X Factor 2022 entra nel vivo con le scelte finali dei giudici, stavolta non più nei castelli della Loira, in cima alla torre di Pisa o nello studio di Londra dove ha registrato un disco la Regina Ely ma più semplicemente nel solito studio di fronte al pubblico, perché evidentemente i soldi erano finiti col contratto di Fedez. I giudici scelgono le squadre ed è subito Armageddon, perché di fronte ai preferiti dell'uno o dell'altro, e ce ne sono, tipo i cocchi della maestra quando andavamo a scuola, alcune scelte sono talmente insensate da far pensare a un sabotaggio del programma che viene dall'interno, dai franchi tiratori, quelle robe lì.
Nello specifico, avevo scommesso a varie riprese su tre cantanti, tutte ragazze, tutte talentuose e molto diverse l'una dall'altra: Cinzia Zaccaroni, bella voce e mostruosa abilità strumentistica con chitarra, basso e loop station; Cecilia Quaranta in arte Talea, voce angelica, intonazione perfetta, presenza magnetica; Martina Baldaccini in arte Marla che a parte lo svarione ai bootcamp ha un carisma mai visto in questa edizione e una voce graffiata riconoscibile dalle prime note. Indovinate di queste tre artiste chi ha passato il turno ed è andata ai live? Esatto, nessuna delle tre. Grazie all'apporto di Dargen e Ambra che hanno gonfiato i miei sogni di poter vedere uno spettacolo interessante per poi bucarli con l'ago della dura realtà.
E allora, siamo sicuri che i giudici debbano scegliersi la squadra? Dal momento che ormai gli artisti vengono dati loro dalla produzione e i giudici devono solo fare la cernita, tanto vale aprire un televoto o darglieli così, a sentimento o a tradimento, in modo che non possano mai più cacciare i talenti più interessanti prima della fase dei Live. Ok, è una proposta indecente, lo so, ma come si fa a lasciare una Cinzia Zaccaroni a casa, che a livello tecnico e artistico ne sa di più di Dargen, Rkomi, Fedez, Ambra e Francesca Michielin messi insieme?
Ok, da X Factor devono uscire le popstar, ma poi non è vero, perché tutte le volte che tentano di pettinare troppo un talento lo rendono simile a tutti gli altri e non funziona più. Non è un caso che gli unici nomi che girano davvero usciti da X Factor negli ultimi anni siano, oltre agli ovvi Måneskin, siano i Little Pieces of Marmelade e Cmqmartina, che vanno diritti per la loro strada senza farsi troppo influenzare dalle sirene pop.
Dunque le squadre sono formate: quella di Ambra vede Matteo Siffredi, il suo preferito, lo ammette spudoratamente ogni quarto d'ora anche se di dubbi ce ne sono eccome; i Tropea che sconfiggono i Nervi - questi ultimi se la sono giocata malissimo portando una cover suicida di Satisfaction degli Stones; Lucrezia Fioritti che batte Talea - e secondo me questa cosa non esiste su nessun pianeta conosciuto.
La squadra di Dargen è se possibile ancora più allucinante: Matteo Orsi merita di stare lì perché fa una EN e Xanax da brividi; i Disco Club Paradiso erano già ai live dalla scorsa settimana quindi bon; Beatrice che, pure se brava, non esiste su alcun cosmo o buco nero che sia lì al posto di Cinzia o Martina, ma l'ho già detto prima.
Quella di Rkomi è più equilibrata: i Santi Francesi sono la sua band e hanno portato Che fantastica storia è la vita, di cui ricordo una bella versione in un vecchio X Factor dei Les Enfants; Jacopo è il suo cantante maschio, una buona dose d'inventiva per una versione elettronica di In alto mare della Bertè; ottima la performance di Giorgia Turcato che si assicura i live. Una parola per i ragazzi della band che non è passata ma che c'ha provato con Dentro Marilyn degli Afterhours: una canzone così, o si sa fare o meglio di no, davvero.
Fedez ha gli Omini che sono la band da battere, poi Gaia, la cantante che mischia il napoletano con l'elettronica (pure nella sua performance peggiore) e Linda Riverditi molto a fuoco con Skinny Love di Bon Iver.
Insomma, la prossima settimana iniziano i live, ma più che giudicare i talenti mi sa che giudicheremo ancora le scelte dei giudici, alcune assennate, altre fuori di testa per lo spettacolo. Perché prima ancora di far diventare i talenti stelle della musica, c'è da tirare su uno show con bassi ascolti e pochi scossoni, che forse solo alcuni dei concorrenti scartati avrebbero saputo dare. Vedremo.
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L'articolo X Factor 2022: giudici e aspiranti kamikaze di Simone Stefanini è apparso su Rockit.it il 2022-10-21 09:47:00
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