X Factor 2023, le pagelle del quinto live: Gli AcchiappaSticazzi

Arriva il momento del quarto di finale per questa edizione numero 17 di X Factor, che molti commentatori pensano possa essere l'ultima ma non è per nulla detto. È il primo senza Morgan, che la scorsa settimana ne aveva combinate parecchie (anche se poi tutto nella norma, dai), e che alla fine è stato mandato via. 

La trasmissione ha provato a darsi una parvenza di normalità anche col suo mattatore in contumacia. Il problema, alla fine, è che di normalità ne ha avuta troppa. E si è trasformata in noia. Andiamo a ripercorrere quello che è successo nel talent di Sky e Fremantle con le nostre pagelle, ricordando che giovedì prossimo ci sarà la semifinale e tra 13 giorni l'atto conclusivo. A cui di certo non accederà Matteo Alieno, eliminato ieri. 

Astromare: voto liberateli

Non sappiamo perché siano ancora lì dal momento che cantano male e suonano peggio. Vero che fanno simpatia, ma allora chiamiamo Rapone. Immaginate un qualunque telespettatore estero che li guarda e dice: "Ah, i momenti comici delle audizioni" e noi: "No no, sono in semifinale". Che poi poveretti: scartati, ripescati, cambiano giudice in corsa, non sanno più neanche dove sono. Liberateli.

Stunt Pilots: voto 5

Gli Stunt questa settimana non fanno alcuna favilla, vuoi perché Ain't No Sunshine non è un pezzo per loro, vuoi perché Nessun Rimpianto è un inno di disperazione Incel e non può essere fatto in versione alternative, vuoi perché l'acconciatura del cantante in stile  Super Sayan mi fa ringraziare quel momento degli anni Novanta in cui sono diventato calvo.

Matteo Alieno: voto 6,5

Sorte avversa per il cantautore col padellino in testa che lascia lo show prima degli inediti quando ha avuto anche due manche abbastanza potenti, la prima cantando Niccolò Fabi e facendo pure frignare gente sugli spalti, la seconda cantando Con un deca che ha eseguito con più lode che infamia.  E allora perché è andato al ballottaggio e poi è stato eliminato? Probabilmente ha perso l'epica battaglia cantautoriale a distanza col Solito Dandy.

Sarafine: voto 7

Sempre brava, stavolta però la canzone calabrese proprio no, che sembrava di essere a uno di quei raduni un po' freak tipo la notte della technotaranta ai quali preferirei un girone a caso dell'inferno. Lei mi piace a priori, ma ci ha abituati a cose ben più intriganti, come la cover di Hanno ucciso l'uomo ragno che fa eccitare pure il serafico Max Pezzali. 

Settembre: voto bravomabasta

È bravo, prontissimo per diventare una popstar, solo che nel talent annoia ai massimi livelli con la sua perfezione e il suo doverci far pesare la napoletanità. Lo sappiamo, è una cosa che un partenopeo deve fare per forza, ma santiddio una volta una senza infilarci il dialetto sarebbe davvero essenziale per capire la caratura dell'artista in questione. 

Maria Tomba: voto 6-

Attenzione che qui Mary Grave mi cade un po' dal piedistallo. Lei ha una voce spettacolare e un modo di stare sul palco invidiabile, eppure Fedez con lei non rischia mai troppo e allora Lady Marmelade caciarona più Sei un mito caciarona non rimangono impresse. Proviamo con un lento?

Angelica: voto 6,5

Ambra le dà un pezzo dei Nothing But Thieves che in una puntata già soporifera di suo ammorba le membra. Nonostante la sua voce sia riconoscibile, è arrivata alla prova più importante: cosa fare da grande. Che tipo di cantante vuole diventare. Bella la versione dream pop di Come mai, il pubblico però sembra stanco e la manda al ballottaggio fratricida con Alieno.

Il Solito Dandy: voto stai a vedere che...

