Senza tregua, senza pietà, senza sonno. Abbiamo dati i voti durante la seconda serata, che ha visto l'esibizione dei 13 (12 più uno) big non ancora saliti sul palco e di 4 "giovani". Lo ribadiamo, per noi è stato il primo ascolto di ciascun pezzo, e, soprattutto alcuni – di solito non quelli incredibilmente belli o incredibilmente brutti –, ne necessitano invece più d'uno. Ma tant'è, ci piace farci insultare. Per cui queste sono le instant pagelle della seconda serata di Sanremo 2021.
I GIOVANI 7,5
Se ieri – per la mestizia della messa in scena e per la qualità della proposta musicale – l'avvio brutale con le quattro performance degli youngster sanremesi era stato ad handicap, questa sera, per merito degli interpreti, è avvenuto il contrario. Tre dei quattro semifinalisti potevano tranquillamente stare – magari nella parte alta della classifica – tra i grandi, due di loro – Wrongonyou e Shorty – vanno all'ultimo atto venerdì. Spiace per la brava Greta Zuccoli, ai gemelli Dellai va il premio "ma che davero?" di questa edizione.
ORIETTA BERTI ∞
Credo che sia il simbolo dell'infinito, comunque insufficiente a rendere l'idea della sua enormità.
BUGO 8
Protagonista di una delle parabole umane e musicali più incredibili della storia recente, in un solo anno e senza fare granché – dopo aver accumulato invece decenni di fatica, chilometri e passionaccia – ha imposto se stesso all'Italia. E ora pare così naturale che lui porti sul palco di Sanremo quella faccia e quella voce, e quel modo di raccontare il mondo sbilenco eppure così figo. Anche quest'anno ci bughiamo.
TRIBUTO A ENNIO MORRICONE 18
Farmi emozionare (ok, mi fanno notare che sto esagerando) persino di fronte a un'esibizione del Volo, è qualcosa che solo questo artista gigantesco poteva far verificare. Ennio nell'immensità.
LAURA PAUSINI 6-
Orgoglio nazionale. Come la salsa Alfredo e la pizza pepperoni.
GAIA GOZZI 6,5
Ci aveva promesso che con questa canzone avremmo twerkato e pensato (definizione grandiosa). Primo obiettivo ampiamente raggiunto – per gli standard di Sanremo, Elettra Lamborghini esclusa –: il pezzo è contemporaneo e ben prodotto ("mahmoodiano" si può dire?). Sul secondo impegno assunto, mi prendo qualche ora in più per deliberare. Comunque Gaia sta sbocciando, ed è una gran bella notizia.
LO STATO SOCIALE 5,5
In comune con quel capolavoro di Una vita in vacanza ha solo il ritornello che funziona. Per il resto una discreta fagiolata.
LA RAPPRESENTANTE DI LISTA 7,5
Mentirei se non dicessi che mi aspettavo qualcosa di musicalmente diverso, più stravolto e travolgente, dalla loro prima sanremese. Dopodiché la canzone è molto bella – à la Matia Bazar, mi si fa notare –, quindi chissenefrega.
MALIKA AYANE 7
Incantevole lei, la sua voce e la sua attitudine sul palco (e nella vita). Un filo meno la canzone, ma altrimenti forse non sarei più ateo.
ELODIE 8
Che l'Italia avesse una sua popstar giovane e credibile non era in alcun modo scontato. Molto bella la sua esibizione, dalla messa in scena – soprattutto considerato il contesto di miseria – alla scelta dei pezzi che vanno a comporre un medley strano e molto ben riuscito.
Ps, voto dato prima dello speech e della cover di Mina finale. Se no sarebbe ancora più alto. Elodie non sa raccontarsi e nell'epoca dello storytelling questo è il suo limite e un suo grande pregio. Anche perché la consapevolezza di ciò l'ha portata – a differenza di alcuni TED improbabili visti negli anni – a essere se stessa sul palco, meravigliosamente bene.
GIGLIOLA CINQUETTI, FAUSTO LEALI, MARCELLA BELLA 4
Ma Il cantante mascherato non era il venerdì sera?
ERMAL META 5,5
Pezzo pop onesto, ben scritto, efficace. Ma totalmente incompatibile con i miei gusti personali.
Ps: e ovviamente primo.
EXTRALISCIO E DAVIDE TOFFOLO 8,5
Finalmente uno show, finalmente qualcosa che non c'entra assolutamente nulla con il posto in cui si trova. Potevano fare mille cose – perché sono dei super musicisti –, hanno fatto la tziganata. Tutto bello (pure i pugni chiusi), grazie.
GIGI D'ALESSIO and FRIENDS BOH
Ci eravamo entusiasmati, siamo stati puniti.
ACHILLE LAURO RIBOH
Purtroppo noto che la mia strada e quella di Lauro continuano a separarsi sempre più. Non afferro minimamente il senso di tutto ciò.
RANDOM 6
Non ho capito se il fatto che il rapper non faccia il rapper è una cosa lodevole, o meno. Perché se è vero che di rapper in giro ce ne sono troppi, a questo Sanremo ce ne sono probabilmente troppo pochi. Fatto sta che lui canta e ci mette pure del gran coraggio nella ricerca degli acuti. Il pezzo rimane un po' in mezzo, a qualcuno piacerà molto ma quel qualcuno non sono io. Non vedevo un amuleto crociato così grande dai tempi di Federico Barbarossa.
Ps: per lui si sta spendendo la parola più mortificante al mondo, carino. Ahime, è la stessa sensazione che ho io e me ne scuso con lui e con tutti.
FULMINACCI 7
Sapevo che bene, e invece molto bene. Pezzo "leggerissimo" nel senso recentemente sdoganato del termine, piacevole e intelligente. Forse il ritornello è un filo meno forte.
WILLIE PEYOTE 7,5
Parte citando il monologo della "Locura" di Boris, espressione del genio italiano tipo Petrarca e Leonardo da Vinci. Lui – che pur è sempre stato uno parecchio sui generis – il rapper lo fa per davvero, con base super tirata e testo "svela-ipocrisie". Botta di vita, l'airplay approverà (giustamente).
GIO EVAN 5,5
La giacca è fighissima, le movenze incomprensibili dato il contesto. Il testo è ambizioso e da approfondire, però finisce lì. Sanremo come potrebbe, e forse dovrebbe, non essere più.
IRAMA SV
Facciamo che era una prova generale.
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L'articolo Sanremo 2021: le pagelle della seconda serata di Dario Falcini è apparso su Rockit.it il 2021-03-03 22:36:00
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