Capita fin troppo spesso di parlare dei teenager e dei loro ascolti, paradossalmente senza aver ascoltato abbastanza proprio loro, i ragazzi. Pregiudizi, commenti al veleno e approssimazioni per un argomento che, se analizzato a dovere, ti apre un mondo. Le cose cambiano di generazione in generazione, ma di certo la rivoluzione digitale ha fatto crollare convinzioni che ormai duravano da decenni, cambiando le carte in tavola nel business e dando più potere proprio ai giovani, alle loro dinamiche e alle loro scelte.
Abbiamo analizzato un campione di 120 teenager a maggioranza femminile, il 65% contro il 35% di maschi. Non è stata una nostra decisione, abbiamo spammato democraticamente le domande ma le ragazze si sono fatte avanti di più, è questo è un dato che già la dice lunga sui segmenti di mercato. La maggior parte dei teen che hanno risposto al nostro sondaggio hanno 13 anni, seguiti da 18enni, 17enni, 14enni e 16enni. La maggioranza degli intervenuti abita al nord, poi vengono quelli del centro e del sud. Andiamo subito al sodo con la prima domanda che non fa giri di parole.
Di solito, come entri in contatto con la nuova musica?
La grande maggioranza ha risposto YouTube, specie seguendo i video in tendenza. La versione base è gratis, quindi vince anche su Spotify, che si piazza secondo soprattutto grazie alla versione free e ai feature come il Release Radar, le canzoni consigliate, i This Is (best of degli artisti più famosi) e, logicamente, le playlist. In terza posizione l'old school, i consigli di amici e parenti seguiti da Instagram, che diventa anche divulgatore musicale grazie alle storie con la musica o a quelle sponsorizzate delle nuove uscite. Quinta posizione per la buona e vecchia radio, seguita da TikTok, il social network di origine cinese in cui, tramite brevi video, i teen devono interpretare o riuscire a far indovinare le canzoni. Altro giro altra app, Shazam viene usata soprattutto per riconoscere le canzoni in radio o nelle colonne sonore di film e serie tv. Alcuni conoscono la nuova musica ai ai concerti o dj set, tramite i canali tv musicali o i siti specializzati. Solo una piccolissima parte dei ragazzi dichiara Facebook, ma probabilmente molti non hanno neanche l'account, visto che negli ultimi anni FB è diventato il social dei vecchi. Ultima posizione in ordine di rilevanza per le riviste specializzate, che sembrano ormai obsolete per i teenager.
È evidente quanto in questo caso il panorama sia del tutto cambiato rispetto alla generazione precedente che cresceva coi negozi di dischi e MTV, ma di certo oggi la musica è ancora più reperibile e l'offerta sempre più varia. Sono cambiate anche le abitudini d'ascolto: alla domanda Ascolti più spesso una singola canzone che ti piace o l'intero album?, il 73% ha risposto la canzone in loop, 4 o 5 volte di seguito, a dispetto dell'intero disco. Un cambiamento reso ancora più definito dalla risposta alla domanda successiva: Ascolti più spesso un album o una playlist? Percentuale bulgara per la playlist, con l'82,6%, mentre l'album è preferito solo dal 17,4% dei ragazzi, diventando così un format d'ascolto non più interessante per la maggior parte dei nativi digitali. La capacità d'attenzione si è drasticamente ridotta, quindi l'ascolto di una decina di canzoni in fila dello stesso artista non è più una preferenza telefonata, ma se ci guardiamo indietro, anche le generazioni precedenti sono cresciute ascoltando mixtape in CD o cassetta. Di sicuro non c'è più il culto dell'album come oggetto con la sua copertina, le informazioni, le foto e i testi, ma questo non deve trarci in inganno: alla domanda Leggi mai il testo di una canzone mentre l'ascolti?, l'83,5% dei ragazzi ha detto sì, grazie ai numerosi siti in cui cercare le lyrics. Questo denota una grande attenzione alle parole delle canzoni, dato non scontato. Ma passiamo a una delle domande cardine.
Quali generi ti piacciono di più?
Qui la risposta poteva essere multipla per dare la possibilità ai ragazzi di esprimersi liberamente. Nel campione dagli 11 ai 19 anni, il pop fa da padrone, seguito ma non tallonato dal rap e da sua sorella, la trap. Il rock sta a ruota, poi vengono l'elettronica, la techno e il metal. Chiude le percentuali rilevanti l'indie (qualunque cosa voglia ormai dire), poi restano sparuti risultati di una o al massimo due persone, che hanno scelto blues, jazz, reggaeton, house, anni 60/70/80, reggae e un genio assoluto che ha scritto musica risogimentale. Qui l'analisi si legge da sola: se per le generazioni precedenti il rock in tutte le sue declinazioni era la musica giovane per eccellenza, quella ribelle e anticonformista, oggi è assolutamente soppiantato dai generi urbani, street, dalla narrazione di persone che escono da situazioni di disagio e ce la fanno da sole. Che vinca il pop non è certo una novità, altrimenti non si chiamerebbe così. Potere trasversale dell'heavy rotation. Non cambiano solo i gusti, cambiano anche i modi.
Con quale dispositivo ascolti più spesso la musica?
