26 cantanti in gara – uno ha suonato il pezzo tipo una settimana fa, ma nulla cambia –, tutti o quasi con amici e parenti al seguito. I soliti tremila ospiti. Insomma, si fa lunga. Ma noi siamo qua, a dare voti in diretta a tutte le esibizioni della serata più televisiva e attesa di Sanremo 2021, quella delle cover e dei duetti. Poi un giorno parleremo del pantheon della musica italiana che ne viene fuori, visto che a meritare una doppia cover sono entità così diverse come CCCP/CSI, Jovanotti e Lucio Battisti.
Visto che siamo devastati nel fisico e nell'animo, abbiamo diviso il compito in tre. Trovate le firme qua sotto: i primi 10 voti sono di Dario Falcini, da 11 a 18 Claudia Mazziotta, da 19 a 26 Vittorio Comand. Questo nel caso voleste percuotere qualcuno di noi. Vi invitiamo comunque a non farlo, o per lo meno tenere su la mascherina. Le instant pagelle di Rockit numero 3 sono servite.
Noemi e Neffa - Prima di andare via 4,5
Questa è un colpo al cuore. La devozione che provo nei confronti di Neffa è esprimibile solo a preghiere. Tutto Neffa, SXM ovviamente ma anche quello che ha fatto dopo e pure quello che non ha fatto perché non aveva "sbatte" anche se era il numero uno. A non vederlo particolarmente in forma ero pronto, a sentire un duetto così mediocre, al limite del boicottaggio, proprio no.
Fulminacci con Valerio Lundini e Roy Paci - Penso positivo 8
Il pezzo – vale la pena non darlo per scontato – è strepitoso: un funky infinito, avanti anni luce per essere del '93. Mi ha sempre fatto incazzare a livello "ideologico", ma posso superarla. Soprattutto se il giovane Fulminacci lo approccia alla batteria – figo! – e su quella colata lavica di anni '90 si innesta la tromba di Roy Paci, che ok è un po' già visto ma rende sempre tutto una bomba. Valerio Lundini, geniale comico e autore satirico scoperto di recente dal grande pubblico, fa il resto, con uno dei suoi momenti di inarrivabile surrealismo per riscrivere in meglio lo speech finale (paraculissimo) di Jovanotti, quello della grande chiesa. Bella idea, bella messa in scena, bella esibizione. Bravi
Francesco Renga con Casadilego - Una ragione in più 5
Come si passa da Machete Machete la Gang a Angelo prenditi cura di me non è chiarissimo, ma il problema è che la giovane (e molto brava) vincitrice di X Factor nulla può per portare su terreni vagamente attuali o comunque piacevoli da ascoltare una performance del tutto inutile.
Extraliscio feat. Davide Toffolo con Peter Pilcher - medley Rosamunda 10
Dopo la meravigliosa Bianca luce nera, era la serata perfetta per donare all'Italia essenza di Extraliscio. Non poteva andare meglio. La polka, i ballerini "sufeggianti", lo sbarco all'Ariston di Peter Pichler e del Trautonium, antenato dei sintetizzatori che lui tra i pochi al mondo sa suonare. E poi la faccia da film di fratelli Cohen di Mauro Ferrara, la voce di Romagna mia, grande protagonista della serata, Moreno il Biondo al sax, Mirco Mariani e la sua turbochitarra fallica, un Toffolo inedito e bellissimo. Si è capito che ho un debole per i ragazzi?
Fasma con Nesli - La fine 5
I più cervellotici potrebbero aver pensato a una manifestazione improvvisa di mutismo selettivo, una volta resosi conto dell'assenza del fidato autotune. Invece, povero Fasma, era senza microfono per davvero – "un piccolo cortocircuito" ha detto Amadeus, in che senso?! –, più grande e tragicomico di una serie di problemi di audio che vanno avanti da lunedì. Questo non può essere imputato a Fasma in alcun modo, una cover – di un pezzo già molto bello di suo, fatto volare in cielo da Tiziano Ferro – che non aggiunge neanche vagamente qualcosa all'originale sì.
Bugo con Pinguini Tattici Nucleari - Un'avventura 5
Non esattamente le due voci più aggraziate dell'italico stivale, ma con creatività, personalità, estro e lavoro Bugo e Pinguini hanno sempre ampiamente rimediato. In questo caso, però – pur apprezzando la sfacciataggine nel portare un pezzo "firmato" Battisti-Wilson Pickett e la scarica di energia che i PTN trasmettono ogni volta con la loro musica –, la scelta musicale mi pare un filo una cazzata.
Francesca Michielin e Fedez - medley 5
Performance fantasiosa e ben eseguita (da lei, come sempre, e pure da lui). Fosse stato il saggio di fine anno non avrei avuto nulla da ridire.
Irama - Cyrano 7
Sarà che lo immagino segregato in un hotel della Riviera, incazzato come una bestia con un membro del suo staff (povero, solidarietà!) e la sua promiscuità, sarà che sto diventando vecchio, ma io passo armi e bagagli al team Irama. Tributa l'uomo giusto, canta bene, non eccede. Poi questa cosa dell'RVM e della possibile vittoria in contumacia mi fa impazzire (il look da Lorenzo Lamas molto meno).
Maneskin con Manuel Agnelli - Amandoti 3
Terrificante. Non fosse per la buona fede che è impossibile non riconoscere a Manuel Agnelli, ne sarei quasi offeso. No.
Random con The Kolors - Ragazzo fortunato 5
Non sembrava che avessero preso accordi precisi per suonare tutti la stessa canzone.
