“Oh, già! già! Voi non capite? Ci sono le parole algebriche, le parole meccaniche e le parole pneumatiche. Le parole algebriche discendono dal cervello e sono segni di equazione tra il soggetto e l’oggetto. Le parole meccaniche sono formate dalla lingua come articolazioni necessarie del linguaggio. Ma le parole pneumatiche vengono bell’e fatte dai polmoni, suonano come strumenti musicali, nessuno sa cosa vogliano dire e ubbriacano gli uomini. Se invece di Freiheit, invece di libertà si dicesse una parola di dieci sillabe, quanti eroi e quanti matti di meno! Sentite, carissimo giovane, io sono vecchio, io sono solo, io non ho denaro, io potrò morire sulla strada come un cane, ma se stanotte mi dicessero: Steinegge, alter Kerl, vuoi servire domani la nazione, essere Kammerrath a Nassau, sedere al tuo focolare, vedere tua figlia che non vedi da dodici anni, io, vecchio pazzo, direi: “No, per Dio! Viva la libertà”
Per chi ha conosciuto Tuono Pettinato, per chi ha condiviso son lui un pezzo di strada insieme, per chi c'ha parlato almeno una volta e ha goduto della sua gentilezza, del suo humor e della sua pertinenza, per chi ha letto i suoi fumetti oppure l'ha visto fare il performer con la chitarra finta ai concerti del Laghetto, di cui era membro onorario, ascoltare la cover dei Marnero dal titolo Requiem for TP è una bella stretta al cuore.
È uscita il 27 settembre, giorno del compleanno di Andrea Paggiaro, vero nome di Tuono, nato a Pisa nel 1976 e scomparso nella stessa città il 14 giugno del 2021, dopo una lunga malattia, lasciando un sacco di gente senza parole. La canzone a lui dedicata dai Marnero, nati da una costola dei Laghetto è una cover di Requiem for CB, originariamente scritta dai Laghetto per Carmelo Bene e regustrata nell'album Sonate in Bu Minore per Quattrocento Scimmiette Urlanti del 2003.
Stavolta, al posto delle parole di CB ci sono quelle di Antonio Fogazzaro, tratte da Malombra. La canzone esala sdegno, rabbia, rimpianto, lutto, picchia duro come la vita e come i videogiochi degli anni '90, come le storie di Tuono sulla vita dei gatti randagi o sui media che si accaniscono intorno al cadavere di un ragazzino, sulla vita di Alan Turing o Kurt Cobain, intrise di ironia, malinconia, disperazione e leggerezza.
Tuono Pettinato è stato un artista unico nel vero senso della parola, diviso tra due anime, schivo ma gentile, umile ma frontman - per caso -, serio e dannatamente divertente. La sua scomparsa prematura è stata un duro colpo per tutti e questa canzone serve per ricordarlo, un po' come le belle parole dell'articolo di Giorgio Moltisanti che potete leggere qui.
Per gridare ancora un dolore che non si è mai spento, senza retorica o facili sentimentalismi, ma con le viscere esposte sul tavolo, ancora una volta.
"Non è comunque la morte a farci orrore
Ché dai vagiti asmatici ai rantoli del coma alla putrefazione della carne.
Tutto è una smorfia atroce della vita.
M'ha scordato per sempre, la mia incomprensione".---
L'articolo Suonala ancora Tuono di Simone Stefanini è apparso su Rockit.it il 2022-10-10 09:54:00
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