Tempo di Bootcamp in casa X Factor, ovvero delle puntate in cui si fa il giochino delle sedie per capire chi starà nella squadra che andrà agli Home Visit e sarà falciata a metà dal giudice che se l'accolla. Nel primo episodio vediamo Fedez e Dargen impegnati nella scelta degli artisti da far sedere, mentre Morgan e Ambra stavolta stanno in panchina, quindi lo spettacolo è piuttosto misero. Già la scelta dei candidati alle squadre è abbastanza bislacca quest'anno perché il claim recita: "La prima volta che i giudici scelgono la propria squadra", in realtà accade proprio il contrario: con un sofisticato sistema di leve e specchi (cit.) chi primo arriva meglio alloggia e lascia all'ultimo gli scarti, ossia gli artisti che nessuno ha scelto, nemmeno lui.
Sembra una roba da niente ma nell'economia di uno show che dovrebbe essere basato sull'empatia del giudice nei confronti della propria squadra, gioca dei grossi abbagli in fase di scelta. Inizia Fedez, che in questi giorni se la sta passando brutta e a cui vanno i nostri migliori auguri di ripresa. Subito intuiamo che i ragazzi che si giocano le sedie del suo team non sono quelli che lui avrebbe scelto, perché due o tre di loro neanche li aveva fatti passare in fase di audizioni e glielo fa pure notare.
Nel torpore generale di esibizioni che non fanno esattamente gridare al miracolo, una scena scuote la serata, la battaglia tra Alice che aveva portatoio Gli uomini non cambiano di Mia Martini e Asia Leva, la rapper che alla fine le ha fregato la sedia. Quando Alice si alza, prende il microfono e mostra che anche lei sa fare il rap (pure meglio dell'altra) e ne nasce un diverbio a distanza che sa di 8 Mile e che per un attimo riesce a svegliare anche quelli sul divano che chiedono a gran voce "Sangue". Purtroppo le due non si affrontano fisicamente e tutto si risolve a tarallucci e rancore.
Molto interessante nella squadra di Fedez Sara che, tra voce ed elettronica, rende fresca una versione di The house of the rising sun mentre i due ragazzini dal nome Astromare che fanno di nuovo lo spettacolino rock'n'roll hanno già dato e tornano a casa. Divertente anche Maria Tomba che canta America di Gianna Nannini in una versione che sembra davvero sentita, sexy e un po' menefreghista. Debole la ragazza che fa Lana Del Rey senza grande voce ma alla fine Fedez la sua squadra se la porta a casa, e un paio d'assi nella manica - più per lo spettacolo che per il business - ce li potrebbe avere.
Finisce così la prima parte e nell'intermezzo, Francesca Michielin canta una versione impalpabile al limite del karaoke di Un'estate fa di Califano, già resa famosa una ventina d'anni fa dai Delta V. Sarà la sigla di una serie tv o di un film Sky, giusto per tenere tutto in famiglia.
La seconda parte delle audizioni da noiosa diventa terrificante, perché Dargen è pure un artista eclettico e interessante, ma come giudice sembra proprio non funzionare a dovere e la sua squadra fa acqua da tutte le parti, anche a causa di sciagurate scelte iniziali. Passano gli Stunt Pilots che suonano i RHCP in una versione non esattamente da brividi e vanno a casa i ragazzi del Collettivo che avevano reso una versione super giovane degli Zero Assoluto, con un'energia che nessun altro aveva, ma la tragedia si consuma alla fine.
Gaia, brava interprete, musicista e arrangiatrice, sofisticata e attenta ai suoni viene scartata per favorire Fabio, un non cantante che ha portato una versione di Caruso ai limiti della scampanata alla Corrida col Maestro Pregadio piegato in due dalle risate. Gli altri giudici hanno preso Dargen per pazzo, noi da casa pure e dispiace di non poter assistere al fiorire di talenti solo perché sono capitati nella squadra sbagliata, con un giudice che non si rende conto di ciò che può avere in mano.
Finisce così, con una conta deludente di chi resta e chi va e una sequela di commenti social da non ripetere di fronte ai bambini, sembrano tutti scontenti di questa edizione di X Factor e sarebbe difficile dargli torto: Fedez sempre meno coinvolto dallo show, Dargen alienato, ragionamenti e scelte non lucide ma dettate da leggi di business che il pubblico non capisce e non è neanche deputato a capire. Il risultato: ascolti bassi, spettacolo povero, artisti e giudici non all'altezza. Spiace.
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L'articolo X Factor ma proprio per niente di Simone Stefanini è apparso su Rockit.it il 2023-10-06 09:52:00
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