La prima serata di Sanremo 2025 (qua il nostro speciale) è andata in archivio così, con tanta frenesia e qualche bella canzone. Ora la prima di due serate "dimezzate", in cui cioè cantano la metà dei big in gara (più la parte iniziale: il "tavolo dei bambini", Sanremo Giovani). Meglio così, la formula del martedì con 29 pezzi senza soste è stata abbastanza estenuante per tutti.
Cambiano anche i conduttori, se il trio Conti-Clerici-Scotti è apparso troppo istituzionale e incapace di cambi di ritmo e registro, ora al direttore artistico si affiancano quel genio di Frassica con Malgioglio e Bianca Balti. Se volete sapere tutto quanto bene e nell'ordine, qua trovate la scaletta. Tra gli ospiti della serata ci saranno Damiano David – senza Måneskin – che aprirà la serata con un omaggio a Lucio Dalla accompagnato da un "talento" ancora non rivelato, il cast del film Follemente e delle fiction Rai Belcanto e Champagne - Peppino di Capri, e la pattinatrice olimpica Carolina Kostner mentre all'esterno del teatro sul Sukuzi Stage di piazza Colombo si esibirà BigMama. Un po' di autopromo e po' di inserzionisti cui pagare tributo, insomma.
Come da tradizione, noi diamo il voto a tutto quello che passa a un chilometro dall'Ariston, sperando che dopo un "voto dei giornalisti" che ha premiato alcuni tra i pezzi migliori, il televoto non faccia danni, che gli italiani non è che siano bravissimi a votare.
Alex Wyse - Rockstar: 7e mezzo
La canzone è un giusto compromesso tra la scrittura sanremese e la ballata pop da Robbie Williams, con l'immaginario del pop contemporaneo, venature vocali anche ricercate e una interpretazione credibile. Not bad. E infatti passa.
Vale LP e Lil Jolie -Dimmi tu quando sei pronto per fare l'amore: 8
Nota di curiosità: a Sanremo Giovani ci sono un cantante di Amici (Alex Wyse), due di X Factor (Maria Tomba e Settembre) e questo duo tra Vale LP che ha fatto XF e Lil Jolie che – soltanto molto dopo essere passata dalle pagine di Rockit – ha fatto Amici. La canzone è un tormentone ed è tra le poche appiccicate al cervello da quando è stata presentata a Sanremo Giovani. Non passano, ma Le Ragazze Della Valle hanno già un progetto per ciascuna, uno comune, i concerti, un disco. Hanno anche fatto un gesto significativo da 2025.
Maria Tomba - Goodbye (Voglio solo Good Vibes): 6+
Fin da XF, Maria non si è mai presa sul serio, ma ha mantenuto lo stesso stile, gli stessi gimmick – il pigiamino, il tag a inizio canzone, la scritta "guardami gli occhi e non le poppe" sul vestito – e lo stesso stile di scrittura che aveva in Crush. Purtroppo, l'arrangiamento orchestrale depotenzia la parte divertente e memetica della canzone e lei – solitamente un laser – vocalmente rende un filo meno. E le meme track raramente vanno bene a Sanremo, Mononota a parte.
Settembre - Vertebre: 6-
Non è necessario usare il napoletano, non è necessario usarlo sempre, non è necessario usarlo troppo. – Disclaimer: chi scrive è di Napoli –. Vertebre è l'unica hit vera di Sanremo Giovani, l'unica che effettivamente sia diventata virale, ma ancora mi è oscuro il senso del verso "Trascurarsi equivale a fottere", verbo tralaltro usatissimo nei testi di quest'anno, vai a capì. Comunque: performance credibilissima, sta bene sul palco e, nonostante tutto, spinto dall'arrangiamento bellissimo per orchestra, va in finale e domani si sfiderà con Alex Wyse, in chiusura puntata.
