Domenica 14 giugno c'era una valida alternativa al concerto dei Simple Minds che si è tenuto in piazza Maggiore; qualche chilometro in più e si giungeva nei pressi della villa comunale di via Scandellara, utilizzata nei mesi estivi per ospitare gruppi emergenti, limitrofi e non, dell'area di Bologna. Se da una parte le lodi all'organizzazione non sono mai scontate, dall'altra le stesse le riserviamo per i due gruppi esibitisi sul palco, entrambi 'accomunati' solo da diversità, sia musicali che di background. La band a cui è toccato aprire la serata corrispondeva al nome di Votiva Lux, una realtà guidata dalla mente di Giulio Pavone che ha deciso di orientarsi verso la musica strumentale (non semplice 'post-rock'!), elaborando però una singolare quanto apprezzabilissima proposta: gli sono bastati trenta minuti per dimostrare la validità dei nuovi brani, ormai pronti per essere miscelati in studio, magari in attesa che la Chemikal Underground si faccia sotto, visto che questi ragazzi bolognesi hanno lo spessore adatto.
Il tempo di aggiustare gli strumenti e chi (ri)troviamo sul palco? I Flor, gruppo catanese che sembrava fosse finito dopo tre validissimi album (è d'obbligo avere in casa una copia di "Revisioni") e diverse collaborazioni con i R.E.M.. E' stato piacevolissimo ritrovare Marcello Cunsolo che intonava "Tommy lee", "U secunnu", "Cori", "Intra 'n' cubu", "Re dell'est", "Patrick", "Fra le immagini", mentre la sua Fender costruiva melodie ricche di pathos che in troppi hanno sottovalutato e alle quali la 'cantantessa' nazionale deve moltissimo. Il fatto che poi sia in dirittura d'arrivo una nuova puntata 'discografica' della formazione siciliana non può che renderci felici, siccome la carica e la voglia dimostrata sul palco sono quelle 'condizioni di garanzia' che ci fanno ben sperare per il futuro.
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L'articolo Scandellara Rock - Bologna di Faustiko Murizzi è apparso su Rockit.it il 1998-06-14 00:00:00
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