Lo scorso dicembre sono successe due cose parallele che hanno dato vita al nostro nuovo album. Ho preso in prestito alla biblioteca Sala Borsa di Bologna le lettere di James Joyce, e Sam ha deciso di trasferirsi in Italia per un anno. Solitamente nostri album nascono d’estate, da incontri fugaci, durante le vacanze o a distanza, su internet.
Dall’ultima volta che io e Sam ci eravamo visti erano passati due anni: era il novembre del 2019 e ci eravamo incontrati a metà strada tra la California e Bologna, in Islanda, per suonare a un festival a Reykjavik. In questi due anni il mondo è cambiato, e siamo cambiati un po’ anche noi: per ritrovarci abbiamo quindi cercato di recuperare l’atmosfera degli inizi, quando abbiamo pubblicato la nostra prima cassetta nel 2014. Nei primi mesi di quest’anno ci siamo chiusi in casa e abbiamo scritto assieme dei brani - cosa che praticamente non era mai successa prima, dato che abbiamo sempre lavorato principalmente a distanza -, trascorrendo i pomeriggi d’inverno assieme in quello stesso appartamento dove avevamo scritto e registrato le nostre primissime canzoni.
Sono stati mesi di grande fertilità e fermento, e in poco tempo abbiamo scritto e registrato venti brani. In casa ci siamo abituati a suonare i brani in acustico, e per tale motivo abbiamo deciso di sperimentare alcuni arrangiamenti più acustici e soft. Le quattro canzoni di questo primo EP sono proprio una selezione di questi brani per i quali abbiamo scelto un vestito leggero, adatto ad un clima tardo-primaverile che profuma già di estate, con l’aiuto di Cristina Munoz - una talentuosa e giovanissima violoncellista e compositrice di Madrid di stanza a Londra - e Sergio Mariotti - che suona il contrabbasso in diversi brani, oltre ad accompagnarci nella formazione live italiana da qualche anno.
Mentre passavo le giornate a suonare e registrare con Sam, continuavo a leggere le lettere di Joyce, le quali sono diventate una presenza importante all’interno della lavorazione del disco, influenzandone il titolo, la copertina degli EP, e i testi. Cento anni fa usciva Ulysses, un libro che è ambientato il 16 giugno del 1904 a Dublino; per questo motivo abbiamo scelto di pubblicare il primo EP tratto da Pastimes in questa data, che viene ricordata dagli amici e dai lettori di Joyce in giro per il mondo come “Bloomsday”.
Parrots & the Park
Baseball Gregg
Descrizione
Credits
Sam Regan & Luca Lovisetto - Testi e musica
Cristina Muñoz - Violoncello
Sergio Mariotti - Contrabbasso
Marco Lovisetto - Hammond
Asia Martina Morabito - Cori
Mastering di Dylan Wall
Artwork di Sam Regan
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