Damiano David - Felicità (Lucio Dalla, ospite)
Poteva rifare Amandoti, la sua Silverlines. Oppure, volendo omaggiare Dalla, poteva cantare Caruso, La sera dei miracoli, Futura, Piazza Grande, un altro a caso degli altri capolavori di Lucio. Invece Damianone da solo si è complicato la vita, con una canzone molto meno famosa di Lucio Dalla, carica di parole da interpretare per bene. È emozionato e gli si rompe la voce sul finale, e non è malissimo, anzi. È umano. Bravo e umano. Alessandro Borghi e il piccolo Vittorio sul palco fanno il resto.
Rocco Hunt - Mille volte ancora: OK, Boomer!
Concentriamoci sul testo, stavolta: «L'erba cresce / in un campetto abbandonato /colpa dei telefoni / non ci hanno più giocato / l'ansia nel cuore quando le citofonavo / se rispondeva il padre poi scappavo». Rocco, hai 31 anni, dai.
Bianca Balti
Carlo, io lo so che lo fai in buona fede, ma la retorica della "guerriera" me la aspetto da una canzone di Rocco Hunt. Visto che però le immagini toccano la cultura pop molto più delle parole, vederla condurre gioiosa, professionale, incantevole e brava, senza vergognarsi di nulla, è un messaggio potente più di qualunque ingenuità di conduzione.
Elodie – Dimenticarsi alle 7
Le luci quest'anno sono incredibili e sottolineano un synth che impreziosisce il brano di Elodie. La messa in scena è cambiata, lei balla di più, sembra più tesa anche vocalmente ma la performance complessiva è migliore. Come dice Petrella – che Dio benedica lui e la sua SIAE – Elodie, piaccia o no, ha settato un nuovo standard per le popstar italiane.
Lucio Corsi - Volevo essere un duro: 9
Nello special di ambientazione beatlesiana, Lucio si sposta dall'asta, prende il gelato e canta a cuore aperto, poi arriva l'assolo di chitarra e per suonarlo si mette il microfono sotto l'ascella. E suona, poi riprende a suonare e dice "Scusate, si è scordato il sol della chitarra". Non è altro che Lucio, per fortuna.
The Kolors - Tu con chi fai l'amore: 6 e HEE HEEE
Siamo seri: se il jingle deve durare, non so, X secondi. Perchè sprecarne 2 per il cowbell prima del ritornello di Italo Disco? Mannaggia a questi stacchetti. Alex ruba la scena alla batteria, e sarebbe ancora più figo il tutto se una di queste sere l'ispirazione del look di Stash alla Michael Jackson diventasse un cosplay fatto e finito. Noto solo stasera – scusate – che il microfono vintage di Stash è collegato a una complicata pedaliera che viene gestita anche sul palco, sempre mentre ballicchia e canta – benissimo, diciamolo.
Serena Brancale - Anema e core: 6 e LA ZIIII
Nonostante la mia memoria sia bruciata per ricordarmi ogni cosa di 75 anni di Sanremo, non ricordo prima d'ora di aver mai sentito il dialetto barese in gara a Sanremo. Quindi: che tutte le polemiche sul testo interamente in napoletano di Geolier abbiano fatto bene e abbattuto qualche barriera?
Fedez - Battito: 7--
Pochi cazzi, la canzone è una delle cose migliori fatte da Fedez in epoca recente e Federica Abbate è una macchina da topline. Era più teso di ieri o l'interpretazione era più carica? La porta a casa, ora levategli il telefono e cancellate il numero di C0ron4.
Tutti cantano Sanremo
Questo momento del pubblico che canta ha rotto le palle, ma da mò. Carlo se vuoi far cantare tutti tutti tutti, se c'hai le palle li fai salire sul palco uno ad uno e li fai cantare una canzone per uno. Arrivando alla durata di una normale serata di Amadeus.
Francesca Michielin - Fango in paradiso: 7
Stavolta non dimentica le cuffie, ma andando avanti lungo la performance è leggermente meno in controllo della prima volta, però spacca di più, commovendosi anche da sola. Voleva essere struggente, e struggimento sia. Soprattutto se nello special c'è un assolo di chitarra così glam.
