Su YouTube c'è un mondo nascosto e sotterraneo talmente affascinante che basta un attimo per precipitarci dentro. E non è fatto da videomaker professionisti o da content creator particolarmente geniali, ma da gente comune, di cui non sappiamo niente se non lo spaccato di vita, spesso molto intimo, che decidono di condividere. È la sezione commenti sotto ai video della canzoni, un mosaico di pezzi di vita di ogni tipo che mostrano la capacità incredibile che ha la musica di toccare nel profondo le persone e di lasciare un segno molto più forte di quanto possiamo immaginare a volte.
Uno dei navigatori più esperti di questo mondo è Simone Violi, che oltre a essere un autore di meme su varie pagine è laureando in psicologia clinica all’università di Pisa, quindi non a caso interessato alle vicende umane che si rivelano nei commenti ai video. È lui la persona dietro al profilo Instagram commenti.di.youtube, dove vengono raccolte con occhio asettico le storie più incredibili, assurde, private e spesso molto emozionanti lasciate dagli utenti sotto alle loro canzoni preferite, postate mettendo in descrizione solo titolo e autore del brano. "Ho cominciato ad aprile 2021, durante una delle tante serate passate a casa per via del coprifuoco", racconta Simone. "La canzone da cui ero partito era And the radio plays dei CCCP, postai alcuni dei commenti trovati nelle stories del mio profilo Instagram personale finché un’amica non mi consigliò di aprire una pagina a tema. Dopo qualche mese ho scoperto il mondo dei profili seriali (archivi digitali incentrati su un unico soggetto, ndr) e sono entrato a far parte anch’io della community italiana che si è creata intorno a queste 'collezioni social'".
Da questo gioco nato per caso, Simone si è trovato a immergersi sempre di più in un sottobosco nascosto in piena vista di internet. È lui a segnalarci alcune delle canzoni con le sezioni commenti più interessanti. A cominciare da La fine della chemio dei Sick Tamburo, il brano che Gianmaria Accusani ha scritto per la sua compagna di band Elisabetta Imelio, morta il 29 febbraio 2020 di tumore. Una canzone potentissima, resa ancora più forte dalle testimonianze dirette di chi è stato malato, di chi lo è tutt'ora, di chi ha perso qualcuno di vicino a causa del cancro. Allo stesso modo Venti minuti degli Offlaga Disco Pax, dove Max Collini racconta del difficile rapporto col padre, porta un sacco di fan a condividere i propri traumi familiari che si riflettono nel brano. O ancora, Ti regalerò una rosa di Simone Cristicchi, dove si ritrovano persone che hanno avuto contatti molto vicini con gli ospedali psichiatrici, o Lilly di Antonello Venditti, come Sally di Vasco Rossi, dove pullulano i ricordi e le dediche ad amiche, parenti, fidanzate molto simili alle protagoniste dei brani.
Sono argomenti estremamente sensibili e privati, di cui non è semplice parlare, eppure su YouTube non è raro vedere questo tipo di apertura emotiva, come se fosse una pagina di un diario personale strappata e messa a disposizione di tutti. Sembra che ci sia un bisogno terapeutico di raccontare a dei totali estranei i propri traumi e i propri dolori in modo delicato, senza sbatterli in faccia o trasformarli in pornografia. "Mi sono spesso chiesto cosa porti a questa dinamica, credo che le risposte siano molteplici. Innanzitutto penso possa essere dovuto al fatto che YouTube non sia un sito “generazionale” come Facebook o Instagram, ma uno spazio in cui tutti trovano il proprio posto con facilità. Un altro aspetto credo che sia dovuto all’anonimato: sul nostro profilo YouTube abbiamo pochissime informazioni su noi stessi, a volte nemmeno la foto o il nome completo, questo forse garantisce un senso di libertà maggiore rispetto ad altri social in cui è facile essere attaccati anche solo per una foto postata sul proprio profilo. Quando commentiamo siamo solo la storia che raccontiamo così com’è sulla mia pagina, in cui condivido le storie degli altri senza modifiche, speculazioni o artifici di nessun genere".
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Un fattore d'età però sicuramente c'è, con i giovanissimi meno presenti delle generazioni precedenti: "In media credo che la fascia d’età che commenta di più vada dai 30 ai 50 anni circa, i giovanissimi sotto i 16-17 anni commentano generalmente poco e lo fanno quasi sempre per vantarsi del fatto che ascoltino cantautori del passato al posto della trap come i loro coetanei". Ma anche qua c'è una manifestazione della religione più grande in Italia, il vaschismo: "Il cantante più trasversale a questo discorso è senza dubbio Vasco Rossi, che raccoglie commenti di più generazioni lontane tra di loro e anche sotto sue canzoni non molto conosciute dal grande pubblico".
Al netto dei commenti più struggenti e delle esperienze commoventi in cui si può facilmente incappare scrollando sotto i video, è poi bizzarro trovare l'inaspettato, ossia rendersi conto di quanto certe canzoni o certi artisti abbiano un successo enorme all'estero: si va dalla grande fetta di fan russi di Pupo e Al Bano, Anna Oxa e Celentano vanno forte in Albania, De Andrè piace molto ai giovani greci e Figli delle stelle nasconde il commento di un affezionato ammiratore direttamente dall'Afghanistan. Sono dettagli piccoli, che però possono dare una prospettiva che non avevamo mai preso in considerazione alla musica.
E poi, questo giochino permette di scoprire anche tesori nascosti della musica. "I primi tempi ero più curioso di cercare commenti sotto video di canzoni che già conoscevo ma con il tempo ho allargato le mie ricerche e a volte mi lascio trasportare dalla riproduzione casuale di YouTube. Una canzone molto bella che ho scoperto in questo modo è Sognando, di Don Backy, un cantante che conoscevo soltanto di nome e che ho scoperto grazie alla pagina, così come Alberto Fortis e Sergio Cammariere, due ottimi cantautori che secondo me in Italia hanno raccolto meno di quanto avrebbero meritato". Per cui, prendete nota del consiglio: se volete innamorarvi di un pezzo, leggete cosa significa per la sezione commenti di YouTube.
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L'articolo Spesso i commenti alle canzoni su YouTube sono più belli delle canzoni su YouTube di Vittorio Comand è apparso su Rockit.it il 2024-03-06 11:13:00
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