Spotify Wrapped: come siamo diventati ossessionati dai nostri ascolti

Le nostre bacheche stanno per essere inondate di Wrapped, quella funzione di Spotify che mostra gli ascolti fatti durante l'anno. Un modo per far capire alla propria bolla che siamo sempre i king o le queen degli ascolti fighi o per dover giustificare i propri guilty pleasure. Che stress però

Paura eh?
Paura eh?
30/11/2022 - 09:49 Scritto da Simone Stefanini

Quando esce Spotify Wrapped è un po' come per la festa della mamma, quando i social sono tutti ammantati delle foto delle signore da giovani con la dedica strappacuore, immagini che poi perseguitano i nostri sogni e inquietano la nostra veglia. Solo che invece delle mamme o dei papà, qui si mostrano gli ascolti fatti durante l'anno su Spotify e ci si inorgoglisce con la nostra bolla di essere stati ganzi.

 Quest'anno poi la fiera degli ascolti mostrati sui social è partita con netto anticipo rispetto alle previsioni a causa della app Instafest che va a ravanare dentro l'account Spotify per creare un poster in stile Coachella o comunque festival internazionale con gli ascolti degli ultimi mesi, dell'anno o della vita. L'avrete sicuramente visto in giro sui social, persone che postano il loro festival con i Beatles headliner seguiti dagli Arctic Monkeys, Franco Battiato, Lucio Battisti, Edda e gli Iron Maiden. In quella serie di cartelloni festivalieri tutti matti si è quasi perso quello vero del Primavera Sound, annunciato durante l'Instafestmageddon e talmente vario - pure graficamente scarso, lasciatemelo dire - da trarre in inganno molti utenti che hanno pensato si trattasse di uno scherzo.

Già che ci siamo, questo è il mio
Già che ci siamo, questo è il mio

I Pantera lo chiamavano Vulgar display of power e, anche se sbattere in faccia ai propri amici vizi e virtù degli ascolti dell'anno non è esattamente volgare, è senz'altro un mezzo per pavoneggiarsi, per far capire di che pasta siamo fatti. È un fenomeno sociologico che vale la pena studiare: quanto siamo diventati ossessionati dai nostri ascolti? A naso diremmo parecchio, anche perché ormai cos'è rimasto all'ascoltatore appassionato, quello che sta dietro ad ogni uscita e conosce a menadito ogni nuovo trend, se non condividere per diventare il king o la queen della bolla?

In questo vortice di virtù, i più sfigati sono i genitori che dividono lo Spotify con i figli, e allora tra gli Idles e i Post Nebbia spunta a tradimento l'ascolto in loop del fottutissimo coccodrillo come fa, delle stramaledette tagliatelle di nonna Pina, ma questo non è nemmeno il peggio. Per i genitori, il momento della rovina in società è quando i figli sono già teen e macchiano per sempre il loro Wrapped con Capo Plaza, Lazza, Paky e Rhove che sgomitano tra Andrea Laszlo De Simone e Kendrick Lamar, rendendolo impubblicabile e facendo insospettire tutti quelli della propria bolla: "Non è che si dicono sempre fighi e poi a casa ascoltano Mengoni?". Onta suprema.

Immaginate poi se quel Mengoni o quella canzone di Tiziano Ferro, Annalisa, Emma, Michielin, Amoroso, Ermal Meta, Fabrizio Moro, Nek, Sangiovanni, Tananai vi è piaciuta davvero perché quest'anno vi siete lasciati, e avoja di ascoltare i King Gizzard, avevate proprio bisogno di una canzone strappalacrime semplice, col testo capibile da subito, che triggerasse i vostri dotti lacrimali e facesse uscire acqua da essi a fiumi, grazie agli accordi in minore al momento giusto e alle frasi tipo "Ricorderai che eravamo proprio belli insieme" e giù fazzoletti e ascolti in loop fino a seccare le sorgenti del dolore per poi tornare ad ascoltare tutti i nomi in cartellone al Primavera dalla terza fila in giù.

 

video frame placeholder

In quel caso, il vostro Wrapped è totalmente sputtanato ed è un grosso dilemma il pensiero se pubblicarlo o meno. Mettiamo che poi con la musica ci lavoriate - tanto le bolle sono quasi del tutto formate da gente che in qualche modo con la musica ci lavora - e usiate Spotify per ascoltare qualunque novità, qualunque album uscito, che dobbiate ascoltare in loop alcuni dischi per fare delle recensioni o per preparare delle interviste o ancora perché vi siete dimenticati l'app accesa mentre avevate il computer a volume zero. In quel caso come la mettiamo? La polizia del purismo dovrà venire a visitare casa vostra per vedere se siete davvero come apparite o se è tutta finzione. 

Quello che un tempo si mostrava con la maglietta della band, oggi è moltiplicato per un milione con i social e, lasciatecelo dire, che stress. Se avessimo bisogno di tempo per capire un disco, senza questo assillo costante della fretta che ci tormenta e ci fa diventare tutti critici di tutto, dall'hip hop roots al jazz sperimentale, fino al cantautorato svizzero? Insomma, non sarà che questa bulimia di ascolto sta rovinando il piacere dell'ascolto stesso? Buon Wrapped a tutt*. 

---
L'articolo Spotify Wrapped: come siamo diventati ossessionati dai nostri ascolti di Simone Stefanini è apparso su Rockit.it il 2022-11-30 09:49:00

COMMENTI

Aggiungi un commento Cita l'autore avvisami se ci sono nuovi messaggi in questa discussione Invia