Abbiamo discusso per mesi se l'estate 2020 sarebbe stata l'unica senza tormentoni, e sulle prime sembrava quasi fosse così: niente ritmi latini, feat. coi tamarri ispanici, niente riferimenti a sole-mare-voglia di, ma profilo basso e voglia di divertirsi responsabilmente, senza strafare. Come dice Gigi Marzullo: poco poco, piano piano. Non sapevamo se le spiagge sarebbero state aperte o confinate col plexiglass, poi abbiamo aperto tutto e, con un po' di ritardo, sono arrivati Bobo Vieri e Valeria Marini, che hanno dato vita a un'altra stagione di Vale Tutto. Covid o non covid, la voglia d'estate è troppo forte e di sicuro, difficilmente balleremo sul bagnasciuga e faremo l'occhiolino ai corpi seminudi e abbronzati, mettendo sulla cassa usb multicolor, il full album Tutti morimmo a stento di Fabrizio De André a volume mille. Si avvicinerebbero solo quelli come me, che di solito alla prova costume vengono rimandati a settembre.
Ci vuole pelo sullo stomaco per procedere all'ascolto dei tormentoni italiani del 2020, per un sacco di motivi etico-armonici, ma dopo mesi di lockdown e pensieri foschi, abbandonarci al guilty pleasure della canzone fatta apposta per l'acquagym, non è neanche la peggior cosa che ci possa succedere. Dai, su con quelle gambe, seguite il ritmo, su. Non è vero. Dopo l'ascolto in fila di 4 o 5 canzoni identiche, viene voglia di ambient dalle foreste norvegesi.
Bobo Vieri, Nicola Ventola e Lele Adani - Una vita da bomber
Esiste il mondo reale, in cui si dibatte su pandemie, razzismi e argomenti politicamente corretti, e poi c'è il video della canzone di Vieri, Adani e Ventola: alcuni ex calciatori attempati che ballano e cantano mentre una serie di allieve di calcio si trasforma in pin-up nel giro di un nanosecondo. Ventola è il vero vocalist, gli altri fanno presenza, la canzone sembra un'ode all'ignoranza che fa star bene testa, core e panza, il ritmo è ovviamente reggaeton e il climax lirico viene raggiunto con il verso: "Eppure la tua amica è la fine del mondo, se porti pure lei in trasferta vale doppio, dietro di me che fila c'è, ma sai com'è, questa è la vita del bomber". C'è gente che ci crede, a queste cose qui.
Valeria Marini - Boom
Anche la Valeriona nazionale si butta a pesce sul reggaeton, proponendo un singolo che inizia con "Baci stellari", che non sai se è un a promessa o una minaccia. C'è la tromba, ci sono le frasi in spagnolo e, come nel caso del trio qui sopra, c'è la gioventù che passa e non torna più, obbligandoti a rincorrerla nel viale delle promesse disattese, che porta al tramonto. "Sono una chica loca con le stelle in bocca - facciamo boom". Ma anche no.
Giusy Ferreri, Elettra Lamborghini - La Isla
Siete superstiziosi? In caso positivo starete stati molto guardinghi ad attendere il tormentone di Giusy Ferreri che ogni anno, insieme a quello di Baby K, fa ripartire l'estate nazionalpopolare. Fiu, è uscito, possiamo tornare a fare la vita di sempre. Il feat. è di quelli importanti. Elettra Lamborghini, che ha dedicato la vita al reggaeton e continua a riproporlo in tutte le salse. La canzone è esattamente come ve l'aspettate: ritmo latino, possibilità di twerk, la voce tipo cassa "sconata" di Giusy, citazione di mojito, mare, trombette, eruzioni cutanee già dopo il minuto 1. "Bell'atmosfera, si sta da Dio, ti ho scritto tutto in un messaggio, ora lo invio". Rima bachata.
Baby K feat. Chiara Ferragni - Non mi basta più
Come abbiamo già detto, a queste latitudini il sole sorge solo se Baby K e Giusy Ferreri piazzano il tormentone dell'estate. Se la prima ha giocato la carta Elettra, Baby K rilancia con la Ferragni, per un feat. fatto con l'algoritmo di Google. Il ritmo è death metal e la canzone parla di ordigni nucleari. No, in realtà - chi l'avrebbe mai detto - il ritmo è latino a tratti reggaeton e si parla di onde, sole, mare, situazioni calienti, inframezzate da citazioni di marchi: "Se la felicità è un bicchiere a metà, stasera mi ci tuffo mentre cerchi nelle app. Non vado sotto vado on top, prima è vai e poi è stop, dolce amaro curaçao, già mi avevi al primo ciao. Tu fra queste bambole sembri Ken, ti ho in testa come Pantene". Nel mondo che non ha scelto l'utopia sovietica, le canzoni dell'estate vanno così.
