Un tempo qui era tutto Italo Disco

Che ne dici di un romantico a Milano? Cantano i Baustelle. E noi un romantico a Milano l’abbiamo incontrato davvero. Un romantico degli anni '80, di una Milano vibrante e curiosa, di una musica coraggiosa e incosciente. A due passi da Porta Romana, davanti allo storico negozio di dischi Mariposa (dove ora c’è una pizzeria), abbiamo fatto due chiacchiere con Fred Ventura, uno dei produttori più conosciuti del fenomeno italo disco.

A 40 anni di distanza dalla nascita del genere musicale che ha cambiato per sempre la nostra elettronica, il musicista e produttore seleziona 11 pionieri della scena milanese per un vinile da collezione Milano Undiscovered – Early 80s Italo Disco & Synth Pop Experiments From Milan’s Underground in uscita il 26 novembre per Spittle Records. I brani inseriti sono stati prodotti e mixati tra il 1982 e il 1986, masterizzati ed editati dalle demo tape dell’epoca da Alden Tyrell. 

Fa uno strano effetto essere accanto a quello che una volta era uno dei centri nevralgici del movimento e che ora appare un locale come tanti. "C’era la volontà di sbattersi per trovare le cose", ci dice Ventura. "Qui il venerdì si riempiva di DJ o amanti della musica che stavano in coda per ascoltare le novità". Città all’avanguardia e avvantaggiata dalla vicinanza con il nord Europa, Milano è stata la culla dell’italo disco, grazie ai negozi di dischi come il Mariposa, che ricevevano import di lavori usciti in Inghilterra, Francia, Germania, e che ha fatto nascere così una vera e propria rete di artisti.

"Milano è stata molto importante, perché c’erano le etichette discografiche che si sono casualmente ritrovate a maneggiare un fenomeno poi diventato di massa. Non erano solo i dischi dei DJ, ma dei ragazzini che frequentavano le discoteche", spiega Fred. L'onda 'elettronica' del successo musicale ha coinvolto anche le province (Bergamo, Brescia, Venezia, Rimini, Bologna), dove veniva prodotta gran parte di quella musica, con un importante funzione di valorizzazione e rivalutazione delle periferie. 

I producer agli inizi degli '80 che cominciarono a virare verso una forma di dance music non ancora definita, erano totalmente ignari del fatto che da lì a poco quei brani avrebbero segnato non solo il costume di una città, ma dell’intero decennio, e influenzato inevitabilmente quelli a venire. "Alcuni di questi brani iniziarono ad aver successo e diventarono di massa", aggiunge Fred. "La musica funzionava in radio, funzionava in discoteca: la televisione se ne accorge e invita al Discoring questi artisti, che cominciano a diventare personaggi riconoscibili".

Sonorità che da lì a poco raggiungono anche le classifiche della musica pop e della televisione generalista. Emblematico è lo straordinario successo di Vacanze Romane dei Matia Bazar nel 1983. O il trionfo di Alice con Per Elisa, scritta da Franco Battiato, che nel Festival del 1981 ha la meglio su Maledetta Primavera, segno della new wave che prende il sopravvento sulla classica melodia italiana.

È proprio Battiato, anch’egli fortemente influenzato dal fermento meneghino, a diventare tra i primi maestro di curiosità e sperimentazione, esempio per tanti artisti tra cui proprio Ventura, che afferma: "Bisogna avere la volontà a non credere di conoscere tutto. Essere sempre al corrente di ciò che ci circonda è fondamentale. Io ogni giorno ascolto cose nuove, acquisto dischi nuovi, riscopro dischi vecchi".

Synth pop e disco di Bobby Orlando e Patrick Cowley: questi gli ingredienti da cui nasce l’italo disco. "Questo mix ha generato un interesse da parte sia di quelli che erano amanti della disco, sia di quelli che erano amanti della new wave", ci spiega Fred Ventura. Che aggiunge: "Il fenomeno era parecchio bistrattato dalla critica ai suoi inizi. Troppa abbondanza di produzioni e quindi la qualità è scesa. Un fenomeno che non si è fatto amare da subito, che però ha coinvolto tantissimi produttori e musicisti di livello molto alto, che hanno cominciato per gioco e poi hanno proseguito".

Influenze che arrivano da lontano e che hanno attecchito nel nostro Paese in una forma endemica originale, tanto da interessare perfino la scena di Chicago e Detroit. Le peculiarità della dance italiana ce le spiega nel dettaglio Fred: "La tendenza a essere melodici, la ricerca della melodia, il ritornello, il riff potente. C’era anche un po’ di naïveté nell’utilizzo dei suoni e delle programmazioni, una minore incisività a livello ritmico (cassa in 4 rigorosamente a un livello molto alto nel mix)". 

