Breaks From The V.

Breaks From The V.

Artizhan

2022 - Hip-Hop, Elettronica, Turntablism

Descrizione

Esce oggi l'atteso album di debutto Breaks From The V.fuori oggi su tutte le piattaforme digitali, con il singolo e video di Take Me Out With The Fader, un appassionato omaggio al Turntablism, una delle discipline legate all'hip hop: 'Non avevo ancora prodotto un brano totalmente dedicato a questa arte, dove lo scratch parla, fa il chorus e le strofe'. Volevo condividere la mia visione sull'hip hop più radicale che continua a cullarmi ancora dopo tanto tempo.'

Diretto da Michele Pesce (WeLikeTheFish) il video di Take Me Out With The Fader accende i riflettori sulla periferia del capoluogo campano tra Napoli EST, Ponticelli, San Giovanni e Gianturco, con uno sguardo creativo su breaking e writing e la partecipazione di Gino Rota, uno dei B-Boy più rappresentativo di quei luoghi. Tra rimandi a La Haine di Kassovitz e citazioni alla leggendaria fotoreporter statunitense Martha Cooper (New York Post, Smithsonian and Natural History Museum), Pesce ricostruisce l'immaginario degli anni '80 e '90, celebrando anche un personaggio fondamentale delle crew hip hop campane e rispettato anche su scala nazionale.'Ho utilizzato dei SynthoGlitch analogici per ricreare l'estetica dei CRT e insieme allo styling di Rota ci ritroviamo in piena storiografia hip hop. Il lettering finale è dedicato invece a Marcello Zemi, pioniere dei graffiti e della cultura hip hop a Napoli e in Italia, prematuramente scomparso', commenta.

Un viaggio nei territori delle tante anime della musica elettronica, le tracce di Breaks From The V. raccontano almeno tre decenni di dance underground. Dalla citata Tandoori Boutique ('un esotico mix tra Napoli, Detroit, Londra e Nuova Delhi') a More Fun To The Breaks ('il mio tributo ai Kraftwerk') con il featuring di Marcello Coleman (Almamegretta). Beautiful Day Innit! è un inno allo storico sound di Detroit con un interplay tra la 808 e la 303 con le percussioni live di Clay LeReve, mentre Ten affascina per la malinconica sequenza di Arp Odissey come un temporale di fine estate. Le radici musicali di Who Be The B sono hardcore funk, Act 1 ci catapulta nel pop giapponese dei '70 ma filtrato da breaks elaborati con strumentazioni analogiche, mentre Warm In Winter, Mistral e Positive Psychopath sono autostrade drum'n'bass, jungle e breakbeat, a riscaldare muscoli e cuore in uno scenario post-rave.

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