Di che cosa parlano le canzoni di Sanremo 2016?

Abbiamo letto tutti i testi così non dovete farlo voi, ma in molti casi è bastato il titolo.

lorenzo fragola
lorenzo fragola - Lorenzo Fragola. Foto via radiowebitalia.it

Facciamocene una ragione, Sanremo sta arrivando. Mancano solo 7 giorni all'inizio della kermesse più odiata della tv, ma come succede per X Factor, nessuno ammette di guardarlo, però tutti ne parlano (e quindi, dati Auditel alla mano, tutti lo guardano). Come da tradizione oggi sono stati pubblicati su Tv Sorrisi e Canzoni i testi dei big in gara, e noi li abbiamo letti per voi per capire cosa dobbiamo aspettarci dalla nuova edizione. L'amore vince sempre e le sorprese sono poche, tanto che in qualche caso è bastato solo il titolo.

 

Sogni e nostalgia – Neffa

Partendo dal presupposto che poi le canzoni ascoltate fanno un altro effetto, il brano di Neffa non è invitante, soprattutto con un titolo così. In sostanza parla di come si possa ritrovare l'ottimismo anche dopo un periodo difficile.

La frase: “Qualche volta c'è chi ride perché sei nel fango / e chi gode a farti male per il gusto che c'è / può succedere che un diavolo ti stia tentando / puoi trovare sempre un angelo che poi ti salverà”

 

Semplicemente – Morgan e i Bluvertigo

L'inception di Sanremo vuole che i Bluvertigo si presentino con un brano che ha lo stesso titolo di un vecchio successo degli Zero Assoluto, scissi da Morgan come Alessio e i Dear Jack. Scherzi a parte, il testo non è male, per il resto staremo a sentire.

La frase: “Poi scegliere le canzoni ideali / Da consigliare agli amici geniali / Invitare qualcuno stasera domani pensare di uscire / Il giorno dopo riposare e il successivo ricominciare”

 

Vincere l'odio – Elio e le storie tese

Gli Elii ovviamente firmano una canzone ricchissima di citazioni e rimandi alle canzoni dello stesso Sanremo e all'attualità. Il brano non ha strofe, ma solo 7 ritornelli concatenati: il premio della critica è assicurato.

La frase: “Sarà capitato anche a voi / Di avere una canzone in testa / Brutta / Brutta

  

Quando sono lontano – Clementino

Sembra che i cantanti napoletani a Sanremo debbano parlare solo di Napoli e dell'amore per la città di Napoli, infatti oltre Rocco Hunt, anche Clementino si presenta con un brano che parla della sua carriera, di quanto l'amore per la musica sia stato difeso e portato avanti con determinazione, e di cosa si prova ad allontarsi dalla propria città.

La frase: “E mo ca song emigrante, e voglio o ciel a’guardà / Penso ca’ si stat a primma, tu si tutt a vita mia”

 

Il primo amore non si scorda mai – Enrico Ruggeri

Indovinate di cosa parla la canzone di Enrico Ruggeri?

La frase: “Siamo il prodotto di gioia e dolore / di segni che lascia la vita / figli di sogni segreti perduti nel vento / innamorati di giorni d'amore”

 

Wake up – Rocco Hunt

Nessuna sorpresa per il testo di Rocco Hunt, dedicato all'eterna questione meridionale, alle difficoltà dei giovani, allo stipendio che non arriva. Sospendiamo il giudizio, sapendo che potremo contare almeno su una buona interpretazione. Di certo sul palco sono anni che non si attacca una canzone con “In questi giorni ero un po' triste, e ho fumato un po' di più”.

La frase: “Fin quanto avremo voce canteremo / Chi lo fa in stanzetta chi lo fa a Sanremo / Lo stipendio non arriva, tutti i mesi fa ritardo / Noi con la partita Iva, moriremo qua aspettando”

 

Cieli immensi – Patty Pravo

Patty Pravo presenta a Sanremo un brano scritto da Federico Zampaglione che dal testo sembra tagliato su misura per lei. Parla di un amore passato, di un periodo giovane, felice e spensierato, che torna a bussare alla sua porta, ma che non può rinascere, perché il tempo è passato, lei non si sente più la stessa persona di allora. Un classico, adatto a una signora.