Vince tutto lo smartphone o il tablet, rigorosamente in cuffia, col 70,7% delle preferenze, seguito dagli stessi device forniti di cassa bluetooth col 10,3%. La radio resiste, seguita dall'impianto stereo di casa, sul quale l'1,7% dei ragazzi ascolta il vinile. Tutto come prima in realtà, solo che lo smartphone ha soppiantato il Walkman o il CD portatile prima e l'iPod poi, così come la cassa bluetooth ha sostituito il ghetto blaster a cassette. Logicamente, anni fa la radio si sarebbe piazzata più in alto, ma oggi le playlist di YouTube o Spotify sono la nuova radio, e tutto cambia per rimanere essenzialmente lo stesso. Le abitudini sono tendenzilmente le stesse anche sulla frequenza: alla domanda Quante ore al giorno ascolti la musica? Il 39,7% ha scritto 1-2 ore, il 27,6% meno di un'ora ma un bel 23,3% ascolta musica giornalmente dalle 3 alle 5 ore.
Prima di entrare nello specifico delle band preferite, una curiosità: alla domanda Suoni uno strumento?, vince il no con più del 68%, il primo strumento suonato dai teenager è la chitarra, seguita dal flauto (retaggio della scuola media) e poi, con percentuali molti minori, batteria, pianoforte, basso, flauto traverso, ocarina e viola da gamba, sospettiamo la stessa persona che ama la musica risorgimentale. Qui il gap generazionale si vede eccome: qualche tempo fa chitarra, batteria e basso avrebbero avuto percentuali molto superiori, ma non è detto che i ragazzi non si esprimano: molti preferiscono agli strumenti tradizionali la produzione audio per creare basi.
Parliamo di musica vissuta: la domanda Sei mai stato a un concerto? sicuramente diversifica le varie fasce d'età, perché non molti 11enni avranno visto un artista dal vivo mentre a 18 anni te li scegli senza accompagnamento dei genitori. Queste le risposte: il 32,1% ha detto di non aver mai visto un concerto. In testa come numero di preferenze abbiamo Jovanotti, Ultimo, Coma Cose, Violetta, Coez, Mahmood e Calcutta che sono stati visti da più di una persona. Seguono in ordine sparso le segnalazioni singole: One Direction, Ariana Grande, Cesare Cremonini, Lana Del Rey, Irama, Concertone di Radio Italia, Twenty One Pilots, Ben Harper, Motta, Marco Mengoni, Fabri Fibra, Martin Garrix, The Cure, Ghali, Max gazzé, Vinicio Capossela, Laura Pausini, Maneskin, cover band dei Queen, Salmo, Rkomi, Ernia, Toto, Metallica, Iron Maiden, Green Day, Nitro, Shade, Gemitaiz, Vasco Rossi, Lady Gaga, Ketama126, Sxrrxwland, Caparezza, Deep Purple, Gabbani, Emma Marrone, Ermal Meta, il MI AMI Festival e l'inossidabile Peppino Di Capri. Un sacco di generi e di artisti, si capisce che per alcuni concerti c'è la mano dei genitori, per altri invece sono i teen che portano a forza i genitori pur di vedere i loro idoli. A proposito degli adulti, abbiamo domandato ai ragazzi: I tuoi genitori hanno mai ascoltato qualche nuovo artista perché piace a te? e abbiamo riscontrato una bella apertura: il 74,1% ha risposto sì.
Last but nemmeno lontanamente least, ecco l'ultima domanda, quella che chi lavora nel settore marketing delle case discografiche ci invidia: Chi è il tuo artista preferito? Bene, Ultimo si aggiudica il primo posto, nonostante il paradosso linguistico e il nostro malcelato disappunto, seguito da Coez, dai Coma Cose e da Benji e Fede. Le preferenze personali vedono (tra gli altri) Capo Plaza, Irama, Ghali, Psicologi, Salmo, Ed Sheeran, Frah Quintale, Carl Brave, Brunori SAS, Vasco Rossi, Sfera Ebbasta, Il Pagante, Marilyn Manson, Fabri Fibra, Billie Eilish, Adele, Lost Frequencies, Tredici Pietro, Nick Cave, Lil Peep, Black Sabbath, Amy Winehouse, Jovanotti, Noyz Narcos, Eminem, Arctic Monkeys, The Kolors e il sempre in gamba Giuseppe Verdi.
Analizzando le risposte, si intuisce che la trap sia un fenomeno passeggero, di formazione, mentre il pop resta immortale, trasversale, intergenerazionale. Molti degli artisti preferiti dai ragazzi vengono dal basso, dall'underground, invertendo la tendenza che vedeva i fuoriusciti dai talent tra i preferiti per questa fascia d'età. Il trend è cambiato: oggi partendo dal basso, senza intermediari, tv o raccomandazioni, si può riuscire davvero a farsi notare dai teenager, che a ben vedere sono quelli che smuovono classifiche e mercato, che si aprono alle novità senza disdegnare la old school, che ascoltano i pareri di tutti ma poi decidono con la loro testa grazie a strumenti sempre più personalizzati che li aiutano a seguire un proprio percorso e, lungo la via, a fare la conoscenza di nuova musica, nuova cultura, nuove parole da mandare a memoria.
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L'articolo Musica e teenager, il sondaggio che ti apre un mondo di Simone Stefanini è apparso su Rockit.it il 2019-09-23 10:31:00
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27 anni è considerato teenager?