Non c’è nulla intorno né ora, né mai più, l’orizzonte è bianco e senza più contorni come anche il cielo, voi siete altro ormai e io non posso più raggiungervi. C’è uno sguardo su di me, fisso e distante. Ho paura, nel bianco c’è solo luce e timore, niente altro che luce e timore, cosicché le lacrime si trasformano in suoni e quei suoni a loro volta diventano un pugno di stupide canzoni da cantare a squarciagola aspettando, soli, la fine del mondo.
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