Dopo numerosi live in Sardegna e nel resto del territorio nazionale e una lunga pausa, il secondo lavoro in studio del songwriter prende le distanze in maniera decisa dal disco d'esordio, pur mantenendo intatta la cifra stilistica (anzi portandola a maturazione) che contraddistingue questo artista: si tratta di un lavoro di natura schiettamente intimista, più ruvidamente folk nella ricerca di un sound scarno ed essenziale. Gli arrangiamenti sono quasi interamente affidati a chitarra acustica e voce, poche le tracce in cui fanno comparsa altri strumenti. Il titolo omaggia uno dei maggiori cantautori contemporanei, Leonard Cohen, e allude anche a una presa di posizione: la volontà di tornare a una musica “nuda”, al songwriting nella sua accezione più classica e tradizionale.
Le nove tracce che lo compongono costituiscono altrettanti episodi in cui la filastrocca e la favola collimano all'interno di strutture sonore minimali ma estremamente articolate a livello compositivo, registrate da Marco Marini in modo da rendere con naturalezza e senza filtri il percorso creativo ed emotivo di cui questo disco è il risultato.
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L'articolo Biografia beeside di beeside è apparso su Rockit.it il 2016-01-21 15:00:01