Willie Peyote con Samuele Bersani - Giudizi universali 10
Una delle più belle canzoni d’autore e non potevamo aspettarci altrimenti (perché Bersani è un maestro): voto 10 per lui e per Willie, che è stato credibilissimo. Equilibrati, eleganti, giusti, bravi.
Orietta Berti con Le Deva - Io che amo solo te 8
Chi siano Le Deva non è dato sapere (scherzo), mentre Orietta è un cioccolatino e ha delle corde vocali di ferro. "Ti regalerò quel che resta della mia gioventù", un po' fa ridere un po' fa tenerezza, ma lei ormai è leggenda. La gemma di questo Festival. PS: Forza che stavolta si sono ricordati di dare i fiori a tutte.
Gio Evan con i cantanti di The Voice Senior - Gli anni 6,5
Scelta del pezzo discutibile, ma bella operazione con le quattro voci senior e bella atmosfera felice. Un punto in più rispetto a ieri, anche se i fiori stavolta le signore non li hanno ricevuti (la smetto, giuro).
Ghemon con i Neri Per Caso - medley 8,5
Ghemon is back. Più rilassato, voce di nuovo limpida che sta da Dio a cappella con i Neri. Anche se il madley mi fa subito Glee e io odio i musical.
La Rappresentante di Lista con Donatella Rettore - Splendido splendente 9
Splendidi splendenti.
Arisa con Michele Bravi - Quando 5
Esecuzione ottima e bello l'abito di Arisa. Peccato mi sia distratta sul finale, chissà perchè.
Madame - Prisencolinensinainciusol 7
Cantata (cantata!) bene e bello spettacolo, con parecchia grinta da parte di tutti. Bello portare il tema dell’incomunicabilità, parlare della scuola ecc, ma c'è un "ma”: non so più chi sia Madame, il che non è esattamente un problema (anzi, io credo che lei sia molto diversa da come la stiano vestendo là fuori). Sono confusa.
Lo Stato Sociale con Francesco Pannofino, Emanuela Fanelli e i Lavoratori dello spettacolo - Non è per sempre 10
Grazie.
Annalisa con Federico Poggipollini - La musica è finita 7
Annalisa sono giorni che diciamo che è una macchina, va sul sicuro su un brano – che vabbè, è un capolavoro – collaudato. Poggipollini entra pulito senza strafare, omaggio un po' buttato lì a Nina Simone con I'm Feeling Good ma funziona tutto e pure bene.
Gaia con Lous and the Yakuza - Mi sono innamorato di te 9
Portare una canzone di Tenco al Festival poteva andare o tremendamente bene o tremendamente male, e di solito pendo più per la seconda. Gaia lo fa accompagnata da una delle pop star europee più interessanti in circolazione, con una grazia e delicatezza paurose. Non dico che valeva la pena aspettare perché comunque non perdono Io vagabondo di Ibra, ma che meraviglia.
Colapesce Dimartino - Povera Patria 7,5
Peccato. Nel senso che poteva essere qualcosa di veramente glorioso. L'arrangiamento è stupendo, a tratti commovente, sentire la voce di Battiato – lo spirito guida dei due – che aleggia sul finale è il punto esclamativo, ma Colapesce e Dimartino si snodano sul brano con qualche difficoltà, a tratti arrancando.
Coma_Cose con Alberto Radius e Mamakass - Il mio canto libero 5,5
Sarebbe un 4, ma il fatto che Radius sia lì in mezzo riesce a intenerire anche il mio arido cuore. Capisco voler omaggiare Battisti, capisco il sentimento, però mi sa che qua eravamo di fronte a un disastro annunciato.
Malika Ayane - Insieme a te non ci sto più 8
Era tutto quello che mi aspettavo, apprezzo soprattutto che sia durata poco non per cattiveria ma perché inizio a vedere la Madonna stagliarsi sulla porta del terrazzino.
Max Gazzè con Daniele Silvestri e la Magical Mistery Band - Del mondo 9
Mi piace immaginare Giovanni Lindo Ferretti che sella il cavallo e si prepara a scendere dall'Appennino al galoppo per andare a caccia dei Maneskin e che si calma solo dopo aver sentito questa versione di Del mondo. Interpretazione sublime, intermezzo strumentale dissonante che mai avrei pensato di sentire all'Ariston e animo riconciliato con l'universo.
Ermal Meta con Napoli Mandolin Orchestra - Caruso 6,5
Tutto bene, tutto regolare, Dalla è un'altra roba ma Ermal Meta canta e sa cantare. Nel complesso un po' di noia si manifesta, ma bravo è stato bravo.
[EDIT: Mi pento di non aver scommesso qualche soldo in redazione perché avevo dichiarato che avrebbe vinto lui stasera]
Aiello con Vegas Jones - Gianna 0
Una porcheria immonda non aiutata dal fatto di essere stata messa come ultima, forse nella speranza che nessuno a parte Dio dovesse assistere a questo scempio fatto di mossette, ammiccamenti, mano sul pacco, chitarrona, beat trap e una generale atmosfera di Ricky Martin del discount. Sono talmente arrabbiato che non penso riuscirò a dormire, qualsiasi altro commento dopo questo sfocerebbe in una querela quindi spengo il computer.
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L'articolo Sanremo 2021: le pagelle della terza serata di Dario Falcini, Claudia Mazziotta, Vittorio Comand è apparso su Rockit.it il 2021-03-04 21:40:00
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