Sanremo 2025 (qua il nostro speciale) tutto è pronto per la finalissima. Non si sa chi vincerà, ci sono almeno 3 o 4 nomi papabilissimi, e questo non può che essere un bene per lo show. Dopo che il venerdì è andato in archivio così, con il discreto e molto divertente caciarone della serata delle cover, si torna a fare sul serio. Più o meno.
Di certo ci sarà l'esibizione di tutti i cantanti in gara – ma se qualcuno vo, e poi la lettura della classifica, per ora ancora oscura se non per quanto riguarda i più graditi fin qua. Al fianco di Carlo Conti ci saranno i co-conduttori Alessia Marcuzzi e l'eterno-prossimo-conduttore Alessandro Cattelan. Sul palco anche Edoardo Bove, calciatore della Fiorentina colpito da un infarto durante una partita di campionato contro l'Inter lo scorso dicembre. In collegamento dalla Costa Toscana avremo i Planet Funk e, sul Suzuki Stage di Piazza Colombo, Tedua.
I brani in gara verranno votati dalla giuria della sala stampa, TV e Web (33%), dalla giuria delle radio (33%) e dal pubblico a casa tramite televoto (34%). All'inizio della serata sarà svelata la prima classifica generale, determinata dalla media di tutti i voti ottenuti nel corso delle prime tre serate, mentre al termine delle votazioni scopriremo la classifica finale dalla trentesima alla sesta posizione, determinata dalla media tra le percentuali di tutte le serate. Sarà poi eseguita una nuova votazione da parte dalla giuria della sala stampa (33%), dalla giuria delle radio (33%) e dal pubblico a casa tramite televoto (34%). La somma dei voti di tutte le tre componenti, sommate ai voti della precedente classifica generale, decreterà infine la canzone vincitrice del Festival.
Forti di queste coordinate di massa, siamo pronti a dare i voti a tutti coloro che si avvicenderanno sul palco (anzi, i palchi) di questa finale.
Gabry Ponte - Tutta L'Italia
A entrare nel cervello, entra nel cervello. L'abbiamo detestata e in momenti di Stendhal abbiamo anche pensato fosse carina. Fa quasi piacere sentirla in apertura per intero, con la promessa di non risentirla mai più. Il testo cita «santissimo Craxi». Mi manca Perchè Sanremo è Sanremo.
Francesca Michielin - Fango in paradiso: 7 e mezzo
Di gran lunga la migliore tra le tre canzoni portate da Francesca all'Ariston, per la prima volta non un brano sull'amore universale o sul bene collettivo, ma una canzone d'amore "pura". Questo Sanremo, per lei è stata un'avventura e una faticaccia, eppure, l'ultima performance è potente e emozionale.
Willie Peyote - Grazie ma no grazie:8
All'ultima serata questa canzone suona come una canzone di Sanremo di un anno fa, è normale? Sembra ieri che ci chiedevamo cosa ci facesse Luca Ravenna là sopra, e ora le cantiamo tutte a memoria. C'è meno Locura di Mai Dire Mai, ma la formula Willie funziona sempre.
Marcella Bella - Pelle Diamante: 2 minuti e 39 secondi
Nella spasmodica ricerca di minuti per andare avanti, sarebbero stati 3 minuti risparmiati. E invece. Segnalo il clamoroso successo di questo brano nel tik tok boomer, con arzille signore che si dichiarano Forte, Tøsta, Indipendëntë, Strönza förse ma sorprendēntē. E poi dicono le vocali di Rkomi. Non le fa male niente, nemmeno questa canzone.
Bresh - La tana del granchio: 7 de mä
Ho avuto per un attimo paura che partisse Creuza de mä per la 63ª volta – che comunque era tra le cose migliori di ieri. A Bresh non fotte più di niente e la canta come fosse il finale del suo concerto, chiede al pubblico di alzare le mani con i braccialetti della Tim e fa una bella performance.