Damiano David - Born With A Broken Heart
Vi ricordate quando c'è stata Dua Lipa a Sanremo 2020 e manco ce ne siamo quasi accorti? Era con la base, a tarda notte, e sembrava una marchetta discografica, fatta tanto per. Damiano non è Dua Lipa, ma è un "orgoglio italiano" e del festival di Sanremo, ha sempre rivendicato quanto Sanremo sia sempre la cosa più importante, tra tutte le cose enormi che hanno fatto i Måneskin. Torna con un progetto internazionale e sceglie di suonare con l'orchestra del festival – cosa per niente scontata – e fa una buonissima esibizione, televisivamente ammazzata dalla regia, che anzichè trasformare il video ipercolorato in una performance storica dal punto di vista visuale, si limita a fare il compitino – non bene – e inquadrare nel pubblico Dove Cameron, la fidanzata di Damiano. Ma perchè, dico io.
Simone Cristicchi - Quando sarai piccola: 7-
E se avesse fatto tutto strategicamente per avere le standing ovation e fare punti al fantasanremo? Scherzi a parte, una performance leggermente più imprecisa di ieri, ma la canzone comunque commuove il pubblico e la regia cosa inquadra? Tutti gli occhi lucidi. C'è il televoto, Pagnussat, dannazione, contieniti.
Big Mama - La rabbia non ti basta (ospite, sul Suzuki Stage)
Ve la ricordate sul palco del Primo Maggio, quasi fischiata? Ora torna a Sanremo da ospite – dopo la ormai classica run "Ospite delle cover / Big" – e cambia completamente arrangiamento e performance. Bravona pure con l'archetto di Britney. Hit me Mama one more time.
Marcella Bella - Pelle diamante: 5
Insufficienza lieve. Oltre a Womanizer è anche Una e unadei Vazzanikki.
Bresh - La tana del granchio: 7-
Quanto avrebbe risaltato molto ma molto di più una canzone così bella in una edizione con, boh, 20 canzoni. Piena di immagini di aria e di mare e di cantautorato "puro", ma con l'autotune che al contrario di ieri, oggi mi piace. Sanremo è così
Achille Lauro - Incoscienti giovani: Le bombe delle 7 non fanno male
...è solo Tommaso Paradiso che muore di rabbia perchè anni e anni a sentirsi dire che fa il Venditti del nuovo millennio e poi la cosa più vendittiana a Sanremo la porta Lauro. E pure l'Ave Maria si sente di più alla seconda performance. Il rischio cosplay è dietro l'angolo, ma almeno non fa più il cosplay di Achille Lauro. Vincitore annunciato – e lo dico per tirargliela –.
Giorgia - La cura per me: 9 e mezzo
Vabbè. La tensione è sparita definitivamente e Giorgia abita la canzone come fosse casa sua. E può ancora crescere.
Rkomi - Il ritmo delle cose. : Sættæ
Voto aumentato già per aver sopportato gli scleri di Malgioglio mentre lanciava il suo brano, criticando il metodo di lavoro. Non dev'essere semplice, ma non ha fatto un plissè e ha anche migliorato la performance rispetto a ieri. Ah, il punto nel titolo non è uno dei miei tanti refusi, è proprio nel titolo e – secondo lo storico del Festival Eddy Anselmi – è la prima volta che un punto tipografico appare nei titoli di Sanremo. Comunque ogni esibizione è meglio, è un violæntø cræscēndo.
Rose Villain - Fuorilegge : 6 e mezzo
Sono qua per ricordarvi che l'harmonizer con quel trucco che mi sdoppia la voce non è l'autotune ma un vocoder. Non c'è di che. Alla seconda performance quasi tutti perdono la tensione e spingono di più. Anche qua, la coreografia fa a cazzotti con la regia.
Willie Peyote - Grazie ma no grazie : 8 ma no grazie
Pure questa è un grower, anche stavolta si becca una reference in più, una finezza orchestrale in più intorno al pezzo. Come i fiati raffinatissimi a fare da contrappunto ai versi più corti. E Luca Ravenna anche stasera, e ce lo porteremo fino alla finale, speriamo.
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L'articolo Sanremo 2025: le pagelle di mercoledì, la seconda serata del Festival di Marco Mm Mennillo è apparso su Rockit.it il 2025-02-12 14:55:00
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