Toto Cutugno è morto, aveva appena compiuto 80 anni e da tempo soffriva di una lunga malattia. Un cantautore da oltre 100 milioni di copie vendute, nazionalpopolare nella più ampia accezione del termine, conosciuto in tutto il mondo grazie a canzoni come Solo noi (vincitrice del Festival di Sanremo 1980), Figli, Canzone d'amore, Le mamme, Gli amori, Voglio andare a vivere in campagna, Insieme (vincitrice dell'Eurovision Song Contest 1990) ma anche come autore per Adriano Celentano, Ricchi e Poveri e Miguel Bosè, tra gli altri.
Un personaggio chiave della musica italiana degli anni Ottanta e Novanta, diventato beniamino di genitori e nonni grazie anche ai programmi televisivi da lui condotti sulla Rai, oltre che alle tematiche delle sue canzoni, spesso inneggianti ai "valori di una volta", per questo spesso ignorate dai più giovani al tempo, gli stessi che oggi guardano con nostalgia i filmati d'epoca che riguardano Toto Cutugno.
Delle tante, tantissime hit con cui verrà ricordato, una su tutte resta L'italiano, il singolo pubblicato nel 1983 da Carosello Records che conoscono tutti, anche quelli nati dopo il 2000. Testo di Cristiano Minellono, musica di Cutugno, venne presentata al Festival di Sanremo e arrivò solo quinta ma vinse nel cuore degli italiani, che venivano da un'ondata di patriottismo dopo il trionfo della Nazionale di Calcio ai Mondiali di Spagna del 1982 contro la Germania Ovest.
Inizialmente il pezzo era stato scritto per Adriano Celentano e il testo recitava "Sono Adriano, un italiano vero", ma il molleggiato si rifiutò di cantarla pensando fosse una banalità. Ci pensò Toto a renderle omaggio nel migliore dei modi: da allora L'italiano è stata tradotta in tantissime lingue, compreso il cinese e il finlandese. Quando la portò a Sanremo nel 1983, il Festival era in playback, secondo la moda degli anni Ottanta, eppure Cutugno decise di cantarla lo stesso live. Stranamente, in origine non fu la canzone più amata del Festival nel nostro paese, eppure nel resto del mondo avevano già iniziato a cantarla.
Il testo mischia sacro e profano, vizi e virtù del Belpaese, religione cattolica e troppo americanismo, patriottismo legato più all'appartenenza sociale che politica, non a caso viene citato Sandro Pertini nel verso "Un partigiano come Presidente" per sottolineare il carattere antifascista dell'italiano vero. Gli italiani all'estero impazzirono e iniziarono a fare della canzone di Cutugno il loro inno, non a caso il video il video ufficiale è stato girato dentro un ristorante italiano a Parigi.
Qualche curiosità su questa canzone famosissima, partendo dalla contemporaneità: nel 2022 il ritornello è stato campionato nel brano Italiano Anthem di Sfera Ebbasta e Rvssian.
Anche Malika Ayane ne ha cantato un riarrangiamento nel 2019.
La canzone è stata tradotta in cinese e cantata dallo stesso Toto nel 2015.
Toto Cutugno ha cantato L'italiano col coro dell'Armata Rossa come ospite a Sanremo del 2013.
Ne è stata realizzata anche una versione in arabo dal titolo تعالوا غنوا معايا di Lara Scandar.
Nel 1984 la versione in ebraico di Doron Mazar.
Questa la versione portoghese di Josè Augusto.
Nello stesso anno della sua uacita, il 1983, il finlandese Kari Tapio cantò la versione nella sua lingua madre, intitolata Olen suomalainen, ovvero "Sono finlandese".
Tutte queste versioni, questi attestati di stima italiani e internazionali sono la misura del successo di Toto Cutugno, da sempre adorato all'estero anche più che in Italia. Con lui se ne va, oltre che un grande musicista e compositore, anche un pilastro dell'italianità nel mondo, quella del riconoscersi facenti parte di una comunità che, con i suoi tanti pro e altrettanti contro, si fa - è il caso di dirlo - riconoscere ovunque vada. Grazie anche a una canzone come L'italiano.
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L'articolo Toto Cutugno in tutte le lingue del mondo di Simone Stefanini è apparso su Rockit.it il 2023-08-23 10:19:00
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