Ginevra Scognamiglio è una ragazza campana che si trasferisce giovanissima a Roma per studiare musica. Nella capitale, a scuola, conosce gli amici che la accompagneranno nel suo primo progetto musicale, in cui canta in inglese. La band finita l’università si scioglie. Ormai abbandonata la strada dell’italiano, Ginevra e un ex membro del gruppo decidono di trasferirsi in Australia, a Melbourne, per tentare di diventare un duo.
Un soggiorno che non si rivelerà particolarmente felice, se non per la composizione di due canzoni. Una di queste s’intitola Senza di me ed è il brano che non solo sancisce il definitivo passaggio alla lingua madre, ma anche il ritorno alla patria natia e la conseguente nascita di Svegliaginevra. Un moniker che, spiega, dovrebbe essere letto col punto esclamativo: non come “sveglia”, aggettivo, bensì come “sveglia!”, imperativo.
Il ritorno all’italiano è stata una conseguenza naturale: a casa, Ginevra ha sempre ascoltato i dischi dei grandi cantautori italiani, con una particolare predilezione per Dalla e De Gregori, ma la formazione scolastica l’ha portata in tutt’altra direzione, verso il jazz e il folk di matrice britannica che l’istituto, con sede a Roma ma di origine londinese, poneva alle basi del proprio programma didattico.
L’esilio ha indotto Ginevra a tornare agli ascolti che ne hanno contraddistinto l’infanzia, sopendo l’esigenza di tenere un diario di viaggio. Quando si è lontani da casa, è più semplice tornare a esprimersi nella lingua in cui si formulano i pensieri.
Certo, un cambio di nome non equivale matematicamente a una rinnovata identità artistica. Qui entra in gioco La Clinica Dischi, label spezzina salita alla ribalta grazie al successo che Cmqmartina sta riscuotendo nell’ultima edizione di X-Factor. Ginevra inoltra dieci provini registrati col cellulare all’etichetta: la pessima qualità audio non ne intacca il talento.
In Clinica Svegliaginevra trova il suo habitat ideale, creando uno stile ibrido e sospeso tra il cantautorato di Bersani e l’art pop di Sufjan Stevens, capace di far coesistere il passato presente e remoto dell’autrice. Di questi dieci provini rimane un’unica canzone, la prima: la già citata Senza di me.
Svegliaginevra debutta su Spotify a gennaio, inizia una vera a propria escalation di successi, prima con Simone, una canzone mossa dalla malinconia verso un amore che non c’è più, un ricordo positivo, tanto da intitolarla col nome reale dell’ex fidanzato, e Barche, featuring col cantautore spezzino Apice, un brano che parla di incontri, di vite che si intrecciano e di naufragi di parole nel pieno dell’estate surreale delle distanze. Una manciata di pezzi che sono bastati a Ginevra per essere selezionata tra i sessanta finalisti dell’edizione di Sanremo Giovani che si svolgerà il prossimo anno.
Alla kermesse sull’altra sponda della costa ligure, Svegliaginevra parteciperà con un brano inedito, nel frattempo, è uscita anche Come fanno le onde, singolo accompagnato dal suo primo video dal sapore vintage che, come ammette la stessa autrice, è indice della direzione che sta assumendo il progetto, spostandosi verso un sound più cloudy, influenzato dall’elettronica morbida ed elegante di Bon Iver. Un piccolo assaggio di quello che sarà il suo album di debutto in uscita nel 2021. I presupposti sono ottimi, non ci resta che aspettare.
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L'articolo Svegliaginevra è arrivata a Sanremo passando per l'Australia di Marco Beltramelli è apparso su Rockit.it il 2020-10-15 10:11:00
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