Vogliamo chiudere la nostra avventura della registrazione di “Musicomio” con un’intervista piuttosto che con un vero e proprio studio report. Un’intervista a colui che non è stato semplicemente il nostro fonico e produttore artistico, bensì un simpatico compagno e un saggio uomo dal quale non si finisce mai di imparare, tanto dal punto di vista artistico quanto da quello umano, e allo stesso momento disposto ad ascoltare e a discutere. Su di lui, sulle sue esperienze e sulla sua vita ci sarebbe tanto da raccontare, ma questo non sarebbe né il luogo né il momento adatto.
Abbiamo creduto opportuno che fosse lui questa volta a raccontare dal suo punto di vista le nostre due settimane in studio di registrazione.
Comunque l’avventura non finisce e continueremo a scrivere altri report in occasione della registrazione delle voci e del mixaggio a Sesta Godano.
Cominciamo dall’inizio: la notte tra il 25 e il 26 ottobre cinque tipi loschi ti hanno prelevato con la forza e ti hanno portato con loro senza neanche farti fare una lavatrice. Che ricordo hai di quella notte?
Un ricordo orrendo, ero tanto stanco e addirittura Marco mi voleva convincere ad ascoltare i suoi cd durante il viaggio, così ho dovuto portare i miei cd leggendari per insegnare qualcosa a voi giovani.
Il viaggio è stato lungo, abbiamo avuto modo di farti conoscere i posti da cui proveniamo, che impressione hai avuto?
Nessuna, dovevo dormire da tre giorni! Comunque spero di approfondire le conoscenze.
Comunque a Reggio Calabria finalmente hai riposato, e il giorno dopo abbiamo subito iniziato a lavorare…
Ho avuto modo di notare subito che siete troppo rumorosi!
…oooh, troppo rumorosi?! Non è che per caso sei tu che cominci ad essere troppo silenzioso?
No, ho solamente senso della misura.
Vabbè, lo sai che ti vogliamo bene, ti abbiamo anche regalato un pupazzetto che rappresenta la tua saggezza e una rosa….
La rosa l’ho regalata a Teresa, il pupazzetto l’ho dimenticato nello studio di Teresa, ma comunque sono molto contento del vostro pensiero. Dei regali che per me sono indimenticabili!
Cosa ti è piaciuto di più lavorando con noi? E cosa di meno?
Piaciuto di più: il senso della compostezza (musicalmente parlando), la scelta dei suoni in gioco, la compatibilità del band (“band” può essere solo un termine maschile, “seno” invece è un termine femminile!), le parti soliste, l’approccio ritmico, la buona cucina e la grande amicizia. Non piaciuto: urlare tutti assieme per esprimere una nuova idea, non pensare prima di esprimersi, la fretta insensata, l’inadeguatezza dei piaceri in relazione alle singole situazioni, andare a letto al primo buio (come galline)… per il resto ci devo pensare.
Insomma ciò che non ti piace è di poco conto rispetto a ciò che ti piace…
Ci devo ancora pensare!
Il ricordo più bello che hai di queste due settimane, ovviamente a parte la cena a casa di Lucia (che fra l’altro approfittiamo per ringraziare)?
E’ la cena a casa di Lucia… scherzo. Il ricordo bello non è il ricordo finito, è il ricordo continuativo! (dalla curva si alza un boato di approvazione: “BRAVOOO!!!”).
Il ricordo più divertente?
Quando Marco imita l’arabo, quando Nicola si lamenta, quando Manuel sbaglia, quando Giuseppe tira fuori domande per allungare inutilmente il discorso, quando Pasqualino fa esperimenti sonori… e le bellissime battute e risate.
Tu hai suonato in “un band” che ha venduto meno di 300.000 copie nel tuo Paese, trovi analogie fra il tuo band e il nostro in relazione ai vari aspetti?
A prescindere dai vari aspetti il band è un parametro misurabile.
Cioè?
Sintonia e vicinanza dei membri nel fare la musica. Avete suscitato in me tanti ricordi della mia vita nei No smoking.
Sei soddisfatto del lavoro svolto finora?
Non lo so, forse sarò soddisfatto.
Che aspettative hai per questo lavoro?
Il mio lavoro finisce dove inizia il vostro di presentare un bel disco.
Ti sembra appropriato il termine “Musicomio” per quello che stiamo facendo?
Forse un po’ esagerato, ma molto significativo, perché la vostra musica certamente non è una pazzia.
Qual è il brano che preferisci per il momento?
E’ difficile rispondere quale dei neonati mi piace di più.
Cosa pensi dell’aspetto che riguarda i testi?
Graziella ha fatto un ottimo lavoro e spero che sarà un matrimonio continuativo. Il testo che mi emoziona di più e nel quale in parte mi ritrovo è “Le parole migliori”.
Fra i Rosaluna e Muce sarà solo un’avventura oppure una storia seria e duratura?
Certamente un matrimonio a tempo indeterminato destinato a una separazione pacifica!
Un pensiero per ognuno di noi, sia artisticamente che umanamente.
Marco: la fonte. Organizzato. Puntuale. Quasi militaresco.
Pasqualino: fantasia. Invenzione. Più leggero dell’aria.
Manuel: sostegno. Emozione.
Giuseppe: intelligenza. Perseveranza. Diplomazia.
Nicola: artistico. Sensibile.
Ma è vero che sei un marziano?
Forse sì, ma un marziano che conosce bene la vita degli umani.
Sei un saggio?
La saggezza ricevuta è il frutto della capacità d’ascolto. Io so ascoltare. (Si alza dalla curva un Yahooooo!!!).
Terzo appuntamento con gli studio report dei Rosaluna. Questa volta la band, in preda ad una crisi giornalistica, intervista Muce... Buona lettura!
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L'articolo Rosaluna - terzo studio report 2004 di Redazione è apparso su Rockit.it il 2004-11-15 00:00:00
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