La frase: “Ti ricordi di Parigi / ti ricordi dei Boulevard / l'acqua alta di Venezia / i colori di Renoir / a noi bastava solo l'amore”

 

Guardando il cielo – Arisa

Arisa si è riaffidata a Giuseppe Anastasi, l'autore che ha scritto tutti i suoi successi, compresi quelli che le hanno fatto più volte vincere Sanremo. Probabilmente è ancora in botta dall'edizione 2015, perché dalla canzone si evince che abbia trovato Dio.

La frase: “Eppure sai che ogni notte prime di dormire io / che ho preso tutto da mia nonna faccio una preghiera a Dio / potrà sembrarti rituale però a me da serenità / con la certezza che ci sia / qualcosa che va oltre la comprensione mia”

 

Un giorno mi dirai – Stadio

Gli Stadio si ripropongono dopo 9 anni sul palco di Sanremo, le quattro volte precedenti non sono mai state un successo (nel 1999 arrivarono quinti, le altre volte non hanno mai superato il 19° posto in classifica). Il testo è abbastanza bello, racconta di un padre che ammette con una figlia la fallibilità degli uomini. Non ci resta che sperare.

La frase: “E mi dirai che un padre / non deve piangere mai / e mi dirai che un uomo / deve sapere difendersi”

 

Infinite volte – Lorenzo Fragola

Questa volta ci evita gli hashtag, ma il testo è comunque incommentabile: banalissima storia di cuori spezzati che tante volte si erano ripromessi eterno amore e poi, non ci crederete mai, non si amano più. Alcuni passaggi sono degni di “T'appartengo”, grande successo di Ambra Angiolini degli anni '90.

La frase: “E vorrei tornare indietro / per fermare quell'istante / in cui mi sono sentito forte / forte come un gigante / e ho sperato ciecamente / nel tuo sguardo più sincero / e se devo dirla tutta / ci ho creduto per davvero”.

 

Il diluvio universale – Annalisa

Annalisa potrebbe rivelare qualche sorpresa, si presenterà sul palco di Sanremo cantando di una "puttana": la canzone parla di una ragazza che ha abbandonato il suo sposo all'altare e se n'è andata a letto con un altro. Certo, c'è anche tutta la parte sentimentale, però i presupposti non sono male.

La frase: “Io non tornerò / perchè non hai futuro / e io ho già poco tempo per me stessa / figuriamoci per gente come te”

 

Blu – Irene Fornaciari

L'eterna figlia di non ci delude e ci regala il testo più elementare dell'intera edizione, in cui tutte le parole fanno rima con “blu”: laggiù, lassù, più e Gesù. I nostri commentatori hanno detto: “sembra la biografia di Puffetta”.

La frase: “C'è un donna in riva al mare / dipinta di blu / guarda un punto all'orizzonte / dove il sole va giù / e con la mano saluta / i giorni che passano”

 

Di me e di te – Zero Assoluto

Gli Zero Assoluto dopo tanto tempo si fanno vedere d'inverno, mentre negli ultimi anni il loro terreno di gioco erano state le hit estive, una roba da farti sospettare che li tenessero sedati per 8 mesi l'anno per poi rilanciarli sperando in un ritorno di Festivalbar. Sanremo non gli ha mai portato fortuna, diciamolo, e non sono più neanche giovanissimi, ma se c'è qualcosa di ammirevole in questo duo è la perseveranza con cui scrivono canzoni inutili. Questa in particolare contiene anche una citazione di “Bella signora” di Gianni Morandi.

La frase: “Mentre guardo le stelle levarsi nei tuoi cieli / di sognare i tuoi sguardi ad occhi aperti / di temporali che ci urlano contro / di me e di te / di me e di te / di me e di te”.

 

Ora o mai più – Dolcenera

Sanremo è per Dolcenera una delle poche finestre sul mondo, visto che altrove non la si vede spesso. La canzone è una canzone d'amore, se sul palco dovesse inserire qualche “eh”, “oh”, sarebbe più o meno all'altezza delle ultime cose di Vasco.

La frase: “Tutto quanto può cambiare / una cosa semplice / tu che vieni verso di me / e le cose cambiano / ora o mai più”

 

Finalmente piove – Valerio Scanu

Una delle grandi passioni di Scanu dev'essere l'acqua, dai laghi alla pioggia, in ogni caso non si capisce bene di cosa parli la canzone. Genericamente di due persone che non si sono capite (lo dice spesso “tu non mi hai capito”). Certo, difficile capirti Valerio, se “le mie parole le puoi capire / senza dirtele in faccia / le ho riflesse negli occhi”.