Partito a fari spentissimi, Dandy ha conquistato bestie e cristiani e continua a mietere successi. Dargen ha capito la formula: canzone italiana famosa ma attempata da arrangiare in versione elettropop che si possa ballare. La sua voce roca e il suo sorriso malinconico lo fanno stare simpatico, così come il suo outfit da Alan Sorrenti quando era in serata sì, e via a fare stragi di cuori. Bella anche Finalmente tu, avrei voluto sentirla tutta. 

Dargen, Fedez, Ambra: voto fantasma

Ecco la risposta a chi si domandava come sarebbe stata la puntata di X Factor senza Morgan: così. Lui c'è, è un fantasma che aleggia nello studio, i giudici lo cercano, lo citano senza fare mai il suo nome, vorrebbero dargli colpe o litigare con lui, ma non è presente fisicamente. E allora non sanno che fare. Non sono in grado di litigare fra di loro perché sembra siano tutti colti dalla sindrome di Stoccolma e anche quando lo scherzano, intimamente sanno che era lui l'anima dell'edizione.

E che ha detto cose piuttosto gravi, certo, ma alcune non troppo lontane dalla verità. La nuova parola d'ordine nello show di Sky probabilmente è: "Arrivare alla fine con meno danni psicologici possibili", quindi niente litigi, niente lotte, niente sangue, solo una grande, immensa noia, che non viene scossa neanche dalla presenza assai impalpabile di Max Pezzali come giudice aggiunto, decisamente a disagio in quella situazione. X Factor 2023 aveva bisogno di Morgan, l'ha assunto perché facesse Morgan, Morgan ha fatto Morgan ed è stato licenziato perché è stato troppo Morgan. Attenzione però: Morgan se l'è giocata assai male, avrebbe potuto esprimere gli stessi concetti senza entrare in modalità Berserk e distruggere tutto, con fare più machiavellico, senza il solito vittimismo che si porta dietro da anni. Forse la storia sarebbe andata diversamente. È che ormai proprio non ce la fa più ad attuare strategie, ormai è furia cieca, impossibile gestirlo in un team.

Ah, consiglio: ascoltate la sua canzone Sì, certo l'amore, scritta insieme a Pasquale Panella. Se siete amanti del pop standardizzato vi sembrerà cacofonia, se invece siete un po' più aperti di mente potreste apprezzarla. Esce per un'etichetta indipendente.

Francesca Michielin: voto reduce

Ha lo sguardo dei reduci del Vietnam. Il suo è un lavoro molto difficile, portarsi a casa delle lunghe dirette di questi tempi senza neanche essere una presentatrice di professione. Canta, balla, lancia messaggi necessari contro la violenza di genere, fa quello che può e non vede l'ora che questa edizione sia un brutto ricordo. È stata una delle più bersagliate dalle shitstorm dei bulli da tastiera e al netto di un'edizione da dimenticare per tutti, non si merita tale carico di guano solo perché cha messo la faccia.

Io, dal divano: voto stoicismo in stile Zenone di Cizio

Mi seggo sul divano e già so che sarà una serata lunghissima, con poca verve. Dopo dieci minuti mi scopro a scorrere le storie su Instagram che riguardano chiropratici che scrocchiano ossa di gente con postura orribile oppure cani buffi che rotolano. Mi riprendo, guardo un altro po' di show, mi perdo in un video drumcam di Danny Carey dei Tool mentre suona Pneuma perché sento l'esigenza fisica di guardare e ascoltare qualcosa per cui valga la pena dedicare alcuni minuti della mia vita, poi torno allo show. Arriva anche la pennica ma non dura più di un paio di pubblicità, proprio sul finire della giostra con le cover degli 883. Eppure avrei bisogno di dormire, sono pure reduce dall'influenza e ormai non ho più vent'anni. Però devo arrivare alla fine, ne va della mia integrità di persona, telespettatore e poeta. Vorrei aveste visto la mia faccia quando Francesca Michielin ha affermato che la prossima puntata sarà la semifinale. Un distillato di pura letizia.  

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L'articolo X Factor 2023, le pagelle del quinto live: Gli AcchiappaSticazzi di Simone Stefanini è apparso su Rockit.it il 2023-11-24 18:44:00