30. Gaube - Motore
La stagione più florida del prog italiano riprende vita nella voce filtrata di Gaube, giovanissimo grossetano con una passione infinita per gli anni '70 di Area, Goblin e PFM. Motore è il suo primo singolo, con cui si lancia in uno psichedelico trip interdimensionale a bordo di una nave sospesa in mezzo al cielo, fiero e con il cuore pulsante nell'addentrarsi in spazi sonori sconosciuti.
29. In June – Manhole
La ferita profonda che un abuso – fisico o psicologico che sia – può lasciare è al centro di Manhole degli In June: chitarre spettrali e batterie pulsanti dipingono un paesaggio notturno, in bilico tra la vocalità di Billie Eilish e la sensibilità dei Cure, per sviscerare tutto quell'incubo diventato dolore profondo, esorcizzarlo, renderlo sì vivido, ma affrontarle e in qualche modo inchiodarlo al muro.
28. Gianpace feat. MACE - Golden Teacher
Ambient che si mischia alla cosmic music con echi di chitarre slide fine '60, per entrare in un mondo lisergico e fare un viaggio mentale come si deve. Gianpace – aka Giulio Fonseca, aka Go Dugong mascherato e incappucciato – ci porta nel suo rinascimento psichedelico, la cui prima tappa è un onirico featuring a passo felpato con l'amico Mace, dove un ovattato e caleidoscopico paesaggio fiorisce sotto i nostri occhi.
27. Iside - Pazzia v1
A volte l'unica cosa da urlare di fronte ai pensieri assillanti che ci oscurano il cervello è: "Vaffanculo angosce". Lo fanno per noi gli Iside, con Pazzia v1 una voce tremolante che trova il coraggio di spezzare le catene della paranoia, ricreate da una tetra strumentale di suoni bassi, rallentati e ansiogeni. Il tutto dentro a quel fragile specchio delle emozioni umane che è Anatomia cristallo.
26. Post Nebbia, Nico LaOnda - Veneto d'estate
Anti inno della regione, con tanto di pioggia di tag canzonatori sui social a Luca Zaia in occasione dell'uscita del brano: i Post Nebbia firmano una collaborazione col sodale emigrato a New York Nico LaOnda per raccontare il loro psych Veneto nebbioso e degradato, storpiando il classico di Max Gazzè e Niccolò Fabi, dove alcol, bestemmie e zanzare diventano i principali protagonisti.
25. Vettosi - Strada
18 anni appena compiuti e un futuro nel rap tutto da scrivere. Un percorso che parte proprio da Strada, title track del suo mixtape di debutto. Vettosi, con voce roca, fa risalire le sue barre dalle crepe dell'asfalto, le lascia impregnate di tutto il respiro tossico di una periferia dominata dalla criminalità. Una periferia che il rapper napoletano cerca di scrollarsi di dosso camminando dritto, sbattendo la faccia in ogni ostacolo, cadendo e rialzandosi, mostrandoci come sia già pronto a prendersi il posto che gli spetta nella scena.
24. Caparezza - La scelta
Le storie opposte di due leggende al bivio tra successo e amore: da una parte Ludovico (Beethoven), che diventa immortale scegliendo la musica rinunciando a tutto il resto, dall'altra Marco (Mark Hollis dei Talk Talk), che una volta arrivato al picco della fama, decide di recuperare gli affetti che aveva trascurato. In mezzo, Caparezza, ma anche noi tutti, a rivendicare ogni scelta del nostro percorso, scacciando i rimorsi e i rimpianti.
23. Gbresci - Pharma
"Gbresci spara, io sono risorto". Gbresci, come l'anarchico che uccise il re. Gbresci, come simbolo di rivalsa verso i soprusi quotidiani che ci troviamo a subire. Pharma è il singolo più struggente della loro breve discografia, dove un cuore spezzato incapace di ricomporsi prende la via dell'autodistruzione, tra suoni urban e un cupezza introspettiva del miglior post punk.
22. Madame - Voce
Anche solo a guardare i risultati, una targa Tenco e il premio Lunezia a Sanremo basterebbero a giustificarne il valore. Ma la vera forza di Voce è aver lanciato quel diamante grezzo di Madame, quando già si vedeva come potesse scintillare, su un palco come quel dell'Ariston, aver convinto con la sua emotività che sgorga da un buco nel petto, aver unito poeticamente l'estetica urban con un grido disperato di chi si trova perduto nella notte e cerca, senza sosta, il proprio amore ormai sfumato.
21. LaPara - Traballa
Dalla cameretta di Rebecca Paraciani, prende forma LaPara, progetto bedroom pop bolognese con lo zampino di Baseball Gregg e Altre di B. Traballa, primo singolo del gruppo, è il vacillare che si trasforma in una danza vorticosa, una sorta di pop sghembo e spensierato talmente genuino che non riusciamo più a toglierci dalla testa dalla prima volta che l’abbiamo ascoltato.
(Continua nella pagina successiva)
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L'articolo Le 50 canzoni italiane più belle dell'anno di Redazione è apparso su Rockit.it il 2021-12-25 10:05:00
COMMENTI (3)
ma esiste un playlist su servizi streaming?
Ciao Rockit, buon 2022, ci metto la mia, per quello che conta:
1) il mio amico - Madame + Fabri Fibra
2) m%n - Tha Supreme
3) fil di ferro - Piccolo
4) sabbia - Pop X
5) dieci - Annalisa
6) oh ma oh pa - La Rappresentante di Lista
7) giorno notte - Santo blue
8) millemila - Hu
9) stomaco - Mesa
10) torna - Cristina Donà
Neanche un pezzo della LRDL tra i primi 50?!