L'inizio è molto elettronico, un po' perché in quegli anni non volevamo sentire quasi più chitarre, un po' per evidenti motivi tecnici visto che collegare strumenti analogici ad un computer richiedeva una serie di attrezzature che andavano ben oltre le possibilità di uno studente.
Con i primi tracker venivano fuori suoni super sintetici.
Ricordo le espressioni dei miei compagni di casa quando iniziavo un pezzo... Sul tracker si partiva da una nota ogni 4/4, e non avendo ancora una tastiera midi, erano tutte suonate rigorosamente con la tastiera si, ma del pc.
Il risultato? Radio Locuste (https://soundcloud.com/astlab/sets/radio-locuste) potrei definirlo musica elettronica sperimentale, nel senso che si sperimentava quello che usciva...fare musica non era semplicissimo in quel modo, specie per chi era abituato a suonare insieme ad altra gente, ognuno dei quali faceva il suo nel momento giusto e senza troppe complicazioni.
Era un casino! poi è arrivato il primo mixer e il primo registratore multi traccia, e quindi abbiamo iniziato a registrare finalmente gli strumenti veri, ma per la batteria era ancora un casino.
Si sopperiva con gli 808 e i 909 ma software, e il risultato seppur ancora abbastanza simile a radio Locuste è Tecnica, il secondo album (https://soundcloud.com/astlab/sets/tecnica).
Poi è iniziato il lavoro, il web le televisioni i concerti, ma di altri!
Un buco di 18 anni e poi di nuovo a giocare, in effetti se in inglese play vuol dire tutte e due le cose un motivo ci sarà!
Nel 2018 è iniziata una nuova era, con l'acquisto di un mixer USB e alla nuova voglia di passare il tempo suonando.
Certo adesso è tutta un altra cosa, sempre rigorosamente low-fi, ma di qualità.
Nasce quindi Astolfo e Orlando il primo album della nuova vita di astmusiclab, che potrei definire un primo approccio, l'inizio di una nuova avventura, fatta di serate passate a registrare vecchi pezzi mai incisi e nuovi appena pensati.
Un anno dopo era ottobre del 2019 e poco prima del delirio esce Soldi Spicci.
Soldi spicci sono momenti attimi che presi singolarmente non sono che pochi grammi, ma insieme fanno peso, collezione di immagini e sensazioni.
Il disco ha pezzi in italiano ed in "Inglese" perché le influenze sono tante e se ascolti tanta musica in inglese è normale che qualche volta ti venga in mente di scrivere in inglese...tra virgolette perché ovviamente è un inglese italiano, senza vergogna, come i primitives che negli anni sessanta cantavano "I tuoi occhi sono fari abbalianti".
Ah c'è anche un pezzo in calabrese...tratto da una poesia bellissima di Vittorio Butera, un poeta calabrese degli inizi del secolo scorso.
OK panico ... è il 2020 ... a febbraio mettevo musica allegramente in un locale in centro e a marzo prima un infarto (vero, nel senso di quelli che si finisce in ospedale) e poi il delirio tra virus lockdown e decreti ministeriali vari che ci arrestavano per non aver commesso il fatto.
Da tutte queste esperienze nasce VentiVenti, che nei suoi pochi pezzi, perché è un EP, ripercuote esattamente le cose per come si sono svolte, iniziando da Downbeat tre battute (Febbraio) e finendo con Noia (a Pasqua).
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L'articolo Biografia astmusiclab di astmusiclab è apparso su Rockit.it il 2024-01-23 13:11:46