Il primo lavoro non si dimentica mai. O forse si?
Un’antonimia come chiave di lettura del primo lavoro dei Before We Die, un contrasto che si presenta ben chiaro nei brani di “Beginning Is The Best Failure”, una dicotomia musicale con la logica, la quoti- dianità, un titolo che lascia appunto presagire l’ironia del fallimento, dell’inizio, delle strade musicali che il quartetto percorre in questo primo lavoro.
Con questo incipit i Before We Die sfidano l’ascoltatore a riconoscersi nei fallimenti, piccoli o grandi, che accompagnano le musiche, le vite di ognuno di noi tra storie che raccontano dei centimetri che ci dividono da un suicidio (musicale) di chi rimane impotente e non può far altro che cercare dissoluzione di spirito e armonie new wave che si incrociano con il post rock, seppur legate ad atmosefere indissolu- bilmente pop; di chitarre eteree, un basso violento, una batteria ipersatura e una voce oscura.
Cotrasti musicali come dei sorrisi dipinti da rossetti sbavati e del vuoto che implicitamente nascondono.
Di distanze fisiche e affettive, di scelte e di conseguenze, tra sequenze elettroniche, un certo rock “moderno” e accenni di synth pop.
Questo è il primo racconto che si cela dentro “Beginning is the best failure”.
Questo e tutti gli altri di chi lo ascolta.
Beginning Is The Best Failure
Before We Die
Descrizione
Credits
Before We Die are:
Vox, synth: Gianluca Montagna
Drum: Manuel Sicilia
Bass: Giuseppe Schillaci
Guitar, sequencer: Antonio “Weir” La Rocca
Beginning Is the best Failure credits:
Recorded by Giuseppe Schillaci at Red Basement Studio. Mixed by Carlo Barbagallo at Radion Studio.
Mastered by Stefano Moretti at Bad Mastering
Artwork by Antonio Cusimano 3112HTM
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