Sanremo raccontato da dentro: bengala day

Il nostro inviato all'Ariston è sopravvissuto anche ieri notte: ecco cosa è successo durante la serata delle cover

Sanremo 2016 report
Sanremo 2016 report

Tanto per cambiare mi sveglio tardi e alle tre partiamo per l'Ariston.
Oggi è il giorno delle cover e dobbiamo recuperare la prova con l'orchestra che non è stata fatta lunedì a causa delle varie lungaggini dei venti artisti in gara. Arriviamo al teatro mentre stanno provando i Pooh.
Mi reco subito in regia audio ma mi dicono che, tanto per cambiare, c’è un ritardo di un'ora. Hanno tutti i coglioni un po' girati. Il fonico non c'è. Lo vedo entrare di corsa e lanciarsi sul mixer per schiacciare il tasto "solo" sulla voce di Dodi Battaglia giusto in tempo per farci sentire "DIO DELLE CITTUUUUUAAAA'". Ridono tutti tranne lui. Non capisco, ma grazie, è stato bellissimo.



Dopo le prove di Valerio esco un secondo a prendere una boccata d'aria con il suo produttore. Davanti all'ingresso dell'Ariston c'è una poliziotta con un cane lupo. È antidroga? Chiedo, sai com'è. "Sì ma non preoccuparti, non lo facciamo entrare nell'Ariston. Siamo qui solo per pubblicità".

Ancora allibito torno dentro, mi siedo in sala, i Dear Jack stanno provando "Un bacio a mezzanotte" del Quartetto Cetra. Dopo qualche istante sento una presenza strana dietro di me. Mi giro: è Morgan che ondeggia e inizia a cantare sottovoce dentro il mio orecchio, come se volesse suggerirmi il testo. Chissà se lo sa che il cane antidroga è lì per pubblicità. Io non glielo dico perché sono un bastardo e perché tanto vedendo com'è messo è probabile abbia comunque già finito tutto.
L'esibizione va benissimo, in regia solo grandi complimenti e strette di mano. È passata la mezzanotte e un po' non vedo l'ora di andare via ma pare che Valerio Scanu sia in lizza per la vittoria delle cover quindi mi tocca aspettare che si sappia chi è il vincitore per poter andare a cena. Forse chi vince deve esibirsi di nuovo. Sarei contento se Valerio vincesse, è la mia squadra e siamo qui per vincere! Il problema è che gli Stadio hanno fatto la paraculata di cantare un pezzo con il morto, e qui a Sanremo fare la il pezzo con il morto funziona un casino. Solo che mentre tutto credono sia Lucio Dalla, io che sono più sgamato capisco che la vera guest è Lemmy del Motorhead, che gli Stadio spacciano per il chitarrista Portera. Non so come abbiano fato a levargli il bozzo, ma cazzo è proprio Lemmy, col suo cappello da sudista. È impossibile vincere contro Lemmy degli Stadio e infatti arriviamo secondi.



Siccome non c'è niente da festeggiare e si è fatta l'una del mattino, evito di andare a cena e mi lancio direttamente al party della Warner al Morgana, il club più grosso di Sanremo.
Ora, non mi aspettavo certo una serata tipo al Berghain di Berlino, ma qua raggiungiamo dei livelli di schifo mai visti prima. Ci sono più bengala al Morgana che a Pechino per il capodanno cinese. Benvenuti a Bengala Land, special guest: il vocalist Enzo Mammato. Conoscevo delle sue frasi storiche tipo "senza Mammato a Cortina non si scia!", ma sentirlo dal vivo mi ha fatto venire i brividi.
Dopo un "Apriti cielo che piove la buona musica” e un saluto a Silvio del Pineta di Milano Marittima capisco che devo cercare di sbronzarmi il più velocemente possibile. Siamo nel privè ci sono una decina di bottiglie sul tavolo a disposizione, ma devo darmi una mossa perché tra Fred De Palma, Benji e Fede e Bernabei qua con la vodka ci stanno dando dentro tutti come dei dannati e quando finisce i drink costano venti euro l'uno.
Mentre sono lì che cerco di farmi il quarto vodka Redbull dai fondi delle bottiglie vedo un tipo ciccio con la barba che mi sembra di riconoscere. Ma...è il grandissimo produttore, Dj Thor, quello di "The house of Remo", il mio idolo di ieri sera! 


Lo tempesto di domande. Mi spiega che stracazzo è la Vegan Music, un genere musicale che ha come filosofia il NO CRUEL. Ci tiene a precisare che lui non è vegano, l’idea è di Daniela Martani Dj. Mi racconta che era “il Dj Thor degli OTR”, la crew di Esa e della Pina e mi regala il suo cd “Hispsteria Vol.1”. Mentre io e Zizzed ci domandiamo quando uscirà il Volume 2, la sua manager tira in mezzo Mace per un remix rap di "Una lacrima sul viso" di Bobby Solo e lui fa fatica a rimanere serio.

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L'articolo Sanremo raccontato da dentro: bengala day di Alex Trecarichi è apparso su Rockit.it il 2016-02-11 00:00:00

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