Sara Sabatino meets Sottotono, Marracash, Guè e Tiziano Ferro

Avere solo 10 secondi (percepiti) a disposizione per scattare insieme cinque artisti iconici metterebbe in difficoltà chi fa questo lavoro da una vita, figurarsi una fotografa agli inizi. E invece è proprio questa sfida a trasformare il panico in una passione irrinunciabile

© Sara Sabatino
© Sara Sabatino

Dentro ai tuoi occhi è la rubrica di Rockit che propone uno scatto dei maggiori fotografi della musica italiana, raccontato dalla prospettiva dell'autore. Oggi è il turno di Sara Sabatino, che ci porta dietro le quinte di un suo scatto a Sottotono, Marracash, Guè Pequeno e Tiziano Ferro.

Milano, maggio 2021

Maggio 2021. Mi ero avvicinata al settore musicale da neanche un anno, ma avevo già avuto l'occasione di scattare con i Sottotono. Avevo realizzato le foto promo sul set del videoclip di ''Mastroianni', un primo passo incredibile. Un mese dopo, mi chiedono di tornare a fotografarli per la nuova versione di ''Solo lei ha quel che voglio''.

Ricordo che non mi dissero subito chi aveva partecipato con loro al brano. Qualche giorno dopo, aggiunsero che ci sarebbe stato Marracash. Un altro giorno, Gué. Poi ancora, Tiziano Ferro.

Fino a quel momento avevo lavorato per lo più con artisti giovani, in contesti abbastanza tranquilli: ora invece ero lì, appena 25enne, a dover dirigere cinque artisti di quel calibro insieme in una sola immagine. Eppure, quando sono arrivata sul set ero incredibilmente calma: ero lì per fare il mio lavoro e sapevo che avrei avuto un'oretta tutta per me per portare a casa lo scatto perfetto.

Come spesso accade in questo lavoro, l'ora a disposizione si trasformò in molto meno. Le riprese del videoclip richiesero più tempo del previsto e, alla fine, mi concessero qualcosa come 10 secondi. Erano sicuramente di più, ma, nella mia testa, è questo ciò che sono sembrati: 10 secondi per realizzare la foto giusta, interagire con loro, capirli e farmi capire. Loro, perfettamente a loro agio, scherzavano e vivevano quel momento come una rimpatriata tra vecchi amici. Io, quasi paralizzata, a stento riuscivo a parlargli. Altro che incredibilmente tranquilla.

Poi la foto venne, ancora non so bene come.

Ad oggi non mi sento di definire quegli scatti perfetti, ma certamente fui fiera di come avevo gestito la situazione. È stato senza dubbio uno dei lavori più importanti per il mio percorso, di cui conservo un bel ricordo. Da quel giorno ho imparato a gestire meglio l'ansia e a lavorare sotto pressione, anche con poco tempo a disposizione ed in contesti più grandi di me. Soprattutto, accadde una cosa che per me ha più valore di tutto il resto: in quell'occasione, e da quel momento in poi, ho sentito in modo definitivo e assoluto che nella vita avrei voluto fare questo mestiere, che avrei voluto e potuto fare solo questo.

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L'articolo Sara Sabatino meets Sottotono, Marracash, Guè e Tiziano Ferro di Giulia Callino è apparso su Rockit.it il 2025-03-02 12:20:00

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