Sembrava ieri (ah, no scusate forse era ieri) che veniva pubblicata l'ennesima canzone di una popstar di casa nostra con balletto annesso e già suggerito, una strizzata di entrambi gli occhi al social più hype del mondo. Era sempre ieri, e pure oggi, e ahinoi anche domani che lo stesso social, che poi è TikTok, inaugurava una nuova maniera – straniante, a volte orrida e a volte fortissima e devastante da un punto di vista emotivo – di raccontare una guerra.
Insomma, ormai sempre più centrale in ogni ambito della comunicazione (e dell'economia) contemporanea, il popolarissimo social network cinese (sulla cui proprietà e diffusione si sono giocate già "battaglie" geopolitiche) ora fa un ulteriore passo in là, per massimizzare la propria diffusione e consolidare il proprio potere in ambito musicale. La piattaforma controllata dal colosso Bytedance ha lanciato infatti SoundOn, una nuova piattaforma di distribuzione e marketing musicale, e come sempre accade quando si muovono i colossi ci sono ottime possibilità che questo sbarco cambi molte cose, le regole stesse del gioco a cui tutti giochiamo.
Sembra che la distribuzione sarà gratuita e che TikTok rinuncerà alle spese di transazione per il primo anno, mentre dal secondo anno in poi raccoglierà il 10%. I musicisti manterranno le royalties dei brani che verranno caricati sia su SoundOn che su Resso (attiva da più di un anno), la Spotify di TikTok.
Il servizio promette di offrire supporto agli artisti fin dai primi passi della loro carriera, offrendo oltre alla possibilità di caricare gratis la propria musica direttamente su SoundOn, anche offrendo strumenti di promozione e insight per controllare l'andamento dei propri brani e, cosa che interesserà molto gli utenti, l'esposizione della propria musica verso i principali creatori di contenuti su TikTok, quelli che macinano milioni e milioni di view. Vale a dire: la possibilità di diventare famosi in poco tempo, proprio com'è capitato ai Måneskin quando la loro cover di Beggin' è diventata virale su TikTok. Non solo, il social ha fatto proprio le cose in grande e offrirà agli utenti anche SoundOn Plus, una nuova offerta di servizio A&R, ovvero di scouting di talenti.
SoundOn permetterà agli artisti di distribuire non solo su TikTok ma anche su Spotify, Apple Music e Instagram, incrementando così le possibilità di successo degli utenti. "Gli artisti emergenti e i creatori musicali rappresentano una comunità vivace su TikTok e SoundOn è progettato per supportarli durante i primi passi delle loro carriere”, ha commentato Ole Obermann, il Global Head of Music di TikTok: “Lo staff di SoundOn guiderà i creativi nel loro viaggio verso il grande pubblico, dando concretezza all'esperienza e alla potenza con la quale TikTok può aiutare gli artisti".
Da una parte è facile vedere che il nuovo strumento di TikTok entri in competizione diretta con Spotify, classificandosi come player oltre che come social, cosicché i propri utenti non debbano cambiare brand per ascoltare le canzoni rese famose dai video di TikTok, che riescono a diventare virali come nient'altro al mondo. Dopo la notizia della durata dei video che dai canonici tre minuti si estende fino a 10 minuti, per entrare in concorrenza con YouTube e Instagram, il social cinese non si ferma e sembra abbia deciso di prendersi tutto il mondo dell'internet 3.0. Si pensi che lo scorso anno TikTok ha sorpassato Google come servizio online più visitato dagli utenti, secondo la società informatica CloudFlare, che analizza il traffico web a livello globale.
Resso, come player musicale di ByteDance, sta funzionando molto bene in India e Indonesia, dov'è stato lanciato per testare i mercati. Questo nuovo SoundOn, che per ora è attivo in Brasile, Indonesia, USA e Gran Bretagna promette di essere una rivoluzione che può schiacciare sia i distro e player come SoundCloud o Bandcamp (recentemente acquisita da Epic Games), sia togliere grande potere a Spotify dal momento che non chiede royalties ai proprietari della musica e può permettersi di chiedere solo il 10% (dal secondo anno in poi) per la distribuzione.
La musica è entrata nel meccanismo schiacciasassi dei colossi, prima con le case discografiche che da decine e decine sono rimaste in tre o quattro inglobando tutte le piccole, poi con la fruizione che ha di fatto ucciso la discografia tradizionale con lo streaming. Ora che tutto il business è lì e che TikTok, inaspettatamente, da social creato per i balletti dei ragazzini viene usato appunto anche per i reportage di guerra e i TikToker sono star internazionali, gli utenti e tutti i semplici curiosi faranno a gara per tentare la fortuna iscrivendosi al nuovo servizio. La discografia si adeguerà, come ha sempre fatto, alle esigenze e alle peculiarità di un mercato che corre a mille all'ora.
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L'articolo Sound On: Tik Tok si dà alla distribuzione, l'ennesima rivoluzione è in arrivo di Simone Stefanini è apparso su Rockit.it il 2022-03-10 15:41:00
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