Tre dischi all'attivo, un nome ironico per esorcizzare la sua ossessione per il Divo e una carica leggera à la Tame Impala: Andreotti è il progetto alternative rock (neo-psychedelic) del polistrumentista classe '93. Nato cantante misterioso – dietro la maschera del politico della Prima Repubblica – da qualche tempo si presenta in volto, ma il suo vero nome resta sconosciuto. È lui il Rockit PRO artist della settimana, scelto tra community PRO di artisti che, attraverso una serie di servizi, diffondono la propria musica e fanno conoscere il proprio talento. Se vuoi saperne di più vai sulla pagina dedicata a Rockit PRO.
La musica di Andreotti suona sfacciatamente "vintage": "Incisioni intime su registratori a nastro anni 70' e una certa vena lo-fi, proiettano l'ascoltatore in un'altra dimensione, sognante per certi versi, psichedelica per altri", dice. Il suo ultimo disco, Primavera '22, è un dinamico mix tra cantautorato e psichedelia lo-fi; tra il jungle pop del primo Mac de Marco e il rock psichedelico dei primi Tame Impala.
Una fucina di musica bella, a volte più punk e delirante, a volte più lo-fi e sognante. Come sono i suoi ultimi singoli di cui, in attesa del nuovo disco, leggiamo qualche riga scritta dallo stesso Andreotti.
Jovanotti
È un brano che si muove tra il cinico e lo scherzoso, ma che si lancia con una certa sfrontatezza sul tema del mainstream a tutti i costi. In particolare, in alcuni punti salienti del testo, quelli introdotti da: "E la regina lo sa..." e in momenti in cui dico: "La musica la decidono i fan... e Jovanotti lo sa!". Per quanto riguarda la parte musicale, c'è una ritmica in stile Tame Impala a cui si appoggia una melodia lussureggiante che richiama per certi versi il Battisti di Anima latina o Il nostro caro angelo.
Carabinieri
È un brano nato come un esperimento che, successivamente, ho deciso di pubblicare. Volevo creare qualcosa di strano. È nata una canzone con una intro in stile Beatles (in Dear Prudence), con chitarre acustiche e cori sognanti; e il resto che, invece, va su un versante completamente opposto: quello di un pop- rock molto più "moderno" .
Balla coi lupi
Stavo cercando un ritornello che desse una sensazione di allegria diffusa mista a nostalgia. Mi sono ispirato ai concerti dei The Flaming Lips, quando parte Race for the Prize; o ai concerti dei Tame Impala degli ultimi anni con quelle luci potenti, il fumo e l'esplosione dei coriandoli a festa. Così è nata Balla coi lupi.
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L'articolo Rockit PRO artist #6: Andreotti di Redazione è apparso su Rockit.it il 2022-11-03 13:00:00
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