Tornano gli anni Settanta di Roberto Roversi

Roversi ha dato le parole alla trilogia del Lucio Dalla più sperimentale nei primi anni Settanta. Oggi sette suoi versi inediti prendono vita grazie agli Zois, in un ep dal titolo "Etilene per tutti". Art rock e poesia sempre più attuale

Gli ZOIS, foto di Filippo Tassinari
Gli ZOIS, foto di Filippo Tassinari

Roberto Roversi, bolognese, nato il 28 gennaio del 1923 e scomparso il 14 settembre del 2012, è stato un partigiano e poi uno scrittore, poeta, paroliere, giornalista e libraio. Una personalità molto importante della cultura italiana, che nel 1955 insieme a Francesco Leonetti e Pier Paolo Pasolini fondò la rivista Officina. Nei primi anni Settanta è stato, assieme a Marco Pannella e altri, co-direttore di Lotta Continua e nello stesso periodo ha iniziato a scrivere i versi che sono diventati testi di canzoni di Lucio Dalla

Il loro sodalizio artistico ha dato vita a una trilogia di album fenomenali per scrittura, tematiche trattate e arrangiamento musicale: Il giorno aveva cinque teste (1973), Anidride solforosa (1975) e Automobili (1976), quelli immediatamente precedenti alla trilogia più famosa di Dalla, in cui decise di trasformarsi in un cantautore pop e scrivere le canzoni più celebri del suo repertorio. 

Si dice sia esistito un Dalla “prima” di Roversi e uno “dopo” Roversi. Una collaborazione nata grazie a Renzo Cremonini, storico produttore di Dalla. In un periodo delicato della sua carriera Dalla cercava nuove sfide, nuova ispirazione, nuovi stimoli, nuove parole: voleva essere più di quello che era stato fino a quel momento. Dopo quell’incontro Dalla non fu più lo stesso, fino a quel momento non aveva mai scritto i testi delle sue canzoni, ma da lì in poi cominciò a farlo. Di Roversi, con grande riconoscenza, Dalla diceva: «se non lo avessi incontrato adesso farei l'idraulico».

 

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Oggi sette versi inediti di Roberto Roversi tirati fuori da una cartella con su scritto "Testi per Dalla" prendono vita in Etilene per tutti, il nuovo EP degli ZOIS, uscito venerdì 27 gennaio su tutte le piattaforme digitali per Fonoprint Studios e disponibile anche in vinile dal 28 gennaio, anniversario della nascita di Roversi. Il vinile può essere acquistato da solo o accompagnato da un libro di racconti ispirati ai sette testi di Roversi, a cura della scrittrice Simona Vinci (Premio Campiello 2016) e realizzato con la scuola di scrittura Bottega Finzioni.

Sette brani rock futurista, potente e onirico, fatto di chitarre e computer, sintetizzatori analogici e campionamenti in circolo tra passato e futuro.  I testi di Roversi sono modernissimi e pretendono un sound contemporaneo, cinematografico. Insieme al produttore Giacomo Fiorenza, gli Zois trattano i brani come se stessero componendo le colonne sonore di sette cortometraggi, attingendo dai più svariati mondi sonori senza porsi limiti di genere. La musica racconta al pari delle parole: il rumore di una fabbrica diventa una batteria distorta, un sintetizzatore mima il suono di un tir che si allontana. L'atmosfera appartiene allo spazio profondo, tra lampi di tempeste solari e bagliori di esplosioni lontane.

 

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Parlando della scelta di affidare questi brani agli Zois, Antonio Bagnoli commenta:  "Per musicare i testi di Roversi occorrono artisti dotati di una sensibilità particolare: troppo complesse le parole per cercare melodie semplici e troppo inusuale la forma delle canzoni, senza strofe né ritornelli. Musicare Roversi è come scalare l'Everest senza bombole in pieno inverno: occorre coraggio, talento e incoscienza. Gli Zois hanno raccolto la sfida, e vi offrono il loro lavoro. Non sono canzoni che possono lasciare indifferenti, e questo è davvero il loro merito più grande. Alla fine, come diceva Roversi, applaudite o fischiate."

Il progetto viene realizzato negli studi Fonoprint di Bologna, storici studi dove Dalla ha creato gran parte del suo repertorio. La sfida di musicare i testi senza modificarli viene accolta dagli Zois con grande entusiasmo che, insieme al produttore Giacomo Fiorenza, intraprendono una ricerca che è un vero e proprio viaggio. 

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"La lezione che abbiamo appreso da Dalla è stata quella di mettere prima di tutto la musica al servizio della poesia di Roversi, senza rinunciare ad una sperimentazione estrema, senza freni. Siamo partiti imbracciando i soliti strumenti, ma ci siamo subito resi conto che serviva un approccio diverso e nuovo rispetto al solito. I testi, pur essendo antichi, erano modernissimi e attuali e ci siamo resi conto che la soluzione migliore era immergerli nel presente attraverso il suono. Dovevamo cercare un sound modernissimo e attuale, elettronico, industriale, cinematografico, futurista. La sensazione è che l'energia creativa di quelle poesie non si esaurisca mai." (Zois)

Non vi aspettate le melodie, gli arrangiamenti e gli svolazzi vocali che rendevano Lucio Dalla un genio unico e inimitabile, gli Zois sanno bene che non potrebbero mai mettersi in competizione con i classici, e allora usano il loro art-rock per dare forma alle parole tutt'altro che banali di Roberto Roversi, grazie alla voce di Valentina Gerometti al contempo potente e rispettosa del materiale originale. Un disco ben diverso dal solito, da ascoltare più di una volta per entrare nella prosa degli anni Settanta, 50 anni dopo. 

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L'articolo Tornano gli anni Settanta di Roberto Roversi di Simone Stefanini è apparso su Rockit.it il 2023-01-28 10:03:00

Tag: album

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