Modà - Non ti dimentico: 5
Volevo arrivare al 6 per premiare comunque lo stakanovismo di Kekko con una costola spaccata che litiga con il management per cantare – comunque bene – tutte le sere, ma ha perso l'occasione di cambiare il testo da "È l'ora del coraggio" a "È l'ora dello sbusto", quindi, niente, di nuovo 5. Non ti dimentico certamente non è la canzone che dedicherei a questa canzone.
Rose Villain - Fuorilegge: 6+
Qualcuno urla "Sì na pret parte 2" e io continuo a avere sempre meno fiducia verso i miei concittadini. Ma nessuno che gli tira uno schiaffo a 'sti qua che urlano prima delle esibizioni? Piano piano gli artisti arrivano alla finale più carichi e consapevoli, e perdono la smania di essere perfetti, ma quell'imperfezione porta quasi sempre alla migliore esibizione della settimana. Peccato solo che, riascoltandola, risuona sempre più come una versione 2.0 di Click, Boom!
Tony Effe - Damme 'na mano: 2
Non si capisce se l'autotune ha avuto un problema tecnico oppure è proprio lui che ha sgarrato tutte le poche note che ha cantato nel ritornello. "Di me cosa direbbe Califano?" Guarda, Tony, meglio non saperlo.
Clara - Febbre: 6+
Questo pezzo è un piccolo grower, dalla prima a questa esecuzione, ha preso qualche punto. Anche lei, però, ha ricalcato il format di Diamanti Grezzi reiterandolo. Il glitch acchiappa di nuovo, e lei potrebbe diventare la nostra popstar del futuro, se non cade nel tunnel dei pezzi estivi brutti.
Serena Brancale - Anema e core: 6+
Si conferma il voto della prima sera, se non altro perchè questa canzone/best of è proprio una di quelle cose che durante i suoi concerti – con Dropkick a fare da cuore ritmico della sua band – fa saltare tutta la piazza.
Brunori SAS - L'Albero Delle Noci: VotoSAS
In questo testo ci sono almeno una decina di versi da antologia. Brunori ha fatto un Sanremo strepitoso, sempre meglio ad ogni serata, senza apparire come la quota pesantona, anzi: portando la leggerezza calviniana della canzone d'autore scritta incredibilmente bene. Scopriamo il suo ultimo voto autoinflitto domani sui social di Rockit.
Francesco Gabbani - Viva la vita: 6
Anche Gabbani arriva alla finale come alla festa di fine anno, la canta come fosse il vincitore. Ed è sempre un bell'effetto per tutte le canzoni, ogni anno, arrivati al sabato. Oddio, proprio tutte no. Stasera ho notato qualche verso bello in più del testo e al netto della gara, rimane una buona prova.
Noemi - Se t'innamori muori: 6 e mezzo
No, la tv non si è rotta. Quello non è un effetto neve del digitale terrestre che non prende, è il vestito di Noemi, che non prende. La sua voce però prende eccome, e mi immagino Noemi che si chiede "ma che devo fa' per vincere Sanremo"?
Rocco Hunt - Mille vote ancora: 5
Va chiarito che Rocco Hunt è sempre un ottimo performer, ma non so se è peggio lo stereotipo di cui questa canzone o l'aver rotto le palle alla regia per andare in platea dalla mamma. Ma quasi quasi, già solo per aver dato fastidio al regista gli alzo il voto...
Tedua - Bagagli(Ospite, sul Suzuki Stage)
Perchè Tedua non è in gara? Una performance oggettivamente perfetta, emozionante, che sul palco dell'Ariston sarebbe stata tra le migliori. L'occasione del Suzuki stage è stata colta nel modo migliore, per fare qualcosa di bello e importante e non per mero presenzialismo.
The Kolors - Tu con chi fai l'amore: 6 e mezzo
Non abbiamo tante party band in Italia, teniamocela stretta, nonostante le canzoni siano a volte collose come il vinavil, o forse PROPRIO per quello. Colpetto divertente anche la presenza di Fru, che fa perdere a Sanremo 2025 il primato di ultimo programma della tv italiana senza Jackal.
