Hai un amico in Mac

Grazie alla magia del web, tra Ryan Paris, star dell’italo disco anni ’80 con “Dolce vita”, e Mac DeMarco è nata una collaborazione tanto improbabile quanto azzeccata. Presto dovrebbero arrivare nuova musica (un disco?) e un doc girato a L.A.. La storia di questo inatteso feat. dalla voce di Ryan

Mac DeMarco e Ryan Paris durante le riprese del video di 'Still What I'm Looking For' - foto di Camille Jansen
Mac DeMarco e Ryan Paris durante le riprese del video di 'Still What I'm Looking For' - foto di Camille Jansen
19/07/2024 - 11:35 Scritto da Vittorio Comand

Se ben vi ricordate, agli inizi dello scorso ottobre uno dei feat. più imprevedibili possibile faceva la sua comparsata nell'etere. Il suo titolo è Simply Paradise e vede affiancati Mac DeMarco, il cantautore indie dallo sguardo allucinato e dal piglio smooth che è diventato uno dei più influenti musicisti della scena dell'ultimo decennio, e Fabio Roscioli aka Ryan Paris, interprete della famosissima hit anni '80 Dolce vita e artista di cui Mac è dichiaratamente fan. Ecco, la strana coppia l'ha fatto di nuovo: è uscito qualche giorno fa Still What I'm Looking For, nuovo singolo realizzato insieme, per quello che ormai sembra quello che gli inglesi definirebbero un match made in heaven.

Sono le stesse parole che uso per descrivere il rapporto tra i due proprio a Ryan, che sono riuscito a raggiungere telefonicamente per farmi raccontare com'è nato il suo rapporto con Mac. "È vero", conferma lui ridendo. "Mac è un grandissimo artista e un tipo molto intelligente, ci troviamo benissimo a lavorare insieme". L'ammirazione di Mac per Ryan, e in particolare per Dolce vita, era stata palesata da lui stesso in Pepperoni Playboy, documentario realizzato su di lui da Pitchfork nel 2014, dove lo si può vedere cantare e ballare la canzone nel suo studio casalingo a Brooklyn e per strada, oltre a spiegare la grandezza del brano e come la tristezza nascosta tra il suono giocoso dei synth l'abbia conquistato.

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Ryan, invece, non conosceva Mac prima di quell'occasione: "Io ascolto la musica più disparata, però non sapevo nemmeno della sua esistenza. Poi ad ascoltarlo mi è subito piaciuto, ci ho sentito le cose che facevamo noi negli anni '70". A parlarci Ryan mostra una passione sconfinata per la musica, anche se la fama è dettata principalmente da un solo brano, per di più dal sound estremamente specifico: "Dolce vita è una canzone che amo follemente, ma io ho sempre ascoltato di tutto: a 5 anni ho scoperto la lirica perché mio nonno era un cantante, poi crescendo ho scoperto il folk di Crosby, Stills, Nash & Young e James Taylor, ho studiato chitarra e mi sono avvicinato al rock, o ancora dopo Dolce vita vivevo in Germania col boom della techno. Non sono nostalgico della musica degli anni '80, la musica è bella sempre!".

E proprio con questo approccio nel 2015 Ryan ha avviato un botta e risposta via video con Mac su YouTube, in cui si facevano reciprocamente i complimenti: Ryan, seduto di fronte al minimoog che aveva dato vita a Dolce vita, invitava Mac a registrare una nuova versione del brano insieme, a sua volta Mac diceva a Ryan che gli sarebbe piaciuto molto collaborare. Non erano parole campate per aria: "Tra il 2018 e il 2020 abbiamo lavorato insieme a una canzone, poi col covid ci siamo fermati e solo recentemente siamo riusciti a rimetterci all'opera", rivela Ryan.