 

Nessun grado di separazione – Francesca Michielin

Siamo felici per lei, stando a questa canzone prima era una persona razionale che non si lasciava andare alle emozioni, ma ora ha trovato la persona giusta.

La frase: “Non c'è nessuna divisione tra di noi / Nessuna esitazione / Siamo una sola direzione in questo universo”

 

Via da qui – Deborah Iurato e Giovanni Caccamo

Innanzitutto chi sono costoro: Giovanni Caccamo è il vincitore di Sanremo Giovani 2015, un interprete normale, uno che se lo incontri per strada pensi che stia andando a fare le letture del gas. Lei viene da Amici di Maria De Filippi, e tanto basta. Il testo della canzone è stato scritto da Giuliano Sangiorgi dei Negramaro, che come autore è sicuramente più tollerabile che come cantante (per esempio ha scritto belle cose per Malika Ayane).
Ovviamente parla di una coppia che si lascia, ma che ovviamente si ama ancora, con ovvie rime da terza elementare. Purtroppo dalla sola lettura del testo non si evince chi dei due sia lo sconfitto, lo capiremo solo al Festival, però per adesso si prospettata tutto così ovvio e normale.

La frase: “Se proprio devo farlo adesso / ti chiedo scusa sì ma parto / restare qui non ha più senso / se mi sussuri scusa resto”

 

La borsa di una donna – Noemi

Leggi il titolo e poi scopri che è stata scritta da Marco Masini. Si tratta di una metafora in cui la borsa con tante cose dentro rappresenta la vita stessa della donna moderna, impegnata, che porta sulle spalle tutte le fatiche, le responsabilità e il dolore del mondo (hey, state sbadigliando?). Masini ha voluto scrivere la sua “Quello che le donne non dicono”, Noemi non è la Mannoia nonostante i capelli rossi, si sospetta il disastro, che a Sanremo potrebbe voler dire vittoria.

La frase: “Anni spesi per ritrovare / Le cose che qualcuno è riuscito a smarrire / La voglia di sorridere, di perdonare / La debolezza di essere ancora / Come ti vogliono gli altri”

 

Noi siamo infinito – Alessio Bernabei

Arriviamo alla prima anomalia sanremese, in cui l'ex cantante dei Dear Jack gareggia da solo tra i big, mentre la sua band gareggia nella stessa categoria con un nuovo cantante. Se la musica italiana fosse solo Sanremo, in proporzione il mondo dovrebbe essere grande quanto un paesino di 20.000 abitanti. La buona notizia è che la canzone è scritta da due autori di hit, Roberto Casalino e Dario Faini (sì, Dardust, lo stesso di “Luca lo stesso” di Carboni), infatti già il titolo è una bella citazione da “Ragazzo da parete”, un romanzo epistolare da cui è stato tratto anche un film. In realtà il brano non ha proprio un tema, sembra più un esercizio di stile su cose generiche tipo la gioventù e la libertà, con picchi non-sense notevoli.

La frase: “La mia pelle è corteccia / che si può anche scalfire / la tua giacca s'impiglia ad un ramo / e mi potrò scaldare”

 

Mezzo Respiro – Dear Jack

I Dear Jack hanno preso alla voce Leiner, un concorrente di X Factor 2014, che nonostante sia l'ultimo arrivato è anche l'unico ad aver contribuito come autore al brano. La canzone parla dell'ultima notte passata assieme da una coppia che già sa che tra loro è finita. Un classico.

La frase: “Rifarò tutti i bagagli, per riempirli dei miei sbagli / Quale gioco di parole sarà la soluzione”

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L'articolo Di che cosa parlano le canzoni di Sanremo 2016? di Chiara Longo è apparso su Rockit.it il 2016-02-02 15:25:00

Tag: Sanremo

COMMENTI (2)

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  • alia76 8 anni fa Rispondi

    è FORTUNATO Zampaglione. non Federico. Sono due autori diversi. Che già faccio fatica io... ;-)

  • to.aia 8 anni fa Rispondi

    Di sicuro piu' interessante la categoria Giovani