Emanuele Dabbono è un cantautore ed autore genovese. L'avevamo già conosciuto al primo anno di “Genova per x voi”, il concorso per artisti emergenti dove il nostro blog Hotmc cura la categoria “Rap - hip hop” (qui i dettagli della nuova edizione). Negli anni ha collaborato con molti dei nomi più importanti del pop italiano. Ha anche co-firmato il testo di “Incanto”, l'ultimo singolo di Tiziano Ferro. Ecco cinque cose utili che ha imparato da quest'ultima canzone.
1. Essere sintetici ma mai monotoni
Dovete provare ad essere sintetici, quello che volete comunicare deve essere immediato fin dal titolo. Ma bisogna anche avere ben chiara la differenza tra le stringhe melodiche della strofa e quelle degli incisi, per evitare un effetto monocorde. Pensate la struttura di un brano come qualcosa di elastico e non sempre uguale o stereotipato. Lavorate sulle vostre emozioni più vere, perché è lì che si annida il sentimento, che è poi quello
che permette a chi ci ascolta di immedesimarsi e fare sue le parole che abbiamo scritto partendo dalla nostra intimità.
2. Andate oltre alla solita chitarra e voce
Cercate soluzioni diverse dall'esclusivo piano e voce o chitarra e voce. Provate a partire dalla sezione ritmica, da un pattern di batteria sul quale registrare una linea
di basso. Usate l'elettronica per creare loop di movimento sui quali appoggiare giri armonici. Se muove la testa, il brano parte col piede giusto. Si chiama groove, dopotutto.
3. Non esiste uno stile giusto o uno sbagliato
Ho capito che non esiste uno stile buono ed uno cattivo. Non penso mai "questo brano andrà a...". Il diktat è: "facciamo una cosa che resti". La bellezza è di certo soggettiva ma io cerco di emozionarmi quando scrivo. Se non mi viene il brivido o la lacrima, vuol dire che sono rimasto in superficie. Dovete usare il cervello per eliminare ogni tipo di freno o di paura, così riuscirete a scrivere un brano soul, jazz, rock, pop, country, disco, funky, metal. Se funziona, funzionerà. "My Way" è bella fatta da Sinatra quanto dai Sex Pistols. L'apertura mentale riduce le barriere e ti fa scoprire che c'è buona musica in ogni genere, basta sentire la tua verità pulsarci dentro. “Incanto”, per esempio, ha un'atmosfera irish folk.
4. La curiosità prima di tutto
Devi avere mille interessi quando scrivi un testo. Tutto può tradursi in una canzone: fotografia, cinema, letteratura, poesia, astronomia, la vita degli alberi e non solo. Schemi, strumentazione o rimario, possono svoltare e rendere unica una composizione ma, prima di tutto, la gente deve fidarsi di te e lo può fare solo se avverte che gli stai dicendo la verità o che ti sei sfiancato per cercarla ovunque.
5. Carta e penna non servono più
Devo ammere che prima ero un amanuense bohémien, scrivevo tutto a penna. Questo riduceva la mia velocità ed il processo creativo che, nella mente, spesso è più rapido del "tiro una riga e riscrivo". Il copia/incolla/taglia per spostare alcune parti del testo fa diventare tutto più chiaro e immediato. Grazie ad operazioni velocissime si capisce subito qual è la scelta migliore. Vale anche per le strutture ritmiche: si diventa subito più agili. Prendendo appunti sul telefono ho imparato, quindi, a scrivere dappertutto: in coda, dal dottore, in posta, ovunque. Mi porto sempre le idee con me, in tasca, e quando queste finiranno definitivamente in una canzone le conoscerò talmente bene che potrò affrontare il pubblico con più sicurezza.
---
L'articolo Cinque cose che ho imparato da Tiziano Ferro di Emanuele Dabbono è apparso su Rockit.it il 2015-05-08 10:18:00
COMMENTI (1)
Commento vuoto, consideralo un mi piace!