Olly - Balorda nostalgia: 7 e mezzo ma non solo
Anche stavolta: performance meno perfettina, ma più intensa. Il pubblico del teatro Ariston la canta già dal "Vorrei, Vorrei, Vorrei". Attenzione. Ah, volevo dire a quelli che sui social stanno attaccando la manager Marta Donà, rea di aver portato alla vittoria 3 cantanti negli ultimi cinque anni – e Olly molto vicino– : non sono stato pagato.
Antonello Venditti (premio alla carriera)
Trovo profondamente ingiusto far esibire due volte la stessa sera Achille Lauro. Ma poi perchè fa paipapapà? Il sassofonista non conosce la sua parte e Antonello gliela ripete? Almeno non ha cantato Notte prima degli esami, canzone contro la quale io ho intrapreso da anni la mia personalissima crociata, ma tanto tra poco per metà la canta Lauro.
Achille Lauro - Incoscienti giovani: 6 e oddio! senato!
Da quando ha fatto il grande salto, Lauro ci ha abituato all'arte del cosplay: prima ha preso i topoi del rock&roll ai tempi di Rolls Royce, poi è diventato un'opera d'arte contemporanea situazionista autodeterminata, poi è diventato il giudice più paraculo della storia dei talent show, superando anche Simona Ventura in quanto a gigionismo, per dire. Ora Lauro veste i panni del cantautore, ma appare proprio come l'ennesimo cambio d'abito. Non basta un verso bello come «Se non mi ami muoio giovane». Come direbbe Lauro stesso: «il piccolo Venditti! Oddio, senato!». Tralaltro, non so se il posizione in scaletta appena dopo la versione originale gli abbia fatto 'sto gran servizio.
Coma_Cose - Cuoricini: 8
Questa è tutt'altro che una canzoncina. E sul palco sono divertenti e bravissimi. Fuori di testa.
Giorgia - La cura per me: 8 e mezzo
Meno precisa rispetto alla prima sera, ma più tesa, almeno fino a metà canzone, quando si è sciolta e lasciata andare. Se vincesse sarebbe a 30 anni esatti da Come Saprei. Se proprio dobbiamo essere nostalgici degli anni '90, stavolta non ci va malissimo.
Simone Cristicchi - Quando sarai piccola: 6+
Una ottima scrittura della canzone, ma sera dopo sera la performance vocale è sempre più debole e anche l'effetto che la tematica importante della canzone che ci ha dato al primo ascolto. Da Fabbricante di canzoni che pur non mancava di momenti emozionanti, fino alle tante e sempre buone visite in Riviera, questa – diversamente dalle altre – è una buona canzone ma che ha perso forza ad ogni ascolto.
Elodie - Dimenticarsi alle 7: Dimenticarsi alle 7 meno venti, meno un quarto
Ogni volta che ascolto questo pezzo riconosco delle particelle melodiche tipiche di Petrella e Simonetta – più di Simonetta – ed è questo più che altro, l'unico problema degli 11 autori, che richiamano altre canzoni dello stesso cinematic universe. La produzione sontuosa e piena di dettagli è sempre una gioia da ascoltare, la prestazione vocale di Elodie è un filo sotto il solito perchè si emoziona, ed è bello che anche le popstar abbiano ancora la voce incrinata e gli occhi lucidi, ogni tanto.
Lucio Corsi - Volevo essere un duro: Volevo essere un 9
Questa canzone è un diamante, mentre Lucio è un grande cantautore, ed è bellissimo che non sia salito sul palco dell'Ariston nel ruolo dell'alieno ma che la kermesse più nazionalpopolare possibile lo abbia abbracciato con così tanto calore. E speriamo, magari. PS. Ha scritto Andy sotto lo stivale, come Woody di Toy Story.
