Tante le abbiamo ascoltate ossessivamente con le nostre fedeli cuffiette un po’ scassate, alcune siamo riuscite a cantarle a squarciagola, poco importa che la nostra voce fosse frenata dalla mascherina o meno. Tutte, per un motivo o per l’altro, ci sono rimaste nel cuore, hanno smosso qualcosa, sono state capaci di mostrare quanto, soprattutto in un anno così complicato, ci fosse bisogno assoluto di loro, per aggrapparsi alla realtà e per trovare una via di fuga con l’immaginazione al tempo stesso.
Sono le nostre 50 canzoni dell’anno, scelte spaziando da quelle che hanno spaccato le classifiche e l’algoritmo di Spotify a quelle che, rimaste sotterranee, sono riuscite comunque a insinuarsi nelle nostre orecchie. Pop, rap, rock (quello vero però), disco, elettronica, cantautorato, dai nomi più giganteschi ai più minuscoli. Eccole qua.
50. ANNA - Drippin' in Milano
Un vero e proprio brano clubbing, fresco e accattivante con un ritornello che entra in testa dal primo ascolto: Drippin’ in Milano è l’hit dopo BANDO con cui la 18enne rapper spezzina costruisce il suo successo. Attitudine da zarra, ma emozionata, concentratissima e con uno sguardo incredibilmente dolce, Anna Pepe prende il posto che le spetta nel futuro della musica dei grandi.
49. Tutti Fenomeni - Parlami di Dio
Prodotto da Niccolò Contessa, Parlami di Dio di Tutti Fenomeni evidenza ancora una volta la cifra stilistica del giovane rapper/autore romano, nuovo volto del pop intellettuale: tra la trap e Battiato, tra il serio e il faceto, tra l’aulico e il cringe, tra sacro e profano, l’obliquo lol rap di Giorgio Quarzo Guarascio invita ad avere degli idoli, per tornare a parlare di qualcosa che vada oltre l’eccessivo tangibile contemporaneo.
48. FRIUILLI - Gabbiano
"Nebbia tra i faraglioni ho bisogno di te": un grido che lancina il cielo. "Sei volato via, mi hai lasciato qui": una preghiera sospesa, che vola sul filo del mare. E si libera in aria, infinita, portata su da un piano elettrico delicato, tra lo stile di Calcutta e il pop lisergico e pazzoide di Davide Panizza e Niccolò Di Gregorio, tra l’assurdo e il malinconico. L’unico singolo di FRIUILLI, il progetto "parallelo" dei tre, in attesa di una seconda meraviglia.
47. Claudym - Limbo
Un monologo personale e delicato in cui la cantante e illustratrice milanese si addentra nei labirinti dei suoi pensieri, in bilico tra le tante cose da fare e il desiderio di staccare da tutto e tutti. Un passo in avanti che conferma la personalità eccentrica e la bravura della giovane artista dai capelli verde acido, i vestiti oversize e le sneaker ai piedi.
46. Willie Peyote - Mai dire mai (La locura)
Canzone-simbolo di un Willie che, poi, conoscono tutti (a partire da Sanremo), Mai Dire Mai (La Locura) si apre sull’iconico monologo della serie cult Boris. Cassa in quattro e rime dissacranti che dall’Ariston (finalmente) arrivano a tutta Italia: il rapper torinese racconta il nostro "Paese di musichette mentre fuori c’è la morte", scagliando sull’ascoltatore tutte le contraddizioni con cui siamo quotidianamente a contatto.
45. Davide Amati - Se te ne vai
Dice di essere nato nel ’98, ma Davide Amati ha una maturità e un talento che addosso a un ragazzo così giovane non possono non sorprendere. Se te ne vai, suo terzo singolo, racchiude al meglio il suo pop sofisticato con accenni blues e soul, tanta chitarra – che suona divinamente – e Battisti tatuato sull’anima.
44. Visconti - Le idi di marzo
Per ora la potete sentire solo nella session che è venuto a farci in Tuci, ma Le idi di marzo rende già l'idea del fuoco che Valerio Visconti, in arte solo Visconti, ha dentro. Una serie di immagini sfocate, dettagli slegati che si incrociano tra loro, evocate con ululati di dolore che affondano nell'animo.
43. Pietro Berselli - Spettatore
Il racconto di una vita in cui non si è protagonisti, ma vittime degli eventi: Spettatore, traccia d'apertura di Evidentemente no, sintetizza tutta la timidezza e le contraddizioni di un cantautore sensibile alle prese col rock, facendole esplodere in violente scariche di chitarre e synth e un martellante connubio di basso e batteria.
42. Superfluuuo, Alberto Camerini - Cromatina Baby
Usciti da un delirante universo parallelo, a metà tra un episodio di Adventure Time e la MTV degli anni '80, i Superfluuuo fanno esplodere il loro lisergico arcobaleno pop come un fuoco d'artificio. Cromatina Boy è la vera chicca del loro Discolo, complice la presenza di Alberto Camerini, vero hitmaker degli anni '80.
41. Massimo Pericolo, Madame - Airforce
Le note fluttuanti di un mellotron fiabesco si scontrano con il racconto grezzo e autentico di un incontro tra due ragazzi a bordo di un treno regionale in cerca di un futuro migliore. Massimo Pericolo e Madame, due sconosciuti uniti da un passato simile, spezzati da un vita di disagio, in lotta fino all'ultimo per cambiare il proprio destino.
(Continua nella pagina successiva)
---
L'articolo Le 50 canzoni italiane più belle dell'anno di Redazione è apparso su Rockit.it il 2021-12-25 10:05:00
COMMENTI (3)
ma esiste un playlist su servizi streaming?
Ciao Rockit, buon 2022, ci metto la mia, per quello che conta:
1) il mio amico - Madame + Fabri Fibra
2) m%n - Tha Supreme
3) fil di ferro - Piccolo
4) sabbia - Pop X
5) dieci - Annalisa
6) oh ma oh pa - La Rappresentante di Lista
7) giorno notte - Santo blue
8) millemila - Hu
9) stomaco - Mesa
10) torna - Cristina Donà
Neanche un pezzo della LRDL tra i primi 50?!