Con la quinta puntata di X Factor, lo show di Sky prodotto da Fremantle entra ancora più nel vivo grazie alla seconda parte dei Bootcamp in cui Emma e Hell Raton troveranno la prima cinquina di artisti da cui formare la propria squadra ufficiale. Tra i commenti pungenti e puntuali di Manuel Agnelli e Mika, che insieme a Ludovico Tersigni hanno studiato con grande partecipazione, come in un vero e proprio gruppo di ascolto, le scelte dei loro compagni di viaggio mentre si cimentavano per la prima volta nella scelta dei concorrenti senza le categorie tradizionali.
Dopo l'abolizione delle categorie c'è un'unica regola a X Factor Italia: nella squadra di ogni giudice ci devono essere almeno un solista e una band. Nessun limite di età o sesso, ciò che conta per i giudici è la direzione musicale che vogliono far prendere alla loro squadra e il progetto che hanno su ogni singolo artista. Tornano le cinque sedie e il brivido dello switch, tornano le decisioni che non mettono d'accordo tutti, tornano il brivido e la voglia di farcela. Questi i nostri cinque migliori momenti della puntata.
La classe innata di Mira
Mira ha 18 anni e fa parte del Roster di Hell Raton, che è particolarmente agguerrito e colorato. A prima vista sembra la ragazza più semplice lì dentro: non cerca di stupire con l'outfit o il trucco, non ha una personalità debordante, gioca tutto sulla sua musica, fatta in diretta con loop vocali e beat, a cui va ad aggiungersi la sua voce, davvero bella. GG per lei, giovanissima e così piena di talento.
22:22 fa una cosa mai vista a X Factor
Matteo, in arte 22:22, di personalità ne ha eccome. Anche lui non veste strano, ha un paio di pantaloncini e una felpa col cappuccio, che indossa quando canta. Ma "cantare" non è la definizione esatta: fa un rap acappella senza musica né produzione scritto 5 giorni prima dei Bootcamp e ipnotizza tutti col suo flusso di coscienza psicanalitico. Grande coraggio il suo, per un momento che entra nella storia dello show.
La verità di Vale LP
Vale La Pena, questo è il suo nome e non potrebbe riassumere meglio ciò che fa. Quando dice a Emma che la sua canzone si intitola Porcella lei resta di sasso, poi inizia a cantare a metà tra urban e canto popolare e fa una satira di come viene vista una ragazza libera in un paese. Quando Emma le chiede perché dovrebbe prenderla in squadra, risponde la sua verità: per portare una ragazza da un paese di 8000 persone a tutta Italia. Applausi.
I Karakaz sono degli schiacciasassi
Questa edizione di X Factor è la più variegata musicalmente parlando e non solo: accanto ad artisti pop, urban, pronti per entrare in classifica, trovano spazio band come i Karakaz cresciute a metal, grunge e industrial. La loro incredibile cover di Satisfaction di Benny Benassi è un rullo compressore che schiaccia tutto quello che trova davanti, tra chitarre e bassi distorti, ritmi che pestano e voce urlata. Una bella sorpresa poter vedere in tv un genere che di solito si suona nei club di fronte alle persone che pogano.
gIANMARIA stupisce ancora
Da Gianmaria Volpato, Emma si aspetta molto e come non darle ragione: alle Auditions con l'inedito I suicidi ha incollato giudici e pubblico alle poltrone con un testo potentissimo che parla di disagio. Stavolta se la gioca per ultimo a causa dei protocolli covid e conferma la sua statura di grande songwriter col pezzo Mamma scusa, in cui mette in gioco le sue emozioni più profonde. La squadra di Emma potrebbe aver trovato il suo finalista.
"Contenuto realizzato in partnership con Sky Italia"
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L'articolo X Factor 2021: i cinque momenti più belli della quinta puntata di Redazione è apparso su Rockit.it il 2021-10-15 14:57:00
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