Irama - Lentamente: 5--
Sgt. Irama continua la sua personale crociata verso quello, tra gli autori, che ha scritto il verso "l'altra parte" e oh, non lo canta manco se lo pagano, lasciando l'impiccio ai coristi. Io che un paio di canzoni di Sanremo a memoria le conosco, avrei molta difficoltà a distinguere tra di loro questa, Tu No e Ovunque Sarai. La genesi del tuo colore la distinguo perchè quella era bella. Le altre, "soltanto" delle iramate.
Fedez - Battito: 7-
Il meno è tutto il contorno che circonda Federico, quello di cui si circonda. Il 7 è una canzone del 2025, che comunque mi pare un mezzo miracolo. Le performance sono troppo tese, quando dal vivo Fedez è sempre stato molto ma moooolto più sciolto. Se dev'essere il primo passo per tornare a fare solo il cantante, e sia. Mi chiedo perchè avesse il gobbo spento. In chiusura di performance, un saluto a Fausto Cogliati, suo storico collaboratore e produttore dei primi dischi e delle prime tournee.
Shablo feat. Guè, Joshua e Tormento - La mia parola: 7
Such a grower. La crescita più grande dal 5 e mezzo della prima serata. Sera dopo sera, ascolto dopo ascolto si leggono tra le righe tutti i lemmi di una minuscola enciclopedia di riferimenti alla storia del rap.
Joan Thiele - Eco: Ahiiii!
Una canzone elegante, semplice da ascoltare ma strutturatissima, piena di parti diverse e un ritornello catchy come fosse un classico. Bang Bang Wow.
Massimo Ranieri - Tra le mani un cuore: Numero 1.
Ne ho viste di leggende tornare all'Ariston dopo una carriera infinita e portare canzoni dimenticabili e edizioni che se fosse stato possibile avremmo volentieri skippato – Al Bano anyone? – . E invece Giovanni Calone – che è il suo nome vero, lo sapevate? – dopo Perdere L'Amore, la canzone perfetta del nostro pop, ha portato a sanremo Ti Penso,Ti Parlerò D'Amore, La Vestaglia, Lettera Di Là Dal Mare – premio alla critica 2022 –, tutte canzoni belle e parte importante del suo repertorio. Sul palco, hanno tutti da imparare qualcosa, tutti. Numero uno.
Gaia - Chiamo io chiami tu: 6
Mamma mia che bel Festivalbar che avrebbe fatto 'sta canzone. Perfetta appena prima della "cartolina da Lignano Sabbiadoro"
Rkomi - Il ritmo delle cose.: Sættæ
Altro grower, o meglio un cræscēndo. Mirko aumenta la convinzione a ogni esibizione, e si inizia ad intravede il cantautore sotto il rapper.
Sarah Toscano - Amarcord: Sei meno
Se davvero è stata scartata da Elettra, come avrebbe fatto a cantarla? È difficilissima da sostenere, e infatti è la prima volta che la performance è almeno sufficiente.
Top5: Lucio Corsi, Fedez, Brunori SAS, Olly e Simone Cristicchi.
Mahmood - Sottomarini (ospite)
Dopo questa top5 così folle, è tutto così folle – Giorgia fuori dalla Top5 – che anche Mahmood presenta il singolo nuovo e canta male, o comunque non benissimo.
Premio Sergio Bardotti: Brunori SAS - L'Albero delle noci
Premio Bigazzi: Simone Cristicchi - Quando sarai piccola
Premio della critica Mia Martini : Lucio Corsi - Volevo essere un duro
Premio Sala Stampa Lucio Dalla: Simone Cristicchi Quando sarai piccola
Quinto classificato: Simone Cristicchi - Quando sarai piccola
Quarto classificato: Fedez - Battito
Terzo classificato: Brunori SAS - L'Albero Delle Noci
Secondo classificato: Lucio Corsi - Volevo essere un duro
Vince il festival di Sanremo: Olly con Balorda nostalgia
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L'articolo Sanremo 2025: le pagelle di sabato, la finale del Festival di Marco Mm Mennillo è apparso su Rockit.it il 2025-02-15 19:34:00
COMMENTI (1)
@marcomm mio padre* per la reference al Darione
(*o comunque suo fratello)