Top.it 2011 *51-60

Le 100 canzoni dell'anno, le più belle, quelle che ricorderemo a distanza di tempo. Le migliori. Tutte in ascolto e recensite una ad una. Ecco la prima parte: dalla 100 alla 51.

Foto di Sha Ribeiro
Foto di Sha Ribeiro

 

 

51. Salmo

Street Drive In

 

Prendere pugni in faccia rende più forti. Hai visto anche tu “Fight Club”, no? Se non hai mai preso un pugno in faccia, rimedia almeno in senso figurato: il remix di “Street Drive - In”, di Salmo, è un ottimo simulatore di cartelle sul grugno, roba così forte che dopo il primo ascolto ti devi fare una plastica al naso. E poi ti fai colpire di nuovo. Sbam. // Enrico Piazza

 

 

 

 

52. Egokid

Come un eroe della Marvel

 

Voglio poter contare su di te, è la cosa più bella, e poco importa che tu sia un supereroe o soltanto una comune spalla su cui riversare le amarezze, voglio ballare romantica stasera, leggera e completamente nelle tue mani, e poco importa di tutto il resto se non della musica morbida, e di noi, che saremo fantastici. // Margherita Di Fiore

 

 

 

53. Gazebo Penguins

Senza di te

 

Dueminutieventritrè / drittisenzailtempodiunrespiro / morsiallostomaco / ditonisuinalto / ilpezzoemodellannata / untuffoindietro / guardarticomequellavolta / poiarrivailritornello / lagolainfiamme / lecosemegliodicomeranodavvero / lacittàdentrounbicchiere / chicazzosenefregadellilarità / ancoraunavoltaunagridare / senzadite. // Marcello Farno

 

 

 

54. Bobo Rondelli

L'ora dell'ormai

 

Bobo Rondelli non si libererà mai di Piero Ciampi e della sua Livorno, e questa schiavitù sarà la sua salvezza artistica. “L’ora dell’ormai” non è solo la struggente chiusura di un bellissimo disco, ma un reale atto d’amore giunto troppo tardi a destinazione, una prova matura di carezzevole cantautorato che profuma di mare “tra il dolore e la dolcezza”. // Antonio Belmonte

 

 

 

55. Paolo Spaccamonti

Amici Vecchi

 

E' l'immagine malinconica che ti si posa sulla fronte e ti senti il cuore pesante, non importa quale film tu stia guardando, chi sia quella che ti ha distrutto la vita né tanto meno questi amici che non conosci ma che vengono ugualmente riportati nel titolo. Non sempre sei tu il protagonista, fattene una ragione. Non è il tuo film. Fissi il fascio di luce, piangi. Dici piano il suo nome. Esci dal cinema e ricominci da capo. Più sereno. // Sandro Giorello

 

 

 

56. Cosmetic

Noi non siamo di qui

 

Nostro manifesto dell'inadeguatezza: sentiti straniero, sentiti altero, sentiti vero. Accordi profondi e nudi, non sappiamo quanti siamo a farci fulminare dallo sguardo dai passanti, ma il mondo è una scatola con le forme sbagliate. E se già ti sei ferito le guance cercando di entrarci, fai un passo indietro e ammetti che anche tu no, non sei di qui. // Paola Cantella

 

 

 

57. Gionata Mirai

Allusioni #3

 

Disco rischioso, da cui origina questo brano agito sublimine; sotto lo smalto del tempo, veicolato dalla tradizione, che in questo caso non si trova soltanto nel mezzo di un equilibrio estetico-formale, ma in un’intuizione che classica non è, e non è ortodossa, che viene all’ascolto come pura distanza poetica, o incorporeo spasmo verso l’alto. Una preghiera. // Gioele Valenti

 

 

 

58. Esperanza

Aliante Giallo

 

Il dub – da qualsiasi lato lo vogliate prendere - è la musica che preferisco. Vola, si colora di sfumature che non avresti mai pensato di notare. Rimbomba di luce propria. Gli Esperanza sono dei mastri nei colori e nelle sfumature. Lontani da quell'elettronica un-tanto-al-chilo giusto buona per gli hipster. E' classe, ne trovi sempre meno in giro. // Sandro Giorello

 

 

 

59. Cesare Basile

Sette spade

 

"Sette Spade" lascia trasparire una sorta di rimando iconografico alla madonna dei sette dolori. La cristianità tanto cara a Basile, assume qui una forma laica e terrena, nel martirio, nel dolore e nel sacrificio dell'essere umano. Cesare Basile ancora una volta si conferma poeta eccelso dei nostri giorni. De André ha il suo degno erede. // Michele Montagano

 

 

 

60. Marta sui Tubi

Divino

 

Una canzone che parla del cambiamento non può che restituirci dei Marta sui Tubi diversi. Pur non rinnegando il proprio cantautorato elegante, lo implementano con ritmiche sostenute che descrivono la corsa con la quale, incessantemente, mutiamo. Un amplificatore per l'energia che ci regalarono agli esordi con pezzi come “L'equilibrista”. Il risultato? Divino. // Roberta d'Orazio

 

 

---
L'articolo Top.it 2011 *51-60 di Redazione è apparso su Rockit.it il 2011-12-12 00:00:00

Tag: speciale

COMMENTI (6)

Aggiungi un commento Cita l'autore avvisami se ci sono nuovi messaggi in questa discussione Invia
  • luigihbomb 12 anni fa Rispondi

    Ma il finale di Allusioni la usano per le previsioni del tempo di Rai News?

  • sdiggo 13 anni fa Rispondi

    Commento vuoto, consideralo un mi piace!

  • utente57088 13 anni fa Rispondi

    Senza di te - Gazebo Penguins , Allusioni #3 - Gionata Mirai , non male non male... ma quella di c.basile e' una cover di de andre'? ( bruttina imho )

  • francesco.stinco 13 anni fa Rispondi

    ma io non ho nessun gruppo... :D
    rockit non m ha fatto nulla e do un mio giudizio. e siccome va contro viene criticato da uno sfigato ruffiano come te.
    le risate me le faccio. leggendo i tuoi commenti.

  • briscola 13 anni fa Rispondi

    dai ma bugia smettila di commentare ogni cosa in modo polemico. fattela una risata (e una vita) ogni tanto e smettila di rompere i coglioni sempre su, cosa ti ha fatto rockit? non ha recensito le tue canzoni (ahahah ma son quelle che hai nella scheda???? ahahahah)

  • thelie 13 anni fa Rispondi

    Gionata MiraimAllusioni #3?
    ma cosa c'entra con questa classifica? è bellissima ma è fuori luogo.

    "Abbiamo scelto solo quelle Belle, quelle che a distanza di tempo ricorderemo e canteremo ancora. Le migliori dell'anno."