C'era una volta la fine degli anni '90 con tutte le aberrazioni del caso: la paura del millennium bug, i vestiti che a guardarli oggi repellono le cornee, gli sfoghi generazionali che in musica andavano a favorire il crossover tra i generi dopo la fine del grunge e una specie di Hanson nostrani, chiamati Gazosa, cioè una band formata da adolescenti prodotto e portato alla ribalta da Caterina Caselli, che hanno fatto breccia nel cuore dei giocatori di Snake sul Nokia 3310 grazie a canzoncine di bubblegum pop che, proprio come il Big Babol rosa, si appiccicavano al cervelletto e non lo lasciavano più.
I singoli più di successo: Stai con me (forever)e l'ancestrale www.mipiacitu, già jingle della Summer Card di Omnitel, col video in cui giganteggia Megan Gale e in cui i componenti della band giocano spensierati coi costumi in spiaggia, ben prima delle varie polemiche sulla sessualizzazione dei minorenni in tv. Bene, i componenti: Jessica Morlacchi era la frontgirl, cantava e suonava il basso, i fratelli Valentina e Federico Paciotti stavano alla tastiera e alla chitarra, lui sembrava un po' fuori posto perché evidentemente amante del metal trasposto in una situazione teen che non gli apparteneva. Infine Vincenzo Siani, piccolissimo, alla batteria.
I Gazosa sono stati un sacco in tv in quegli anni, tra pubblicità, ospitate Rai e Festivalbar, poi l'ultima esibizione a Sanremo nel 2002 con Ogni giorno di più, poi hanno provato la strada del crossover in stille Evanescence feat. Tormento dei Sottotono con la cover diNessuno mi può giudicare e dopo poco lo scioglimento consensuale. Da lì in poi Jessica Morlacchi è diventata un personaggio televisivo partecipando a The Voice, Ora o mai più, Tale e quale show, facendosi conoscere per la sua vena comica e popolare che l'ha portata dal 2020 a far parte del cast fisso ci Oggi è un altro giorno su Rai1. I Gazosa un lontano ricordo, ha addirittura ammesso di aver sofferto di depressione dopo il successo adolescenziale.
Ma si sa, i Gazosa erano una band e per festeggiare la vittoria nei giovani di Sanremo 2001 con Stai con me (Forever), gli altri tre si sono rimessi insieme con lo stesso nome per affrontare la più dura delle battaglie: il rock sulla scia del successo dei Måneskin. Idea raggelante, tremendissima. A 35 anni si sono messi a vestire i panni degli alternativi punk metal stoner che manco La Sad per un pezzo super pompato sui vizi degli italiani intitolato, didascalicamente, L'italiano.
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Per quanto i generi più estremi del pop con cui li abbiamo conosciuti fossero parte del dna dei ragazzi, specie di Federico Paciotti che in seguito è diventato cantante lirico rock, questa svolta capelli colorati e gioventù (purtroppo alle spalle) esibita come un trofeo fa male al cuore. Solo a dicembre del 2021 hanno fatto una reunion con Jessica Morlacchi a Oggi è un altro giorno su Rai1 vestiti e acconciati come l'età richiede e oggi mi si mostrano così? Ammiccamenti sexy, make up sfrontato, momento Blink 182 in cui la band appare nuda ma censurata nelle pudenda e assoli alla Queens of the Stone Age a caso?
Capisco la necessità di sfruttare l'onda lunga del successo universale dei Måneskin e proporre il rock in italiano coi riferimenti ai cliché italiani, ma se già Mammamia di Damiano & co. non era Bohemian Rhapsody, mettersi a scimmiottare quel mondo in età adulta mi sembra un attimo fuori target. I Måneskin hanno successo grazie al loro carisma, alla loro bellezza e hanno creato un modo personale, sfrontato e glam di proporre la formazione rock. In più, hanno vent'anni e questa cosa non è che la crei a tavolino, o ce l'hai o forse non è il caso.
Tutte le reference del video L'Italiano dei nuovi Gazosa sembrano fuori tempo massimo ed è difficile trovare un futuro col chiodo e i capelli colorati per questa nuova incarnazione. Sulla musica poco da dire, si sente che la band ha voglia di riprendersi tutto il rock perso nel mezzo del pop dei Gazosa che furono, ma forse non è il caso di farlo così, altrimenti l'effetto Mr. Burns dei Simpson vestito da giovane è telefonato. In ogni caso, per curiosità felina, vorrei vedere con questo piglio aggressivo come affrontano live le eterne strofe "Vu vu vu mi piaci tu, tu tu tu, tu tu tu, I love you, you love me, e mi manchi sempre più. Vu vu vu mi piaci tu, tu tu tu , tu tu tu, every day,m every night, every second of my life".
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L'articolo Tornano i Gazosa per fare (male) i Måneskin di Simone Stefanini è apparso su Rockit.it il 2022-05-03 10:11:00
COMMENTI (4)
Che spocchia! Boh il pezzo é forte e loro suonano da paura (gli piacerebbe ai maneskin avere sto tiro). La parte peggiore é l'allusione alla loro età...Complimenti per l'articolo.
Devo dedurre che il giornalaio che ha scritto questo pezzo, di musica non ne capisce un tubo. Il brano è molto forte, e i ragazzi sono più bravi e più puliti di tanti finti rockettari imbottiti di droga e di ostentata sporca trasgressione. Lode, lode, lode alla band dei "Gazsa" e lode, lode, lode a chi a prodotto il videoclip (cioè io), la bellissima attrice Angelica Loredana Anton e alla regia di Valerio Matteu. Rock.it ROSICA
@simonestefanini
Quindi ai Maneskin gli stessi ridicoli clichè pseudo-rock glieli concediamo perchè hanno 20 anni? Intendiamoci, è impossibile non condividere ogni parola e non ridere su questo video, ma non è che "Damiano & co.", a parte l'età, appaiano molto diversi. A quando un articolo che ci racconta che il rock è un'altra roba anche rispetto ai Maneskin?
Ahahahahah "che hanno fatto breccia nel cuore dei giocatori di Snake sul Nokia 3310"... ma come ti escono @simonestefanini !!!