È il 1979 quando Fred Ventura comincia la sua carriera, prima come batterista in gruppi punk e new wave, poi come cantante degli State of Art. Oggi si ritrova a testimoniare con un vinile un’Italia ormai estinta: "Questo vinile è un po’ una foto di gruppo di quando eravamo giovani, inconsapevoli ed entusiasti. Rappresenta un’Italia che fu, perché oggi c’è una volontà minore di sperimentare. Si cerca l’omologazione, si seguono i suoni di tendenza".

L’artista milanese ci racconta la genesi del disco: "Ho la fortuna di essere sempre stato un buon archivista e quindi mi son ritrovato con molte cassette conservate per più di 30 anni. Essendo sempre in contatto con tutti questi amici artisti, è stato facile attingere a materiale inedito o raro. Le tracce di questa compilation sono perlopiù inedite. Fino a 20 anni fa sarebbe stato impensabile utilizzarle, perché la qualità era molto lo-fi, ma le nuove tecniche di mastering ne hanno permesso una riqualificazione". 

Più di qualunque altro, il genere elettronico è fortemente legato all’evoluzione tecnologica. Nel tempo, da un’operazione minimalista e artigianale si è trasformato in un lavoro sempre più curato e sopraffino, tendente oggi al loop e all’ipnosi. Ma Fred precisa che l’apparente freddezza delle macchine, in realtà, nasconde un’anima (sempre che chi le usa ne abbia una).

"Le macchine da sole sono silenti. L’anima ce l’hanno nel momento in cui chi le maneggia ha la volontà di entrare dentro di esse e tirare fuori tutto quello possono esprimere. Ognuno ha tirato fuori qualcosa di sé: io ho sempre parlato di me, della mia solitudine, del distacco da qualcuno, del fatto di sentirsi non adeguato", così il musicista ci svela la sua vena malinconica (del resto come potrebbe non averla, uno cresciuto a pane e Joy Division?, ndr). Attitudine che lo ha reso un artista anomalo e peculiare all’interno della scena.

Chiarendo una volta per tutte che l’elettronica concede all’artista lo spazio per la sua soggettività, Fred Ventura ci proietta attraverso i suoi racconti in una Milano fascinosa e stimolante, in un decennio indimenticabile ricco di sana incoscienza e instancabile curiosità. Ed è proprio da questi principi che la musica oggi dovrebbe ripartire.

Milano Undiscovered – Early 80s Italo Disco & Synth Pop Experiments From Milan’s Underground, il vinile in uscita, non è solo una teca preziosa che conserva il patrimonio di un fenomeno musicale fissandolo nel tempo, ma una lezione di audacia e sperimentazione per le nuove generazioni. Siate affamati, siate folli per citare un celebre motto. Anche Steve Jobs era un fan dell’italo disco?

Fred Ventura presenta Milano Undiscovered - Early 80s Italo Disco & Synth Pop Experiments From Milan’s Underground

Tracklist:

Side A
01. MODO - CARILLON
02. ATELIER FOLIE - SHANGRI-LA (THIS TIME...)
03. FRED VENTURA - WHAT I ALWAYS WANTED
04. MODO - NO TIME FOR NO EMOTION
05. LA MAISON - DINAMIC DISCOLATO B

Side B
01. ‘LECTRIC WORKERS - ROBOT IS SYSTEMATIC (EARLY DEMO)
02. ACTOR’S STUDIO - DANCING ALONE (EARLY DEMO)
03. FOGLI & RIVA - TONINOGINGER
04. MARSICO - NO MONSTERS
05. LA MAISON - INDELIBLE MEMORIES
06. MAURIZIO MARSICO - SPLATTER

Artisti:

MODO - Progetto risalente ai primi anni 80 di Stefano Tirone (State Of Art) e titolare del progetto S-Tone Inc. con svariati album all’attivo dale sonorità soul-funk su Schema records e come produttore.
ATELIER FOLIE e ‘LECTRIC WORKERS - Rago e Farina sono tra i più conosciuti e rispettati produttori di Italo disco ed electro disco sotto svariati pseudonimi (Expansives, Wanexa, Decadance, ‘Lectric Workers).

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L'articolo Un tempo qui era tutto Italo Disco di Beniamino Strani è apparso su Rockit.it il 2021-11-24 14:25:00