Verano Zombie di Noyz Narcos è la saga horror più paurosa che ci sia

Prima una canzone del 2005, usato come “inno del TruceKlan”, poi la saga è continuata con altri brani, altrettanto iconici, un disco di culto e pure un videoclip abusivo girato nello stesso cimitero da cui prende il nome. Ripercorriamo con le parole del protagonista questa tripletta violentissima

La storia di Rockit inizia nel 1997, e da allora sono tantissime le canzoni che sono passate per le nostre orecchie, ci sono entrate sotto pelle e ancora non ne vogliono sapere di scollarsi da noi. Con la serie settimanale di approfondimenti Verdisempre, dalla nostra newsletter Pezzoni (ti ci puoi iscrivere qui), vogliamo raccoglierle e raccontarne la storia dietro al brano, entrarci in profondità, ripercorrere cosa ne pensavamo allora e che effetto fa ascoltarle ora. E c'è anche una playlistona Spotify dove raccoglierle tutte, la trovi qua.

Alberto Sordi, Rino Gaetano, Grazia Deledda, Giulio Andreotti, Alberto Moravia. Sono nomi come questi, tra i migliaia, che si possono trovare camminando all'interno del Cimitero del Verano, l'enorme cimitero – 83 ettari – accanto alla basilica di San Lorenzo fuori le mura nel quartiere Tiburtino a Roma. Principali esponenti della politica, della musica, della letteratura, dell'arte, della storia italiana dell'800 e del '900celebrità amatissime come personaggi discussi. È qua che, senza alcun tipo di permesso, Noyz Narcos e i suoi passano 5 ore a girare il videoclip del secondo capitolo di Verano Zombie, uno dei brani più iconici del rapper romano.

Ce lo aveva raccontato lui stesso qualche tempo fa, quando l'abbiamo incontrato per il nostro podcast Venticinque e farci raccontare quello che era stato il suo 2007. In quell'anno usciva proprio il disco Verano Zombie, titolo preso dal brano pubblicato due anni prima nel disco Non dormire. Era diventato subito il brano più riconoscibile e identitario del disco, nonché del Truceklan, il collettivo nato in quel periodo dall'unione dei TruceBoys e da In the panchine, crew del giro romano di cui facevano parte lo stesso Noyz, Metal Carter, Chicoria, Gemello e molti altri.

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È proprio con Gemello che Noyz firma la prima Verano Zombie, una mina già dalla strumentale: la base arriva dal brano Badabing del rapper americano Copywrite – a sua volta nipote del musicista swing napoletano Scipione Mirabella, noto col nome d'arte di Skip Nelson negli Stati Uniti, per chiudere il cerchio con l'Italia –, tutta costruita su un sample del brano Every Teardrop Means a Lot del gruppo svedese Tages. Dategli un ascolto e vedete se non è incredibile quanto sia stata stravolta, vista la violenza con cui Noyz entra sulla traccia:

A tutte le bambine

A tutti i rappers che incastrano rime

Ai writers sulle banchine

Ai DJs che c'hanno il sangue sotto le puntine

Sulle microfine, Truceboys on the panchine

Che te lo dico a fare? Fotti col Narcos rap plus Gemellare

Se non sputi merda, che cazzo rappi a fare?

L'estetica horrorcore di Noyz qua raggiunge uno dei suoi picchi massimi. Non barre, ma lame insanguinate in cui si riflettono immagini da b-movies, come Spasmo di Umberto Lenzi o L'armata delle tenebre, terzo capitolo della trilogia de La casa di Sam Raimi, ma anche richiami all'eroina – le microfine sono siringhe spesso usate per iniettarsi la sostanza in vena – e alle bestie di Satana, protagonisti di un noto caso di cronaca nera tra la fine degli anni '90 e all'inizio degli anni 2000. Le 64 barre canoniche vengono splittate a metà tra Noyz e Gemello, con quest'ultimo che si prende la seconda strofa e tiene alto il livello settato da Noyz. "In The Panchine, TruceKlan va forte", come si sente ripetere nel ritornello.

Basta poco perché Verano Zombie diventi qualcosa di più di un brano, tanto da chiamare un suo seguito. Per la seconda parte, Noyz chiama sulla stessa strumentale Metal Carter, perché "più zombie di lui chi ci sta?", sempre per recuperare la puntata di Venticinque citata prima. La strumentale è la stessa, la furia è ancora più forte. Vale la pena menzionare quanto piano la tocca Metal Carter nei primi due versi della sua strofa: "Entro in discoteca con un mitra e ammazzo tutti". Così il culto di Verano Zombie è fatto, perfettamente incastonato all'interno della discografia di Noyz. Manca però ancora un tassello.

Arriviamo al 2022, quando esce Virus, l'ultimo disco di Noyz se escludiamo il joint album con Salmo Cvlt. A questo punto, dal primo Verano Zombie sono passati 17 anni, ma Noyz non ha perso un centesimo della sua forma, anzi. Per questo una parte terza che chiuda la trilogia a distanza di anni non è solo un regalo per i fan, ma una legnata di rime e di immagini cruente che si colloca benissimo dopo i primi due capitoli. Con lui gli stessi che avevano contribuito a rendere ai limiti del mitologico questa trilogia, proprio gli stessi Gemello e Metal Carter. D'altronde, è proprio il ritornello a sancirlo: "Merda Truce sempre, fino alla morte".

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L'articolo Verano Zombie di Noyz Narcos è la saga horror più paurosa che ci sia di Vittorio Comand è apparso su Rockit.it il 2024-04-08 12:12:00

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