“Roy è entrato nella nostra musica spontaneamente, proprio come abbiamo fatto noi, senza porci alcun limite o canone. Come la sua schiena, non ci siamo lasciati abbattere dal panorama che ci circonda, attirando i fulmini di cieli stranieri"
Roy Sullivan, primo singolo del duo, è stato pensato e scritto in una malinconica giornata di febbraio, tra i mille impegni della sessione invernale e la routine scandita dai giorni tutti uguali in zona rossa.
La traccia, in appena tre minuti, presenta un connubio di sonorità inusuali per la scena italiana, strizzando l’occhio ad uno stile vintage tipico dell’alternative rock britannico, che risuona nelle note ripetute di un organetto, trascinandosi dietro il mood dei generi shoe-gaze e dreampop.
La scelta del nome per il singolo è stata quasi casuale.
Roy Sullivan fu un ranger americano, sopravvissuto a numerosi incidenti con i fulmini, che lo avevano spesso direttamente colpito. Il testo del brano, apparentemente sconnesso alla semantica del titolo, in realtà segue un sottilissimo filo conduttore sui temi nostalgici e amorosi che hanno tragicamente coinvolto Roy nell’ultimo periodo della sua vita, poco prima del suicidio.
Roy Sullivan
Bad Aim
Descrizione
Credits
Produzione e composizione: Giuseppe Ferraro, in arte Xgosh!
Autore e voci: Benedetta Raina
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