Aspettavo da qualche mese questo concerto dei Ljuba Rosa, forse perché ogni qualvolta che il quintetto suona nella capitale emiliana tappezza tutte le zone possibile con i suoi coloratissimi manifesti. Certo non si può parlare di operazioni di marketing, ma già per il loro impegno a livello di autopromozione sarebbero da lodare.
Ma come tutti i concerti alla fine è la musica a contare, e questi 5 ragazzi non deludono, anzi sorprendono; sì, perché neanche due mesi fa avevo avuto l’occasione di ascoltare qualche pezzo del loro nuovo demo ed ero rimasto impressionato dalle loro grandi capacità compositive - chiedendomi, tra l’altro, perché siano ancora senza un contratto major che possa premiare le loro qualità artistiche.
Ma anche dal vivo i nostri sorprendono, rivelandosi una band ormai matura per il salto di qualità: il loro suono è una sintesi tra le atmosfere di chiara matrice inglese (dal finire degli anni ’70 in poi), inserti di elettronica minimale e certi richiami al dark più soft. Vi garantisco che non è facile riassumere una proposta sonora che solca i territori della new-wave, aggiornando il tutto all’anno 2000.
Gli episodi più indicativi non possono che essere Dolcemente impazzito, Inutilità (dove al suo interno ‘scorre’ una speciale vena pop) e Senza nome, tratti dal demo appena stampato e che consiglio caldamente. Candido e Sulle tue paure, invece, sono timidi tentativi di canzoni dalle atmosfere malinconiche, con discrete somiglianze al sound dei Muse. In sostanza la buone basi chitarristiche sembrano costruire strutture sonore che nella maggior parte dei casi funzionano all’80%; adesso il quintetto ha bisogno di qualcuno che faccia ‘schiudere’ il loro suono, lo renda meno cupo ma riesca, nel contempo, a mantenere la cifra stilistica di base.
Mai come stavolta il classico ‘in bocca al lupo’ è non solo sincero, ma doveroso.
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L'articolo Ljubarosa - Scandellara Rock 2000 - Bologna di Faustiko Murizzi è apparso su Rockit.it il 2000-06-29 00:00:00
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