Ci sono diversi modi di approcciarsi alle scienze: c'è quello dello studioso (classico), c'è il modo del nerd (maniacale) quello del curioso (divertito), quello dell'umanista estremista (la vera cultura è solo poesia e lingue morte), quello dell'artista (che preferisce mantenere un alone di mistero intorno ai fenomeni del mondo) - e c'è poi quello del traumatizzato, colui o colei che per le più svariate ragioni (cattivi insegnanti, mancanza di background familiare...) si è convinto che nessun tipo di conoscenza scientifica sia alla portata delle sue limitate capacità intellettive. E loro un po' li capiamo.
Comunque, a qualsiasi categoria voi apparteniate, c'è un uomo capace di illuminarvi su pressoché tutto lo scibile umano con la competenza degna dell'accanito lettore di saggi e la semplicità a prova di cervello refrattario a fisica e dintorni. Parliamo, naturalmente, del prof di tuttologia che tutti avremmo voluto avere a scuola, Piero Angela: colui che con calma serafica ed eloquio forbito ma amichevole ci fa digerire buchi neri, reazioni cellulari e documentari sulla savana come fossero puntate di serie tv.
Perché va bene il mistero della creazione artistica, ma come può il bambino che c'è in noi non gasarsi tantissimo quando arriva il momento della rubrica "Come si fa”? Parliamo della rubrica in cui, appunto, veniva spiegato come si creano e come funzionano le cose, e che quando parla di musica spiega per esempio la storia della tuba - prima che si mettano tutti allegramente a suonare, compreso il conduttore che, per chi non lo sapesse, è anche un provetto pianista jazz con un passato da professionista. Ecco dunque un po' di cose che è stato più divertente imparare dalla nostra rubrica preferita.
1. L'organo hammond pesa 250 chili ed è stato inventato da un orologiaio.
In meno di 10 minuti Angela e la redazione di Superquark ci spiegano TUTTO sull'organo hammond: come funziona esattamente, la sua storia, in quali generi musicali viene usato più spesso, la collezione di un signore appassionato di Bologna e come è possibile riprodurre fino a 260 milioni di suoni con pochi tasti. Bonus: dal minuto 8 parte una jam session con Piero Angela al pianoforte.
2. Le prime chitarre erano più piccole e avevano meno corde (in pratica erano quasi degli ukulele)
Anche in questa puntata di "Come si fa" Piero Angela ci accompagna per mano alla scoperta di uno strumento musicale, forse il più popolare di tutti, la chitarra classica. Oltre che raccontarne la storia e il funzionamento, in studio c'è anche il famoso chitarrista Emanuele Segre che parla dell'importanza di unghie lunghe e calli per suonare bene lo strumento. Memorabile lo scambio "E se si rompono le unghie? Se si rompono bisogna ripararle con della colla da falegname"
3. Che cos'è e come si pratica la respirazione circolare, necessaria per suonare molti strumenti a fiato
"Il suono di questo strumento viene dalla notte dei tempi". Così inizia la puntata dedicata al flauto traverso, nella quale il Maestro Andrea Griminelli racconta tutto su questo strumento, creato per la prima volta da un uomo 30.000 anni fa. Al minuto 3.30 circa inizia a suonare un bicchiere incastrandolo nel mento, mentre qualche attimo dopo (circa al min. 6:00) dimostra al pubblico della RAI come si fa a suonare con la respirazione circolare, ovvero senza riprendere mai fiato con la bocca e senza interrompere l'esecuzione, nemmeno per una frazione di secondo. E poi Angela ci spiega che è una cosa che sappiamo fare sin da piccoli, quando poppavamo il latte respirando contemporaneamente, ma che poi abbiamo perso crescendo.
4. I vantaggi di imparare a suonare da piccoli
Contrariamente a quanto si possa pensare, studiare la musica da bambini non fa diventare più intelligenti, però fa diventare più attenti, precisi e capaci di discriminare i suoni importanti dai rumori di fondo. Per questo l’esperienza musicale migliora la capacità cerebrale di elaborare le parole e di comunicare in generale, e in più diminuisce la probabilità che l'udito si deteriori con l'avanzare dell'età.
5. Come funzionano i tormentoni
Non dovresti lamentarti quando ti svegli con un tormentone in testa, perché esistono persone letteralmente malate di “ear worm”, che quando hanno una musica nel cervello non riescono a concentrarsi su nient'altro. Piero Angela e i ricercatori della Goldsmiths di Londra ci spiegano come funzionano, scientificamente, i tormentoni, mettendo a segno un'altra memorabile puntata di quello che, senza ogni dubbio, è ed è stato il programma televisivo più bello della televisione italiana.
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L'articolo Tutte le volte che Superquark ci ha insegnato qualcosa sulla musica di Letizia Bognanni è apparso su Rockit.it il 2016-03-10 12:25:00
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