Elodie, Takegi & Ketra, Mariah - Ciclone
L'idea del video è tanto telefonata quanto efficace: ricreare le scene iconiche delle ballerine del Ciclone in un pezzo che si chiama Ciclone, con Mandelli nei panni di Ceccherini (sacrilegio, cecità selettiva), Sergio Forconi che riprende il ruolo del babbo e cameo di Pieraccioni alla fine. Veniamo al pezzo: di quelli ascoltati fino a ora è il meno fastidioso. Musica latina, feat. latino, testo passionale: a chi piace, piacerà tantissimo. "Scriverò di amarti sulle note di un iPhone, fisso la parete tanto non ti chiamerò neanche stasera, non vale la pena, è agosto ma si gela, anche se non serve a niente". Olè, è l'ora di dare il ramato.
Chili Giaguaro, Bianca Atzei, Michael Franti - Da Domani
Sul tormentone reggaeton ci si buttano un po' tutti, creando alleanze che durano cinque minuti e sono pure piuttosto strane. Tipo i Chili Giaguaro, che sono gli wannabe Boomdabash, insieme a Bianca Atzei, che non associ al ritmo in levare. Com'è che mi sembra di averla già ascoltata? "Rispondimi sono già qui per strada, portami via, voglio partire per l’Havana,
con l’estate qui alle porte, ci vediamo in aeroporto oppure boh non lo so". Eh, non lo so neanch'io se c'era bisogno di questa canzone.
Fred De Palma feat. Anitta - Paloma
Il vincitore dell'estate tamarra 2019 con Una volta ancora (feat. Ana Mena) torna a fare un autotreno di soldi con la stessa formula: reggaeton, voce femminile ispanica che canta il ritornello mentre lui, ex rapper, viaggia sui ritmi ispanici sciorinando termini ispanici, e mi fa venir voglia di fare le vacanze in un eremo sulle rocce abruzzesi senza connessione. Il testo è sul sito di SkyTg24, per dirvi a che punto siamo arrivati con la prossimità dell'Armageddon. "Ma tu mi hai detto tutto senza dire una parola, e scusami se vado veloce, oy suavecita, quieres bailar esta noche?". Habla come mangi, dai.
Irama - Mediterranea
Io uno come Irama non riuscirò mai a capirlo. È un limite mio, mica è colpa sua, però non riesco a inquadrarlo. Che tipo di artista è, qual è il codice che trasmettono il suo abbigliamento e la sua pettinatura? Ignoro totalmente, ma non rientro nel suo target. Insomma, parlerei anche di teologia applicata alla virologia, pur di non affrontare l'argomento "nuovo tormentone estivo di Irama". La faccio breve: ritmo latino, melodia sentita un milardo di volte, testo che dice: "E quando il sole chiede alla luna dove andrò, andrò dovunque andrai, altrove no", che sembra fatto apposta per le citazioni sul diario delle medie. Che gli dico io a Irama?
Aiello - Vienimi (A ballare)
Anche il cantautore un po' itpop, un po' piacione, tira fuori la canzone col ritmo latino, che esorta la persona di suo gradimento a ballare. Vi giuro che dopo aver ascoltato di fila tutti questi presunti tormentoni, le melodie si sono mischiate in testa e ho un bolo tremendo, in cui tutta questa voglia di Spagna e di America Latina si scontra con la necessità di ascoltare una canzone decente. Questa non lo è. "Amore portami a bere, tequila, sale e limone, vienimi a ballare, lasciami ballare, prova a immaginare le mie stelle al sole". Vienimi a ballare è parente stretto di pisciami il cane, horror.
