"Per me il nostro lavoro è portare un artista ad avere una propria identità, la più forte possibile e la più coerente con gli obiettivi che si pone".
Siamo in sala prove a LePark, l'hub milanese dove si concentrano alcune delle migliori energie musicali della città, e Riccardo Montanari descrive così il proprio lavoro, e quello che proverà a fare in questi stessi spazi il 25 e 26 marzo.
Già membro dei Belize e oggi dei Materazi Future Club, come produttore Montanari ha lavorato con Angelica e Colla Zio, collettivo milanese tra i finalisti dell'ultima edizione di Sanremo e che a fine maggio vedremo sul palco del MI AMI. Accanto a lui nella stanza ci sono Giorgio Spedicato aka Machweo, Simone D'Avenia e Dario Pruneddu.
Nei due giorni dell'ultimo weekend di marzo alcuni artisti del circuito Rockit PRO, il nostro servizio pensato per chi suona, finiranno nelle loro mani, per produrre nuova musica, sistemare una demo, dare una nuova vita a idee tenute troppo a lungo nel cassetto, mettere a fuoco i propri talenti.
Come funziona? Abbiamo lanciato una call a cui possono partecipare tutti gli artisti che hanno Rockit PRO attivo. Si trova qua: oltre al proprio nome chiediamo all'artista qualcosa da ascoltare e su cosa vorrebbe lavorare in studio a LePark. Saranno Riccardo, Giorgio, Simone e Dario a scegliere i nomi con cui lavorare per questa prima edizione di Rockit PROduzioni.
Lavoreranno in coppia su ogni progetto, con l'obiettivo di trovare l'anima della musica di ciascun artista, e capire assieme come tirarla fuori. Ci si può candidare da ora e fino alle 24 di domenica 19 marzo, si fa a questo form. Poi ai progetti selezionati verranno comunicate le modalità per partecipare alle sessioni.
"Io cerco artisti che vengano da me con un'idea e mi domandino: che ci facciamo a questo punto?", dice Machweo. Collabora con Sony ATV, è uno dei professionisti che maggiormente ha segnato il cambio radicale di suono degli ultimi anni: ha dato via al progetto Bautista creando il suggestivo genere musicale “Emoton” e lavorato con Gaia Gozzi, Giuse The Lizia, Tauro Boys. "Gli artisti, chiaramente, sono molto affezionati ai loro brani, spesso non hanno l'orecchio giusto per dire cosa funziona nel pezzo, e cosa invece si potrebbe migliorare. Il produttore serve proprio a quello. Oltre che a fare lo psicologo, la componente di 'terapia' è sempre decisiva".
"Sono d'accordo", prosegue Dario Pruneddu, firma di Sugar Music Publishing, produttore di numerosi giovani artisti della scena indipendente come Bobby Wanna, Milanosport, Nostromo, Fosco17 e molti altri. "Il nostro lavoro è fare sintesi, catalizzare energie. Trovare la quadra tra quello che l'artista vuole e quello che è giusto artisticamente per lui: a quel punto si instaura un meccanismo solido, e le cose funzioneranno".
Dario, come i colleghi, sarà a disposizione degli artisti di Rockit PRO per due giornate intense di musica, in uno dei migliori studi di Milano e con la migliore tecnologia a disposizione. Lo farà in modo "invisibile". "Indipendentemente dalle reference, dal tipo di suono ricercato, è fondamentale capire quale sia la caratteristica chiave di ogni artista. E metterla sempre davanti a tutto, fino quasi a sparire".
Ci sono poi cose da non fare, quando si va in studio con un produttore. "Tipo chiederci di fare le magie, un grande classico", dice Simone D'Avenia, (Peermusic Italy), che dopo gli anni a Londra al Metropolis Studios, è tornato a Milano per imporsi come produttore indipendente e firmare il suono di NOTTE, disco di debutto di Bluem, con la quale è "finito" anche nella colonna sonora dello show Netflix Skam Italia. "Spesso gli artisti vogliono solo che la loro roba funzioni, che il nostro lavoro la renda appetibile per il mercato, con il suono in voga ora. Invece se non trovi una connessione non funzionerà proprio nulla. Ma se tu hai una cosa da dire e riesci a dirla bene, troverai di sicuro qualcuno che la vuole ascoltare. Il produttore artistico serve a quello".
"Per me una delle cose fondamentali è che, attraverso il lavoro, l'artista si renda autonomo, da un punto di vista autorale e della produzione. Ci sono tanti giovani che ricevono le basi pronte e, magari pure con il testo di qualcun altro, si limitano a cantarci sopra. Non è la mia idea di produzione", conclude Riccardo Montanari. "Prendi i Colla Zio: quando abbiamo iniziato assieme loro in studio non sapevano fare nulla, è finita che sono andati a Sanremo con un pezzo scritto da loro al 100%. Come ci si riesce? Romperò i coglioni. All'inizio è faticoso, poi ci si diverte un sacco".
Le giornate a LePark del 25 e 26 marzo sono solo il primo appuntamento di Rockit PROduzioni. PROssimamente annunceremo altre date e momenti di incontro in numerose città italiane, e un nuovo PROgetto dedicato alla PROduzione musicale che cambierà radicalmente Rockit e il suo modo di fruirlo. Vi aggiorniamo!
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L'articolo Rockit PROduzioni: due giorni in studio con i migliori produttori di Dario Falcini è apparso su Rockit.it il 2023-03-13 13:30:00
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