non spezzare quegli equilibri impercettibili che regolano il suo corpo e la sua anima, lasciando che la voce si insinui nelle crepe minuscole lasciate tra una cellula e l'altra. Una voce Così sottile, come il titolo della opening track, uno dei brani più riusciti del disco, mentre gli arrangiamenti sono caratterizzati dalla leggerezza di archi e pianoforte, dando al tutto un'atmosfera ancora più sospesa.
Io, io, io ci porta a ingrandire le piccole tessere che compongono la nostra anima per cercare di capire quali leggi le regolino, quanti frammenti servono per restituire la complessità che ci ribolle dentro, se c'è qualcosa anche di infinitesimale che possa accomunare davvero tutti noi. E se non ci è riuscita la musica, c'è sempre la matematica (Gödel permettendo).
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L'articolo Rockit PRO Artist #31: Irene Buselli di Redazione è apparso su Rockit.it il 2023-09-21 13:12:00
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