Boomdabash, Alessandra Amoroso - Karaoke
Stavamo dimenticando il Salento. Che c'è preso? Siamo forse stati troppo distratti dalla Spagna, dai sandali infradito, le paelle, la cena alle 23 e la recessione economica post franchista? Certo, ma è arrivato il momento di tornare a casa nostra con l'accoppiata pugliese di cui non sentivamo la mancanza. Qui si va sui balli di gruppo per preadolescenti o cinquantenni, un target che funziona sempre. Un tormentone da balera, che ci riporta una notizia che ci aveva sfiorato qualche tempo fa: ma la Amoroso non s'era presa una pausa dalla canzone? "Giuro, con te sono stato sincero, stavolta facciamo sul serio, qui Lecce me sentu como lu sule lu mare e lu ientu". E poi uno non deve neanche bestemmiare.
Il Pagante - Portofino
Dai, almeno qui non si va nella cazzo di Spagna e neanche in Salento, è già qualcosa. Poi non è reggaeton, dunque si respira un attimo. Cassa dritta, funky bianco, un minimo french touch e total zarraggine per questa canzone che, in ogni caso, è preferibile a quasi tutte le altre. Questa gasa i teenager, garantito. "Vorrei una casa con il campo da golf, che film, a badare ai miei figli una colf un po’ milf. Una moglie che già dorme quando torno tardi la notte, tutto fatto come Di Caprio in The Wolf of Wall Street. Io nei sogni sono così". Amici del Pagante, mi state più simpatici di chi m'invita a ballare latino, vee lo posso firmare dal notaio.
J-AX - Una voglia assurda
Tormentone pre-estivo per J-AX che parla ancora dei postumi del conora, ma va capito, è uscito un mese fa, quando ancora non eravamo tutti spagnoli. Un pezzo positivo in cui l'ex rapper dice che, in buona sostanza, saremo tutti più felici di essere felici questa estate. Ma, come dicevamo prima, è un pezzo di un mese fa e ora non fa già più testo. La musica non è latina, basta per renderlo piacevole, per il resto è il solito singolo ruffiano di AX con cui vuole aprire in due le classifiche. "Anche il fan di Brunori Sas ora sogna il club e Gig D'Ag, perfino il pezzo estivo di J-Ax. Adoro il traffico della città, il mio odio per la gente è sparito come i no vax. Al futuro penso poco perché mi manca il presente, e il passato vorrei fosse remoto, tipo chat di gruppo, andrà tutto bene, non so
so solo che vorrò più bene a tutto". Già a luglio, un testo così è totalmente anacronistico.
Fedez X Robert Miles - Bimbi per strada (Children)
A parte che le elaborazioni 3D come in questo video mi fanno impazzire, per il resto mi viene da lodare Fedez per aver tentato un pezzo club, utilizzando la base di Children del compianto Robert Miles, senza tornare sugli orrori dell'ultimo album. Non è che sia quella canzone che ci perdi la testa, però invece di portarti in balera a bailare, ti porta in discoteca negli anni '90, e la cosa mi sta meno sul cazzo. Poi ha un testo con qualcosa da dire, anche se non ho capito di preciso cosa. "Tre mesi steso in sala con la testa per aria. Quanto è bella l'Italia? Ma che ne sa la Germania? La tolleranza ruffiana, l'umanità disumana, aspetto l'alba per strada, emicrania zanzara. L'auto passa, fa "nino-nino", cerco un socio per nascondino, prendo mezzo sonnifero e mi manca l'ossigeno.
Neanche in sogno mi libero, maledetto Lucifero, staccati dal mio biberon". Se ha provato a fare il tormentone con gl'incubi del poppante, beh, boh.
Anna Tatangelo feat. Geolier - Guapo
Anna è tutto, non è che ve lo devo dire io. La ragazza di periferia che ha sdoganato Achille Lauro prima del mainstream, non ha paura di cedere alla musica latina, ma non ci porta in Spagna, bensì a Napoli. Grazie a dio, si mangia meglio, e prima. Traccia post-trap in dialetto con Geolier, e pop di quello col bollino blu della nostra Rosalía. Ok ho esagerato, sono fan, che volete oh? Il gioco testuale è: lui la vuole possedere, lei gli dice che può tornare da dove viene, non gli interessa il guappo. "Pensa a te, che a me non manca niente di quello che hai, mi basto da sola e no, non è un cliché. Una come me tu non l’hai vista mai". Dai, mic drop e tutti a casa.
---
L'articolo Purtroppo l'estate è arrivata anche quest'anno di Simone Stefanini è apparso su Rockit.it il 2020-07-03 16:30:00
COMMENTI (1)
Questo post è geniale. Grazie veramente