Della nuova edizione di X Factor sappiamo un sacco di cose: ripartirà il 15 settembre sempre su Sky e in streaming su Now TV, le audizioni saranno fatte in uno studio in presenza del pubblico, e si parla di ben 12 mila spettatori complessivi durante tutte le giornate di audition, che svolgono il ruolo di quinto giudice aggiunto e aiutano (o mandano fuori strada) i giudici veri, quelli seduti al tavolo, sulle decisioni finali.
Sappiamo pure che dopo l'edizione non esattamente brillantissima dello scorso anno, la conduzione è stata affidata a Francesca Michielin mentre i giudici sono tutti cambiati: è tornato Fedez, di sicuro pagato molto più di dieci anni fa, mentre new entry assolute sono Rkomi, Ambra Angiolini e Dargen D'Amico. Per chi avesse pregiudizialmente pensato che tre rapper su quattro sarebbero stati una giuria un po' troppo sbilanciata sull'urban, ci ha già pensato la produzione di X Factor a mostrare un bel po' di prima puntata durante la conferenza stampa di inizio stagione: quasi tutti i concorrenti sono band o cantanti che usano la melodia. E anche stavolta abbiamo portato in salvo l'antico vaso.
A rispondere alle pregiudiziali accuse riguardanti Fedez che si porta in giuria il suo collaboratore Dargen, ci pensa lo stesso Federico Lucia dicendo che non ha alcuna voglia di trasformare il tavolo a sua immagine e somiglianza. In ogni caso ci pensa Ambra, la più smaliziata del gruppo a tenere testa ai suoi colleghi. Sua una delle migliori risposte durante le domande dei giornalisti, che parlavano di nuovo della presenza femminile nello show, a cui ha detto di non sentirsi lì in quanto donna ma in quanto giudice e che spera che tirino fuori più femminilità Dargen o Rkomi di lei.
I caratteri dei quattro giudici sono già stati piuttosto svelati: Ambra emotiva ma non troppo, dura quando serve, Fedez veterano, Dargen pungente, quota punk sotto mentite spoglie e Rkomi sensibile e vicino ai concorrenti. In tutto questo, Francesca Michielin sembra quella che se la gode di più: gasata, felice, piena di energia, a suo agio sul palco e dietro le quinte, ma pure coi giornalisti.
Sembra infatti che la produzione dello show sia sempre pronta a tutto, quasi alla shitstorm preventiva da parte della stampa e tutti appaiono un po' sulla difensiva, oppure sul piede di guerra. Certo, gli ultimi anni di X Factor non sono stati memorabili, ma dobbiamo contare il fatto che durante la pandemia è stato molto difficile tenere in piedi uno spettacolo del genere e che negli ultimi 5 anni la discografia ha del tutto cambiato faccia.
Chiedo a Fedez come si colloca un talent show come X Factor all'interno di una discografia che va sempre di più a pescare tra i giovanissimi, spesso privandoli della gavetta, degli inizi indipendenti e mi risponde che lo show non promette più di far diventare i concorrenti delle stelle, ma resta un'ottima vetrina per gli esordienti, un acceleratore di carriera, poi loda la discografia italiana che negli ultimi anni ha mostrato che non esiste il troppo giovane o troppo vecchio, che è riuscita a rinnovarsi e nel contempo a rilanciare carriere che sembravano finite, non chiudendo le porte in faccia a nessuno.
Questa edizione di X Factor sulla carta mette in primo piano la musica insieme con la leggerezza, per creare uno spettacolo dedicato alla ritrovata libertà e all'emozione di condividere e di ascoltare insieme la musica. Dalla nostra, sappiamo che lo show dovrà impegnarsi per scacciare l'anti appeal che ha avuto nelle ultime edizioni, andando a cercare il favore dei giovanissimi che non guardano quasi più la tv oppure tentando la strada dei cloni dei Måneskin, che non si possono costruire in laboratorio.
È dai tempi di Lorenzo Fragola, cioè dal 2014 che i programma non ha avuto tra i vincitori nomi di successo in classifica: Giò Sada, Soul System, Lorenzo Licitra, Anastasio, Sofia Tornambene, Casadilego e Baltimora, chi più chi meno, stanno sempre cercando la propria strada ed inizia a sembrare uno stigma il marchio del vincitore del talent. Durante le varie edizioni, infatti, quelli che hanno fatto più cose in giro (Gianmaria, Vale LP, Cmqmartina, Melancholia, Gaia, Roshelle, Davide Shorty e gli ovvi Måneskin) non hanno vinto lo show, che nei primi anni invece portava al successo la stessa Francesca Michielin, Marco Mengoni, Michele Bravi, Chiara Galiazzo con l'eccezione che conferma la regola di Giusy Ferreri, arrivata seconda durante la prima edizione.
Riusciranno la nuova giuria, il pubblico in sala, la nuova presentatrice e tutti i vari artisti che si esibiranno nel programma a non far sembrare X Factor irrimediabilmente passato, destinato a un periodo che non c'è più? Non è un lavoro semplice ma Fedez e la fruizione in pillole da YouTube o condivisa dai social potrebbero fare il miracolo.
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L'articolo X Factor, prove tecniche di resurrezione di Simone Stefanini è apparso su Rockit.it il 2022-09-13 13:53:00
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