BIG CREAM - RUST
18 maggio 2018 – LP, CD, Cassetta, Digital
Mia Cameretta, More Letters, Flying Kids
Una storia di provincia, le premesse le conosciamo. Vent'anni indefiniti, un garage, una tonnellata di camicie a quadri o non a quadri ma rigorosamente trasandate, una quantità ancora più grande di ore da perdere in un posto in cui le ragazze della tua età non ti guardano e se vuoi uscire senza fare i chilometri c'è solo il Bar Sport. In queste storie, le scelte sono sempre tre: o te ne vai, o arrivi a cinquant'anni con una cirrosi epatica ed un matrimonio in fallimento, oppure prendi in mano una chitarra elettrica e ci metti un fuzz.
I Big Cream, ovvero Nicolò, Matteo e Riccardo, vengono da Zola Predosa, nel bolognese, sono nati nel 1993 e tra le tre opzioni hanno scelto l'ultima. Sono giovani e spontanei e quello che rende la loro storia di provincia più interessante di altre è che sanno esattamente cosa amano. “Our cream could be your life”, scrivono nella loro bio. Da lì non si scampa: una copia del volume di Azerrad consumata, gli anni Novanta in loop, e le vite dei tre son segnate. Dinosaur Jr., Sebadoh, Pavement e tutti gli altri fanno capolino in questo primo LP, arrivato dopo un EP molto ben accolto (“Creamy Tales”, uscito nel 2016 per Mia Cameretta e More Letters) ed intitolato “Rust” perchè sì, la ruggine è un'immagine amica del loro suono, si trova nelle cantine, nelle soffitte, ma anche e soprattutto perchè “Rust Never Sleeps” è un album di Neil Young e loro hanno deciso di citarlo, giusto per comunicare a chi fino a qui si stava facendo un'idea precostituita che è meglio abbandonare le categorie e lasciarsi confondere e convincere dal pulviscolo di stimoli dei Big Cream.
La bellezza dell'essere all'inizio ed assorbire tutto è proprio questa, che per quanto l'immaginario in cui credi possa essere definito, c'è sempre spazio perchè le carte si rimescolino in modi inaspettati. L’ultimo disco ascoltato, l’ultimo film guardato, possono entrare nel tuo modo di suonare e di scrivere attraverso dei percorsi non ancora chiusi. E quindi accanto ai momenti di piena fedeltà a J Mascis (“White Witch”, “ Little Check”), si affiancano la chitarra di “Cannon Fuse” e quella di “Gatlin” a testimoniare che è stata introiettata la lezione pesante degli Unsane, per poi alleggerire e stringere la mano a compagni di viaggio più recenti come i Cloud Nothings (“Ruins”) o prendere una piega da novelli Japandroids (“Hawaiian Snow”). In “Rust” ci sono estremi e contraddizioni, c'è la voglia di correre a perdifiato ed andarsi a prendere tutto quello che c'è là fuori, fino all'ultima goccia, ma c'è anche lentezza e malinconia. “Do you remember when you whispered in my ear?”, chiedono con un tono più cupo in “Peanuts”, dato che i dischi si fanno un po' perchè si vogliono fare, ma un po' anche perchè l'Amore continua a fregarci ogni volta e non c'è altra via per uscirne. Le vite personali sono presenti in tutte le nove tracce, Nicolò Matteo e Riccardo non hanno nessun paura di buttare cuore, fegato e polmoni sul tavolo mentre ancora stanno pulsando. Ma senza perdere il controllo, chè gli strumenti li padroneggiano come chi ha più esperienza di loro. Sognatori lucidi, attenti ai dettagli, all'artwork della copertina, uno scenario huxleyano realizzato da Matteo Veggetti e che ricorda i collage onirici di Eugenia Loli.
“Rust”, prodotto, registrato, mixato e masterizzato da Filippo Strang al Vdss Studio di Morolo, ad eccezione delle voci di Peanuts, Golden Scissors e Desert Evening, registrate da Enrico Baraldi al Waiting Room Audio di Bologna, uscirà il 18 maggio per Mia Cameretta Records e per non tradire l'estetica indie-rock più pura avrà una versione in cassetta (per More Letters) ed una in vinile (per Flying Kids Records).
Nel frattempo i Big Cream saranno in giro a suonare, a farsi spezzare il cuore ancora, e a dare forma sempre più compiuta ad una parabola che ha tutti i requisiti per essere promettente.
Rust
Big Cream
Descrizione
Credits
Big Cream - Rust
1. Cannon Fuse
2. Ruins
3. Desert Evening
4. White Witch
5. Peanuts
6. Hawaiian Snow
7. Golden Scissors
8. Little Check
9. Gatlin
Big Cream:
Nicolò Ruggeri - batteria
Matteo Veggetti – basso, voce
Riccardo Pantalone – chitarra
Scritto e suonato dai Big Cream.
Prodotto, registrato, mixato e masterizzato da Filippo Strang al Vdss Studio di Morolo (Fr), eccetto le voci di “Peanuts”, “Golden Scissors” e “Desert Evening”, registrate da Enrico Baraldi al Waiting Room Audio di Bologna.
Collage di copertina: Matteo Veggetti.
Foto e progetto grafico: Costanza De Luca.
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Ufficio Stampa: Pitbellula
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