"Semper biot" è un album disarmante, capace di scuotere le viscere, drizzare i peli, far scendere qualche lacrima. Stefano 'Edda' Rampoldi l'ha presentato ufficialmente lo scorso lunedì alla Salumeria della musica di Milano in occasione di Rockfiles, la diretta di radio Lifegate dedicata ai live acustici. E l'atmosfera era diversa da quella del MI AMI: più rilassata, con ampio uso di parole come cazzo, pompino o culo, con la libertà di storpiare canzoni degli Afterhours o di Giusy Ferreri. Ugualmente emozionante, ovvio. Elisa Orlandotti racconta.
Se cerchiamo nel nostro archivio visivo un'immagine dell'ex frontman dei Ritmo Tribale ci viene in mente la figura di un ragazzo magro e slanciato, attorniato dalla sua band, che tiene la scena muovendosi in modo molto espressivo e mai scomposto; il viso acqua e sapone è parzialmente coperto dalla lunga e ordinata chioma, molto anni 90.
L'Edda del terzo millennio è un uomo rasato, casual e al di sopra di ogni moda che sceglie uno sgabello fisso e una chitarra acustica, ma di questo già ne avevamo avuto un intrigante e catartico assaggio al MI AMI lo scorso giugno.
Stefano 'Edda' Rampoldi elimina ogni orpello, ogni elettrificazione e ogni scafandro per ostentare l'essere completo – formato da limiti e da grandiosità - di una persona che ha la caratteristica di ritrovarsi "Semper biòt" - sempre nudo - nella vita come sul palco de La salumeria della musica, in questo preciso istante.
Toglie le scarpe e, accompagnato dall'unico e defilato strumentista Andrea Rabuffetti, inizia ad interpretare i pezzi del suo primo disco solista in modo composto, minimale, scarno, ma fortemente carico di pathos. "Per semper biot" e "Innamorato" ci iniziano a questo nuovo capitolo artistico cantautorale: un mondo fatto di poche parole incisive e suoni spogli eseguiti con decisione, colori e consistenze espressionisti, ma anche di improbabili citazioni che attraversano le produzioni di Isabella Santacroce, Raffaella Carrà, Aferhours e Giusy Ferreri (non inorridite! vi possiamo garantire in seguito alla manipolazione del Nostro il pezzo della cassiera è irriconoscibile e magnifico). "Bella come la luna" tocca quella parte del cuore che risuona sempre quando la Bertè urla "Sei bellissima", "Suprema" di Moltheni viene rivisitata da una sensibilità più rosso fuoco che tinte pastello e "Yogini" racconta il singolare e profano avvicinamento del vocalist alle religioni orientali.
Inutile seguire il live canticchiando le parole come le ricordiamo da cd: le liriche vengono interpretate diversamente e modificate improvvisando, all'inizio più per una scelta artistica, poi più per un fatto di goliardia provocatoria e per una complicità istaurata con il pubblico in gran parte formato da amici di vecchia data e di addetti ai lavori, ritrovati in occasione di questa concerto-puntata di Rockfiles. Così, tra le tante storpiature, il sesso ritorna più volte evocato con i suoi termini più diretti ed altisonanti in cui "pompino" e "culo" sono solo due delle tante parole che partecipano a un caos di umori descritti da una donna/uomo; totalmente stravolta è "Scamarcio" con il suo "parla bene sto cazzo che si leva dal corpo".
La voce di Edda dà i brividi: corposa, sporca, cruda e calda ad un tempo mentre ci investe intonando allucinati stralci di vita; ritrosa, umile e flebile nel momento in cui spiega di sé prima e dopo i brani.
Una "Milano" autobiografica e vivida chiude la scaletta ufficiale del concerto lasciando posto al delirio che avviene a microfoni spenti, quando ormai Lifegate non trasmette più la diretta e Edda può usare il palco come palestra per ricordare i testi dei lontani Ritmo tribale e per comunicare in modo ancor più confidenziale con la sala.
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L'articolo Live Report: Edda alla Salumeria della musica - Milano di Elisa Orlandotti è apparso su Rockit.it il 2009-09-14 00:00:00
COMMENTI (2)
visto ieri in tv su rai2: personaggio umile e allo stesso tempo carismatico...superfluo commentare il cd...spero di vederlo presto di persona! per semper tua...
(Messaggio editato da giotti il 03/10/2009 11:41:52)
io finalmente lo vedrò al Fuori Orario.Disco stupendo, voce da brividi.