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E così arriviamo al settembre del 2023, quando Mac raggiunge Ryan sul litorale romano, dove quest'ultimo ha una casetta con studio annesso, nonostante viva a Magonza da anni ("In Germania mi trovo benissimo, però il clima fa schifo e non si mangia bene come in Italia, quindi quando posso torno qua", svela). "Lui arrivava da Londra, appena l'ho accolto a casa la sera mi fa 'domani facciamo un pezzo, una cosa alla Lennon-McCartney. La mattina mi sono svegliato con la parola 'paradise' in testa. Da lì abbiamo iniziato a improvvisare, io cantavo come un finto americano, all'Alberto Sordi, e Mac mi diceva di continuare perché gli piacevano molto le finali. Il suo modo di cantare mi ricordava quello di Mick Hucknall dei Simply Red, e allora è diventata Simply Paradise".

Mac e Ryan di spalle - foto di Camille Jansen
Mac e Ryan di spalle - foto di Camille Jansen

L'intesa tra i due si percepisce parecchio nel brano, che ha chiara ispirazione da The Girl Is Mine di Michael Jackson e Paul McCartney, con i due che fingono di contendersi la stessa ragazza: "Italians do it better, Madonna says", sussurra Ryan a Mac alla fine del brano, con l'altro che ribatte: "You're dreaming!". "Da quel momento in poi abbiamo cominciato a ridere senza più smettere", racconta Ryan. "Dopo che abbiamo registrato le voci siamo andati davanti al mare e Kiera (la compagna di Mac, ndr) ha girato il videoclip del brano. Poi la sera Mac ha mixato la canzone e poi sono ripartiti".

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Ma questo è solo l'inizio. Ryan mi racconta che il maggio scorso ha passato una settimana a Los Angeles da Mac, per lavorare su nuove canzoni insieme, compresa Still What I'm Looking For, che rispetto a Simply Paradise ha un tocco molto più malinconico. "Quando ci abbiamo iniziato a lavorare lui mi ha detto: 'Con questa seconda canzone qui non stiamo più scherzando'. È nata da un'improvvisazione su una chitarra, inizialmente dovevamo lavorare su questo inedito che mi aveva mandato Andrea (Capricci) Capizzi degli Eurotunes (band new wave romana anni '80, ndr) e che avevo finito io, ma suonando Mac ha deciso di fare questa. Ha suonato tutto lui, volevo che lui cantasse ma lui ha insistito perché cantassi io".

Nella sua settimana losangelina Ryan si è trovato catapultato nella quotidianità di Mac. "Tutte le mattine andavamo al Y.M.C.A. a giocare a pallacanestro, c'era anche il bassista dei Crowded House. E poi durante la settimana Mac ha coinvolto due ragazzi per girare un documentario su di me, mi hanno fatto grandi domande sui temi esistenziali e filmavano quello che stavamo facendo in quei giorni".

E quindi intanto abbiamo scoperto che c'è un documentario su Ryan in lavorazione. Ma cos'altro stanno cucinando quei due? Un disco? Questo è ancora troppo presto per dirlo, almeno a detta di Ryan: "Sicuramente mi piacerebbe molto, al momento abbiamo due inediti che si muovono tra i suoni di Simply Paradise Still What I'm Looking For, di più non posso dire". Quello che è certo è che la collaborazione è parecchio solida: "Mac mi aveva invitato a esibirmi con lui al Greek Theater di Los Angeles dove suona per tre date, però purtroppo per ottenere il visto per andare negli USA ci vogliono tempi lunghi, quindi alla fine non ci sono riuscito. Però mi hanno chiamato al Jazz Café di Camden, a Londra, per una comparsata a gennaio, quello è sicuramente merito di Mac". Quindi, ancora qualcosa bolle in pentola, stiamo con le orecchie tese. Ma anche dovesse rimanere tutto inedito, di questo duo non riusciamo già più a fare a meno.

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L'articolo Hai un amico in Mac di Vittorio Comand è apparso su Rockit.it il 2024-07-19 11:35:00

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