Se provate a chiedere a qualcuno qual è la sua band preferita difficilmente saprà rispondervi su due piedi. Con le magliette invece la risposta arriva subito, perché di solito la preferita è una delle prime mai comprate, oppure quella che segna un momento speciale della propria vita. La mia per esempio è quella (in stampa bianca su grigio chiarissimo) del festival di Reading del 1995, una cosa alla quale sono talmente affezionato da tentare ogni anno di indossarla pur sapendo che è almeno due taglie sotto la mia.
(foto via)
Sicuramente conoscerete qualcuno che ha avuto il battesimo della t-shirt musicale con quelle di Nirvana o RHCP, Velvet Underground (con la banana, ovvio), Ramones o NoFx. Sempre in voga quella degli Iron Maiden, caposaldo di chi si è anche solo per scherzo avvicinato al metal. Oggi però la maggior parte dei compratori sembra preferire le magliette DIY, illustrate da disegnatori indipendenti e magari serigrafate in serie limitata. Ma se le mode passano, di sicuro rimane il lutto che si porta alla maglietta vecchia, al cimelio che decide di morire dentro la lavatrice, dalla quale viene estratta a pezzi dopo il milionesimo lavaggio.
In molti le comprano per puro collezionismo, attirati dalla lucina del banchetto e dall’illustrazione, tanti le indossano come status, per rendere a tutti nota la propria appartenenza musicale. Alcuni le preferiscono al cd (ma non al vinile), e quasi tutti odiano le Fruit of the Loom, dalle quali fatichi a far fuoriuscire la testa a causa del collo mignon. Ad ogni concerto c’è almeno una maglietta dei Tool, una dei Joy Division e negli ultimi anni vanno un casino anche quelle dei Sunn O))) (te le trovi pure al live di Brunori Sas totalmente a caso). Le maglie con la linguaccia dei Rolling Stones invece sono come quelle di Superman, sanno di sacco per gli aiuti umanitari. Più la band è passata di moda, più la t-shirt originale acquista valore: la maglia del world tour delle Spice Girls non dovrebbe mai essere buttata via, e vale lo stesso per una di Masini anni '90, da esibire come un trofeo ai nipoti.
(MAI buttare la maglietta delle Spice)
Sembra però che il comune denominatore per chi indossa t-shirt delle band sia il dogma che recita “le indosso solo per dormire o per fare sport, per fare yoga, per fare i lavori di casa”. Per quelli che le portano anche nella vita di tutti i giorni, ci sono delle linee rosse che è vietato oltrepassare, pena il pubblico ludibrio:
1. Non si indossa la maglietta della propria band o di quella del** propri* fidanzat*
2. Non si indossa la maglietta della band per la quale si lavora, che fa sempre un po’ buttafuori in discoteca
3. Non si indossa la maglietta della band al concerto della stessa band
4. Non si indossano le magliette dei Nirvana al concerto dei Foo Fighters ma nemmeno quelle degli Smiths al concerto di Morrissey o quelle degli Oasis da Gallagher
5. Se il 90% del tuo guardaroba è costituito di magliette di band, forse è il caso che tu vada subito a comprarti una camicia
L'unica verità inossidabile è che la maglietta della band non sparirà mai, perché non è scaricabile, la si compra il più delle volte solo al concerto (e l'urgenza di dimostrare supporto all'artista è spesso più forte di ogni logica) e vive del fugace pensiero “tanto di una maglietta avrò sempre bisogno” (pensiero sbagliato, ovviamente). Poco male se una volta giunti a casa scopriamo che ci sta stretta oppure che fa un po’ schifo. È come la storia di una sera, la rinnega solo chi ha poco stile.
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L'articolo Fenomenologia delle t-shirt delle band di Simone Stefanini è apparso su Rockit.it il 2015-09-02 14:10:00
COMMENTI (5)
La 3 e la 4 son sacrosante verità.
PS. Idea sublime prendere quella dei Sunn O)))
La 3 proprio non la capisco sinceramente.
Non sono assolutamente d'accordo né su 3 né su 4, forse perché per me la musica è passione e non lavoro e quindi ho 1 e 2 in automatico. La maglietta, vecchissima, della band al concerto della band è testimonianza di amore antico e incondizionato, come pure la maglietta laterale (vita precedente dell'artista).
Ricordiamo che h&m stampa magliette per bambini di gruppi rock dei seventies che sono una ficata!
Questo articolo sembra scritto per me! Fantastico!