La prima puntata di Sanremo è sempre la più ubriaca. Primo perché sono tutti agitati, e vabbè che Carlo Conti è il nuovo Pippo Baudo, ma Emma e Arisa (e Rocio) non è che presentino eurovisioni ogni giorno. Metteteci poi che la sarta deve aver fatto confusione coi vestiti, che Emma non si ricordava quale canzone avesse reso famoso Gianluca Grignani e che i tempi erano tutti sbagliati… Insomma fin qui tutto bene, visto che gli ascolti sono andati oltre il 49%.
Ma veniamo a noi. Cosa rimarrà di questa prima serata?
Il padre di sedici figli che tira in ballo lo spirito santo ogni due per tre, Alessandro Siani che fa le battute sui ciccioni come un disadattato di terza elementare qualsiasi, Tiziano Ferro che fa cantare tutta Italia da casa, squadre di comici imbarazzanti e mai sentiti, Al Bano&Romina che ci ricordano quanto la Russia sia vicina e quanto noi, tutto sommato, l'abbiamo nel cuore, il televoto che incredibilmente ha detto il vero, almeno per ora.
Ieri sera, infatti, c'erano i primi dieci big in gara. Ha aperto Chiara Galiazzo con un - finalmente - bell'abito giallo limone. Canta "Straordinario", è la prima, per cui meglio non sbilanciarsi. Poi ti rendi conto che sì, a conti fatti è forse una delle migliori.
Gianluca Grignani di "Destinazione paradiso" ne ha scritta una, e quella ci rimane. "Sogni infranti" è un pezzo scarico in primis per lo status di chi lo canta. Bypassiamo Alex Britti, please. Se da vent'anni lo presentiamo come un chitarrista apprezzato in tutto il mondo, dovremmo accettare che, appunto, è un bravo chitarrista e Sanremo di premi ai chitarristi non ne ha mai dati. Questa "Un Attimo importante" è forse una delle peggiori. La grande favorita, Malika Ayane, porta un pezzo leggermente manierista e poco pop. "Adesso e qui (nostalgico presente)" ricorda "Come foglie", che però aveva un ritornello da sgolate commosse in auto, questa invece no. I Dear Jack portano "Il Mondo esplode tranne noi", un pezzo provocatorio per tutti quelli che li stanno guardando con in mente un solo pensiero: "finite presto". Due parole per la versione moscia di Céline Dion: Lara Fabian. Pare che non ci sia Sanremo senza la consueta domanda "E questa da dove spunta?" (tipo Silvia Molinari, Maria Nazionale e molti molti altri). Nek ha fatto quello che ci aspettavamo: ha sorpreso tutti con la cassa dritta dell'edm (e "Fatti avanti amore" rischia di finire nella parziale rosa dei pezzi più riusciti. Ora ditemi voi come siamo messi).
Grazia di Michele con Maurizio Coruzzi (in arte Platinette) cantano "Io sono una finestra", e sono venuti per portare a casa il Premio della Critica in un diabolico progetto di sberleffo di Amici vs qualità. "La finestra tra le stelle" di Annalisa (aridaje con la finestra) è un altro di quei pezzi sanremesi ben riusciti che rischiano di soffiare il podio a chi pensava di vincere a mani basse. È Nesli a chiudere la decina. Per "Buona fortuna amore" ha dismesso gli abiti hiphop e come un novello Tiziano Ferro indossa giacca e cravatta (e fermacravatta, gosh): that's la svolta pop, baby.
Il risultato parziale tra televoto e giuria dei giornalisti mette a rischio eliminazione Lara Fabian, Alex Britti, Gianluca Grignani e di Michele/Coruzzi.
Ve lo dicevo, finora tutto bene. A domani.
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L'articolo Sanremo 2015: fino a qui tutto bene di Teresa Bellemo è apparso su Rockit.it il 2015-02-11 10:56:00
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