Nell'estate più difficile per i tormentonisti italiani e internazionali, la cosa più saggia è andare sul sicuro. E così i Paura Lausini, band bresciana che dal 2014 stravolge le hit estive coverizzandole in stile trash punk, si sono buttati sul più tormentoso dei tormentoni: Tre parole.
Contenuta nel primo omonimo album del gruppo – in mezzo a rivisitazioni delle pietre miliari della Dance anni '90, di Finalmente tu e T'appartengo –, la canzone celebra l'indimenticabile pezzo di Valeria Rossi del 2001, un successo senza precedenti e senza epigoni. Ma questa volta la band – composta da Rasco Vossi (batteria), Pabry Gonte (chitarra), Pax Mezzali (basso), Bucio Lattisti (chitarra) e Ducio Lalla (voce) – non si è limitata a reinterpretare solo la canzone, ma lo stesso ha fatto con il videoclip.
Scorrono così tra le immagini l'ape, la coccinella, un uomo blu, un robot e una splendida fanciulla che ripercorrono l'estasi di ambiguità, no sense e in qualche modo poesia che veicolava il video originale della cantante laziale nata a Tripoli. In caso si dovrà fare a meno di Baby K e socie, valutate l'alternativa.
Qui l'originale, per apprezzare la fedeltà dell'impianto narrativo.
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L'articolo Sono tornate le "Tre parole" (e pure l'ape gigante) di Redazione è apparso su Rockit.it il 2020-05-17 21:08:00
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